Visto che lavorare solo sugli Eumeninae iniziava ad essere ripetitivo, ho deciso di fare una piccola deviazione
Sapyga basirufa è una specie che ho scoperto studiando il materiale raccolto durante alcune recenti spedizioni in Iraq settentrionale, che hanno già fruttato numerosi risultati di grande interesse in altri gruppi tassonomici. Lo studio di ulteriore materiale ricevuto da musei e colleghi ha poi rivelato come in realtà la specie fosse ben nota e anche ben rappresentata nelle collezioni, ma da sempre ritenuta conspecifica con la
Sapyga quinquepunctata europea, da cui si differenzia per caratteri sottilissimi. Per chiarire la situazione sono quindi ricorso all'impiego di tecniche molecolari, che da una parte hanno confermato in maniera inconfutabile lo status delle popolazioni mediorientali come specie distinta, ma hanno anche aperto un vaso di Pandora dimostrando come l'attuale concetto di "
Sapyga quinquepunctata" nascondesse in realtà almeno 4 specie criptiche!
Questo e altri problemi tassonomici di questa piccola famiglia vengono risolti in una nota pubblicata stamani su Zoology in the Middle East, disponibile dietro richiesta in privato o su RG:
https://www.researchgate.net/publicatio ... _SapyginaeCome già accennato, la nuova
Sapyga basirufa è estremamente affine a
S. quinquepunctata e le due specie sono differenziabili solo con un attento esame. Le femmine di
Sapyga basirufa hanno normalmente i primi due tergiti rossi e i seguenti quattro neri con macchie bianche, ma andando verso la Turchia centro-occidentale si passa gradualmente verso una colorazione con tre tergiti rossi e tre neri con macchie, come si osserva in
S. quinquepunctata, ma in tal caso viene in aiuto l'unico carattere morfologico costante: la lunghezza di flagello e flagellomeri. In
S. basirufa infatti il flagello è nettamente più lungo, con tutti i flagellomeri più lunghi che larghi, similmente a come si osserva in
S. similis, mentre in
S. quinquepunctata i flagellomeri 5-9 sono subquadrati o anche più larghi che lunghi.
Per quanto riguarda i maschi, il confronto tra esemplari sequenziati ed associati geneticamente alle rispettive femmine non ha permesso di individuare alcuna differenza valida, rendendoli di fatto indistinguibili. Fortunatamente le due specie sembrano essere vicarianti, permettendo di identificare i maschi mediorientali come
S. basirufa con buona certezza.