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Dorcadion (Pedestredorcadion) etruscum (Rossi, 1790) Dettagli della specie

10.V.1993 - ITALIA - Emilia-Romagna - BO, Dintorni Medicina, lungo il torrente Sillaro


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 18:05 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
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Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
Larva intenta a nutrirsi di fili d'erba verde
1-Scan-ok,it.jpg

Larva con residui triturati di cibo
2-Scan-ok,it.jpg

Larva matura in celletta, nel terreno
3-Scan-ok,it.jpg

pupa in celletta
4-Scan-ok,it.jpg

pupa in celletta, vista dorsalmente
5-Scan-ok,it.jpg

Adulto completamente sviluppato, in celletta nel terreno
6-Scan-ok,it.jpg

Adulto, femmina
7-Scan-ok,it.jpg

Adulto,maschio
8-ok,it.jpg



Scusate la sequenza di foto....ma penso siano necessarie tutte le immagini per capire come la larva del nostro Dorcadion etruscum Rossii, 1790 si nutra di steli d'erba ancora verdi, dunque non di radici, e come si presenti la celletta all'interno della zolla. Sono foto che conservo da tantissimi anni e le posto perchè non capita spesso di vedere coi propri occhi lo sviluppo larvale di questo cerambicide tutto particolare. :hi:


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 18:40 
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Iscritto il: 10/05/2010, 22:31
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Località: Gavorrano (GR)
Nome: marco bastianini
Bravissimo Raffaele.Una resoconto così dettagliato della biologia di questa specie credo che pochi entomologi abbiano avuto modo di documentarlo.Grazie e alla prossima . :ok: :ok: :ok:
Ciao Marco

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:to: Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 18:54 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
Fenomenale, complimenti davvero :sh: :sh: :ok:

:hi:


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 19:11 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
Messaggi: 529
Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
Grazie Marco e Roberto. In effetti ci vuole anche un pò di fortuna per trovare i vari stadi di sviluppo così a portata di......vanga! Poi arrivare alla celletta senza affettare gli inquilini! Insomma credo che ora mi sarebbe più difficile fare questi ritrovamenti, anche considerando che nella mia zona, in pianura, non ne vedo camminare sul terreno da diversi anni. Solo in Appennino ogni tanto ne incontro qualcuno vagante. Preciso che le foto delle larve risalgono all'ottobre del 1992 mentre quelle delle pupe e degli adulti ad aprile/maggio dell'anno seguente.


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 19:34 
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57
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Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
Immagini davvero belle! :birra:

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
Immagine Daniele


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 19:49 
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Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Complimenti Raffaele, ottima documentazione. Come riportato altrove sul forum, nei Colli Berici meridionali c'è un'area in cui è tuttora abbondante. Vedo spesso adulti vaganti, ma non avevo mai indagato il loro ciclo di sviluppo.

:hi:

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Silvano


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 19:55 
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Iscritto il: 06/11/2011, 23:59
Messaggi: 1132
Località: Casola Valsenio
Nome: Carlo Arrigo Casadio
Ciao Raffaele e grazie per il bel resoconto, sempre molto interessante.
Io ne trovo ancora con una certa frequenza quando sfalcio l'erba in alcuni parchi pubblici alla periferia di Imola oppure nelle aree verdi di uno stabilimento industriale vicino all'autostrada (sempre a Imola).
Si tratta di prati misti o di incolti che non subiscono altri interventi antropici che non siano i saltuari tagli dell'erba (4/5 tagli annui senza raccolta dell'erba sfalciata).
Qualche altro lo trovo vagate nel giardino di casa.

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Carlo Arrigo

"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
Alfred Russel Wallace


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 20:02 
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52
Messaggi: 4508
Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
Carlo A. ha scritto:
Ciao Raffaele e grazie per il bel resoconto, sempre molto interessante.
Io ne trovo ancora con una certa frequenza quando sfalcio l'erba in alcuni parchi pubblici alla periferia di Imola oppure nelle aree verdi di uno stabilimento industriale vicino all'autostrada (sempre a Imola).
Si tratta di prati misti o di incolti che non subiscono altri interventi antropici che non siano i saltuari tagli dell'erba (4/5 tagli annui senza raccolta dell'erba sfalciata).
Qualche altro lo trovo vagate nel giardino di casa.



Ecco il problema per alcune specie...i trattamenti 'chimici' dei terreni,possono interagire negativamente sul ciclo vitale di tali specie... :x

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Tc70


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 21:09 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
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Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
Fino a quattro, cinque anni fa li trovavo non abbondanti ma comunque abbastanza frequenti lungo gli argini dei vari fiumi attorno a Ravenna. Ora non se ne vede più uno, non so se la ragione sta nel fatto che gli argini in questi ultimi anni ospitano una serie fitta di orti che il Comune dà a chi ne fa richiesta ( orti con relativa quantità di bidoni di plastica e chissà cos'altro per difendere gli ortaggi dagli insetti...), o se la ragione sia la quantità esagerata di gazze e corvidi che popolano il greto dei fiumi. O forse da entrambe.


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MessaggioInviato: 11/12/2017, 21:28 
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
Dalle mie parti il problema è ben visibile: mancanza di sfalci. Sebbene la legge imponga almeno uno sfalcio annuale delle erbe sugli argini, alcune zone non vengono toccate anche per 2-3 anni e diventano una selva di Arundo plinii, Arundo donax, Amorpha fruticosa, Robinia ed altra vegetazione fitta e di scarso valore. Poi rimediano raschiando via tutto con le ruspe, in modo che rimanga solo la terra nuda. I Dorcadion etruscum dalle mie parti li prendevo in numero proprio presso gli argini più aridi, sfalciati 1-2 volte l'anno, quindi con erba abbastanza bassa. Certo che sarebbe meglio il pascolo, per non parlare di tutte quelle altre bestie legate agli escrementi che ne gioverebbero.
Anche in collina si passa sempre più da prati con vegetazione composta da ciuffi di graminacee ad erbe più alte o addirittura a formazioni tipo canneto (soprattutto Arundo plinii e Arundo collina), che gradualmente si trasformano in cespuglieti. Sui calanchi, dove le condizioni del suolo creano una sorta di condizioni di prato climax (che non tende a trasformarsi, in mancanza di sfalcio o pascolo, in cespuglieto e poi in bosco) i Dorcadion etruscum li trovo senza cercarli.
Piuttosto credo che Dorcadion arenarium abbia subito una notevole contrazione, visto che non sono mai riuscito a prenderlo (vivo). Forse per fattori climatici?
Marco.

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La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]


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MessaggioInviato: 12/12/2017, 2:16 
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Iscritto il: 05/07/2009, 12:23
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Località: Anzio (RM)
Nome: Vittorio Risoldi
Cita:
capire come la larva del nostro Dorcadion etruscum Rossii, 1790 si nutra di steli d'erba ancora verdi, dunque non di radici,


Complimenti per il documento Raffaele...ma non riesco a capire come faccia una larva che vive sottoterra a nutrirsi di fili d' erba verdi...non salterà mica fuori per sgranocchiare e poi si rintana ? :D

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Ciao
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Località: Poland, Jarosław
Nome: jacek mazepa
Beautiful photos. I envy you so many possibilities. There are only three species of Dorcadion in Poland. I have a large collection of eastern species. However, I miss species from southern Europe. Regards - Jacek


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MessaggioInviato: 12/12/2017, 11:24 
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Bellissimo documento, come sempre!!

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 12/12/2017, 11:46 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
Messaggi: 529
Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
soken ha scritto:
Cita:
capire come la larva del nostro Dorcadion etruscum Rossii, 1790 si nutra di steli d'erba ancora verdi, dunque non di radici,


Complimenti per il documento Raffaele...ma non riesco a capire come faccia una larva che vive sottoterra a nutrirsi di fili d' erba verdi...non salterà mica fuori per sgranocchiare e poi si rintana ? :D


Mi pare che la risposta la dia, almeno in parte, la prima foto dove si vede bene fuoriuscire lo stelo verde dell'erba dal suo involucro e che proprio la parte verde sia il nutrimento della larva. Evidentemente questa ha trovato il modo di ..."sfilare" la parte viva e potersela sgranocchiare dalla sua galleria sotterranea. Non mi spiego altrimenti del perchè lo stelo verde sia così allo scoperto. Del resto nella seconda foto è evidente che il cibo triturato, ben visibile nella galleria larvale, è a sua volta di colore verde. A mio avviso la cosa interessante sta proprio nel metodo adottato dalla larva nell'attirare nel sottosuolo la parte della pianta che sta sopra il terreno.


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MessaggioInviato: 12/12/2017, 12:51 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
Messaggi: 529
Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
:hi: ciao Jacek, I have a very little collection of Dorcadion, only the species more common of Italy.


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