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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 10:49 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Buongiorno a tutti, vorrei sapere se questa è Harmonia axyridis, se quindi devo preoccuparmi per l'elevato numero del ritrovamento nel campo di mio padre, e l'aver visto pochissime Adalia bipunctata e Psyllobora vigintiduopunctata (o Thea 22punctata) del quale ho avuto ritrovamenti eccellenti anche lo scorso anno. Il campo presenta una grande biodiversità con siepi di alberi a medio fusti di carpini, acero compestre, platano e molte piante ad alto fusto di ciliegio, olmo e noce, oltre ad altre piante in misura minore, vigneto e un grande orto. Queste coccinelle si trovano in misura maggiore solo nella parte a siepe. Ho letto che può debbellare e sostituirsi alle altre coccinelle e nutrirsi di larve di sirfidi, crisope ecc. Se fosse questa dovrei intervenire? rattristarmi invece di essere felice per l'avere degli antagonisti contro gli afidi? Quello che si dice sui vigneti e la sua pericolosità è vero? Adriano
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f.izzillo
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Inviato: 06/06/2015, 11:03 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Ma che bel reportage! 
_________________ Francesco Izzillo
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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 12:15 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Ho scritto qualcosa che non va? mi scuso eventualmente per ciò che potrei aver detto, voglio solo sapere che specie è e se posso star tranquillo, sebbene predi gli insetti dannosi, nei confronti degli insetti utili autoctoni
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 06/06/2015, 12:55 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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ADRIANO.90 ha scritto: Ho scritto qualcosa che non va? mi scuso eventualmente per ciò che potrei aver detto, voglio solo sapere che specie è e se posso star tranquillo, sebbene predi gli insetti dannosi, nei confronti degli insetti utili autoctoni Tranquillo Adriano, il fatto è che l'Izzillo nutre una passione nascosta per le coccinelle che cerca di dissimulare con puntuali invettive nei confronti delle stesse e di chi le fotografa/raccoglie/studia... 
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Julodis
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Inviato: 06/06/2015, 13:08 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Le immagini sono veramente piccole, ma da quel che si vede direi che sono proprio loro.
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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 13:33 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Le immagini le ho ridotte con paint a 400 pixel come richiesto dal forum, qui di coccinelle ne ho sempre avute molte ma mai cosi tante di questa specie, sto portando avanti un mio recupero di Mantis religiosa da ormai 5 anni e dall'anno prossimo vorrei ripopolare col Papilio machaon che ormai non vedo volare da almeno 4 anni. Se la specie è quella devo pensare ad un serio rischio per le altre coccinelle? Ormai per le coccinelle ho imparato i vari ambienti e colture di crescita ideali, cosi per irritare un po' Izzillo, metto qui due foto (ne avrei molte di più), una della Psyllobora (o Thea) vigintiduopunctata, e mi correggerete se non è così, l'altra di una coccinella di cui non so il nome; Le cucurbitaceae sono molto visitate dalla 22 punti mentre è sulla vegetazione erbacea infestante ai piedi dei grossi noci o ciliegi che svernano, per le altre coccinelle vedo visitate le piante da fiore come gli Hibiscus syriacus o piccoli frutti come l'uva spina ma è sulle piante di Carpinus e Ulmus che si riproducono e s'impupano così come è avvenuto ora in massa per l'Harmonia axyridis. Sapreste darmi più informazioni su come devo affrontare questa cosa, il suo reale pericolo per le altre specie e per i vitigni?
Coccinella di cui non so il nome

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Psyllobora vigintiduopunctata

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Julodis
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Inviato: 06/06/2015, 13:53 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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ADRIANO.90 ha scritto: Le immagini le ho ridotte con paint a 400 pixel come richiesto dal forum Hai letto male. Il limite è 1024 pixel (e 400 kb)! ADRIANO.90 ha scritto: l'altra di una coccinella di cui non so il nome Mi pare un'altra variante di Harmonia axyridis.
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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 14:04 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Ahhh chiedo scusa, il computer non è il mio forte!!! Quindi se è un'altra variante hanno già quasi preso posto o riescono comunque ad occupare la stessa nicchia di altre coccinelle autoctone senza danneggiarle? ho letto che predano anche le larve di altre coccinelle. Devo o no essere felice della loro presenza? leggo molte notizie poco rassicuranti
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Julodis
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Inviato: 06/06/2015, 14:17 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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ADRIANO.90 ha scritto: Ahhh chiedo scusa, il computer non è il mio forte!!! Quindi se è un'altra variante hanno già quasi preso posto o riescono comunque ad occupare la stessa nicchia di altre coccinelle autoctone senza danneggiarle? ho letto che predano anche le larve di altre coccinelle. Devo o no essere felice della loro presenza? leggo molte notizie poco rassicuranti E' comunque una specie alloctona, e se si diffonde, qualche altra specie deve farne le spese. Qui nel Lazio è arrivata da qualche anno, e si trova ormai un po' ovunque, ma non arriva alle densità di popolazione che ho visto in foto del Nord Italia o di altre zone d'Europa. Forse qualche fattore climatico, o semplicemente il fatto che gli ecositemi qui sono forse, in media, un po' più in salute, gli impedisce di sostituire le altre specie.
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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 14:37 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Quindi addirittura qui la popolazione è già alta, lo terrò presente, ho sempre adorato la coccinella dai 22 punti e non vorrei vederla sparire, mi impegnerò per lei e per l'Adalia bipunctata. Come salubrità degli ambienti dove sono io siamo circondati dalla campagna, sia all'interno dei paesi che vicino alle strade, il luogo in questione è abbastanza vicino ad una superstrada ma le tre siepi frenano molto bene, a mio dire, quello che può arrivare, inoltre certi trattamenti sulle colture orticole vengono effettuati nella parte opposta alle siepi, con un lungo tratto di prato e piante ad alto fusto nel mezzo. Come ambiente è abbastanza sano, poi nel complesso non saprei valutare. Grazie per l'identificazione
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Julodis
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Inviato: 06/06/2015, 15:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Forse mi hai frainteso. Non mi riferivo ad ambienti profondamente dannaeggiati da inquinamento chimico, diserbanti, insetticidi, cementificazione, ecc., ma al fatto che la Pianura Padana presenta normalmente una diversità di flora (e quindi di fauna) molto ridotta, essendo in gran parte coltivata in modo piuttosto monotono, mentre da queste parti le campagne, anche dove coltivate, lo sono in modo più vario, con piccoli appezzamenti di terreno, quasi sempre inframmezzati a terreni incolti, boschetti (naturali, non di robinie o altre piante alloctone), ecc. Per cui di solito ci sono delle comunità biologiche più equilibrate, in cui è possibile che venga assorbito meglio l'ingresso di una nuova specie. Nel tuo caso potrebbe essere diverso, poichè vedo che Breganze è proprio al margine della zona di pianura, e dovrebbe essere comunque nella pianura alta, che generalmente è rimasta in condizioni migliori della "bassa".
Magari poi tutto questo non c'entra niente, e sono solo le condizioni climatiche a fare la differenza.
Francamente non vedo cosa potresti fare in aiuto delle coccinelle autoctone, se non ricorrere alla cattura diretta delle Harmonia!
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ADRIANO.90
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Inviato: 06/06/2015, 20:21 |
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Iscritto il: 13/06/2014, 11:59 Messaggi: 23
Nome: Adriano Fabris
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Capisco e concordo, il terreno è a Breganze, vicino al torrente Astico con molte zone incolte però si, la Robinia ormai è l'essenza principale. Io abito a Sandrigo, un paio o poco più di km di distanza, zona ricca di risorgive con le loro svariate essenze nei margini però l'ambiente è sempre molto monocolturale. Tutto sommato vi sono ancora molti boschetti naturali e altri "ricostriuti" su base territoriale e autoctona. In effetti in questo caso, come in altri, la natura fa il suo corso, ma la soluzione la si è appena trovata sebbene molto difficile da attuare, un ritorno alla coltivazione con aree verdi o siepi di margine come quelle fatte da mio padre, sarebbero di per se già delle ottime nicchie ecologiche
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Julodis
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Inviato: 07/06/2015, 7:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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ADRIANO.90 ha scritto: In effetti in questo caso, come in altri, la natura fa il suo corso, ma la soluzione la si è appena trovata sebbene molto difficile da attuare, un ritorno alla coltivazione con aree verdi o siepi di margine come quelle fatte da mio padre, sarebbero di per se già delle ottime nicchie ecologiche Sicuramente una buona soluzione, ma prima che le comunità biologiche tornino ad avere anche solo una parte della ricchezza di un tempo, ci vogliono tempi molto lunghi, come traspare anche da quanto hai scritto. Le risorgive rappresentano di certo dei punti di rifugio da cui varie specie possono poi gradualmente riconquistare il territorio. Tu considera che io sono nato a Lodi, in una delle zone naturalisticamente più devastate dell'intera Pianura Padana. Tolte alcune zone lungo il fiume, il resto era (e probabilmente è ancora) di una monotonia estrema.
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