Mi scuso innanzitutto per i termini impropri che userò per descrivere il genere in questione. Spero, tuttavia, di non dire troppe inesattezze, ma soprattutto di essere sufficientemente chiara.
Ho messo a confronto 14 splendide illustrazioni di Elsie H. Froeschner delle specie più diffuse di Corythucha con due esemplari che casualmente ho rilevato su Arctium spp (probabile minor). Ho confrontato il cappuccio del pronoto che ho letto essere importante per la determinazione ed ho potuto scartare subito: C. associata, C.elegans, C. pallipes, C. heidemanni, C. ulmi, C. bellula, C. juglandis per avere la forma del cappuccio (visto dall’alto) con l’apice appuntito e la parte espansiva troppo arrotondata. Per la forma estremamente arrotondata ho scartato anche C. cydoniae. Per l’estremità appuntita del cappuccio, ma soprattutto per l’assenza di spine (ciglia?) lungo il margine del pronoto, ho scartato anche C.mollicula. Mi sono rimaste, per il confronto: C. pegandei, C. marmorata e volutamente C. arcuata e C. ciliata essendo le uniche presenti in Italia e nella mia zona, avendole già fotografati in precedenza. Dal confronto con C. pergandei emergono molte differenze sia nella colorazione, diffusamente più scura, sia nei margini superiori delle emielitre, troppo arrotondati, sia in quelli della scutello, troppo accentuati; inoltre le antenne hanno peluria più fitta. ScartataC. pergandei, mi sono rimaste C. ciliata, C. arcuata e C. marmorata. La colorazione di C. ciliata differisce molto, così come le celle, i margini anteriori delle emielitre, nonché la peluria delle antenne e l’altezza del cappuccio (poco accentuato). Dal confronto con C. arcuata emerge qualche punto di contatto con la colorazione, ma la base del cappuccio è troppo arrotondato, sembra un’ampolla; anche la forma del pronoto mi sembra più estesa e i margini in alto convergono verso l’interno; persino le spine sono più corte. Sono pertanto giunta alla conclusione che possa trattarsi di Corythucha marmorata (Uhler 1878). Tuttavia, tra le illustrazioni, mancavano all’appello due specie che, secondo un documento rinvenuto in internet e firmato da Paride Dioli , Isabella Giacalone Forini, Marco Moretti e Martino Salvetti (Il naturalista valtellinese - Atti Mus. civ. Stor. nat. Morbegno, 18: 59-68. 31/12/2007), potrebbero essere presenti in Italia: Corythucha morrilli Osborn & Drake, 1916 e Corythucha gossypii (Fabricius, 1787).
Escluderei C. gossypii oltre che per il colore, chiaro e trasparente, anche per la forma del cappuccio. Per quanto riguarda C. morrilli non ho trovato molti esemplari per il confronto; in un sito americano ne ho trovata una interessante da porre a confronto. Rilevo che ha molte affinità con il mio esemplare, ma non noto ciglia sulla parte posteriore del cappuccio e le celle sono forse mediamente più piccole. Non sono riuscita a trovare le piante che parassita, ma ho trovato quelle relative a C. marmorata, ovvero: Aster Chrysanthemum, Echinops, Ambrosia, Helianthus, Rudbeckia, Tanacetum, Solidago. Tutte Aasteracee come Arctium minor.
Ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e per ogni eventuale risposta.
Silviana
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