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micro
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Inviato: 20/12/2017, 10:26 |
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Iscritto il: 23/11/2017, 20:14 Messaggi: 6
Nome: E. T.
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Buongiorno a tutti. Intorno alla fine di novembre ho rinvenuto una larva in una borsa di spinaci che la contadina mi ha fornito (coltivati nella pianura piemontese secondo i principi dell'agricoltura biologica). La larva era lunga circa 2.5 centimetri; aveva 4 paia di false zampe addominali ed un paio di anali. L'ho sistemata in una scatola trasparente, l'ho collocata in un luogo freddo della casa (per simulare la temperatura che troverebbe in natura) ed ho provato a nutrirla con diverse foglie (spinacio, soncino, cavolo, lattuga..), ma non ha mai mangiato nulla. Trascorreva molto tempo immobile (distesa, non arrotolata su se stessa), ma ogni tanto si spostava. Stamane ho scoperto che ha fatto una muta; nella scatola c'è una piccola larva bianca accanto alle spoglie pelose precedenti (di cui allego le foto). Non sapendo di che specie si tratti non ho idea di come allestire le condizioni più favorevoli perché sopravviva al periodo invernale. Dunque dall'identificazione della specie ai consigli sull'allevamento, è tutto benvenuto. Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
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Mauro
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Inviato: 20/12/2017, 10:38 |
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32 Messaggi: 5772 Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
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Cara Elena, prima di postare una richiesta di identificazione le norme del forum stabiliscono che ci si dovrebbe presentare nell'apposita sezione (primo ingresso) dove raccontare qualcosa di se stessi, dei propri interessi, dei motivi che hanno avvicinato all’entomologia, ecc. Dopo di che qualcuno sicuramente identificherà il tuo bruco. Temo però che di poterlo allevare non se ne parli, perché da quanto scrivi si tratta di un esemplare parassitato, probabilmente da un dittero tachinidae. Al massimo potrai ottenere, invece che una farfalla, una mosca.
_________________ Mauro
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clido
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Inviato: 21/12/2017, 19:54 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:16 Messaggi: 6860 Località: Portici (Napoli)
Nome: Claudio Labriola
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Grazie Mauro Elena si è presentata qui. La larva ritratta in foto appartiene alla famiglia Erebidae, Sottofamiglia Arctiinae. Difficile andare oltre per la poca definizione delle foto e anche perché diverse specie appartenenti a questa faglia possiedono larve simili. Dovessi proprio dirne una, senza alcuna certezza, la larva della Phragmatobia fuliginosa (Linnaeus, 1758) le somiglia molto. Per quanto riguarda il tentativo di allevarla, puoi provare a fornirle un mix di piante spontanee, tipo Rumex, Potentilla, Rubus, Trifolium, Plantago, Taraxacum, ecc. per vedere quale di queste preferisce per poi fornirgli solo quella. Da come la vedo con molta probabilità è all'ultimo stadio quindi mangerà ancora poco e poi cercherà un riparo tra le foglie per tessere il bozzolo in cui creerà la pupa. Per evitare di accelerare il ciclo e farla sfarfallare in pieno inverno conviene che tu la tenga in un posto a temperatura esterna ma al riparo come ad esempio una cantina o simile.
_________________ Claudio LabriolaBuona Vita!!!!
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micro
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Inviato: 21/12/2017, 21:39 |
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Iscritto il: 23/11/2017, 20:14 Messaggi: 6
Nome: E. T.
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clido ha scritto: Grazie Mauro Elena si è presentata qui. La larva ritratta in foto appartiene alla famiglia Erebidae, Sottofamiglia Arctiinae. Difficile andare oltre per la poca definizione delle foto e anche perché diverse specie appartenenti a questa faglia possiedono larve simili. Dovessi proprio dirne una, senza alcuna certezza, la larva della Phragmatobia fuliginosa (Linnaeus, 1758) le somiglia molto. Per quanto riguarda il tentativo di allevarla, puoi provare a fornirle un mix di piante spontanee, tipo Rumex, Potentilla, Rubus, Trifolium, Plantago, Taraxacum, ecc. per vedere quale di queste preferisce per poi fornirgli solo quella. Da come la vedo con molta probabilità è all'ultimo stadio quindi mangerà ancora poco e poi cercherà un riparo tra le foglie per tessere il bozzolo in cui creerà la pupa. Per evitare di accelerare il ciclo e farla sfarfallare in pieno inverno conviene che tu la tenga in un posto a temperatura esterna ma al riparo come ad esempio una cantina o simile. Grazie a Clido per l'attribuzione ed i consigli d'allevamento e grazie a Mauro per avermi richiamato gentilmente sulla necessità di presentarmi sul sito e per aver chiarito l'equivoco in cui stavo incorrendo a proposito della muta. Come avevo accennato, la larva del lepidottero è defunta; nella scatola ho trovato accanto alle spoglie una larva bianca di 1 cm circa di lunghezza. Sul momento ho pensato ad una muta, un po' stupita che ricominciasse con una forma così indefinita e piccola (perdonate l'ignoranza). Mauro mi ha spiegato che molto probabilmente è la larva di un Dittero che aveva parassitato il Lepidottero. La motivazione ad aiutarla a sopravvivere all'inverno non è la stessa, ma son comunque curiosa di poterne osservare lo sviluppo, di qualunque cosa si tratti. Per ora la larva ha trovato nella scatola una foglia di cavolo viola e deve averlo mangiato, perché è diventata viola lei stessa.. Speriamo che gli antociani siano salutari anche per gli insetti. Buona vita a tutti voi Micro
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Mauro
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Inviato: 22/12/2017, 14:04 |
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Iscritto il: 20/07/2009, 16:32 Messaggi: 5772 Località: Sassari (SS)
Nome: Mauro Doneddu
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Claudio, ti sei concentrato sulle immagini per cercare di identificare la specie, e quindi ti è sfuggito un passaggio di quanto Elena ha scritto: micro ha scritto: Stamane ho scoperto che ha fatto una muta; nella scatola c'è una piccola larva bianca accanto alle spoglie pelose precedenti (di cui allego le foto).
E' evidente che si tratta di un bruco parassitato, quindi non c'è speranza di poterlo allevare. Elena: anch'io sarei curioso di vedere qual'è la specie del parassita, quindi tienilo in un recipiente chiuso (possibilmente trasparente) perchè nel giro di 15-20 giorni dal piccolo bozzolo uscirà fuori il dittero parassitoide. E' quasi sicuramente un Tachinidae. Purtroppo mi è capitato spesso che Tachinidae vari abbiano parassitato bruchi che allevavo. La specie più frequentemente coinvolta nel mio caso è stata Compsilura concinnata Meigen, 1824, che parassita anche gli Erebidae, quindi non mi stupirei se anche questa volta si tratasse di questa specie.
_________________ Mauro
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clido
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Inviato: 22/12/2017, 14:19 |
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Amministratore |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:16 Messaggi: 6860 Località: Portici (Napoli)
Nome: Claudio Labriola
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Mauro ha scritto: Claudio, ti sei concentrato sulle immagini per cercare di identificare la specie, e quindi ti è sfuggito un passaggio di quanto Elena ha scritto: micro ha scritto: Stamane ho scoperto che ha fatto una muta; nella scatola c'è una piccola larva bianca accanto alle spoglie pelose precedenti (di cui allego le foto).
E' evidente che si tratta di un bruco parassitato, quindi non c'è speranza di poterlo allevare. ... ... avevo compreso che il bruco fosse ancora vivo la larva bianca poteva già essere sulla foglia e quindi estranea al bruco? Elena riesci a fare altre foto?
_________________ Claudio LabriolaBuona Vita!!!!
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micro
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Inviato: 20/01/2018, 23:53 |
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Iscritto il: 23/11/2017, 20:14 Messaggi: 6
Nome: E. T.
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Cari Claudio e Mauro Abbiamo avuto tutti pazienza! Ieri a me è mancata un po' ed allora ho spostato la scatola che conteneva il bozzolo in una stanza più calda. Avevo pensato che fosse morto anche lui come il Lepidottero e invece in un giorno è uscito.. Ho fatto delle foto, ditemi se vi son sufficienti per identificare la specie, altrimenti ci riprovo con un'altra macchina nei prossimi giorni. Poi sarei intenzionata a lasciarlo al suo destino fuori casa. Controindicazioni? Per Claudio: purtroppo il bruco del Lepidottero era morto in concomitanza con la comparsa della larva bianca, dunque aveva ragione Mauro, era parassitato. Non ho pensato di fargli altre foto e quando ho letto la tua richiesta era già finito nel compost. Sorry.
Buone giornate ad entrambi.
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micro
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Inviato: 21/01/2018, 0:10 |
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Iscritto il: 23/11/2017, 20:14 Messaggi: 6
Nome: E. T.
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Forse anche questa foto è utile..
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Carlo Monari
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Inviato: 20/02/2018, 9:46 |
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Iscritto il: 10/08/2010, 14:39 Messaggi: 3044 Località: Milano
Nome: Carlo Monari
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Io mi fermo alla superfamiglia Oestroidea. Il fatto che sia uscita da una larva di Erebidae Arctiinae aiuta poco, più della metà dei Tachinidae italiani sono parassitoidi di Lepidotteri. Se riesci a fare foto più dettagliate si può provare a progredire un po', ma non è detto che ci si riesca. PS il carattere più sicuro per restringere il soggetto alla famiglia Tachinidae è la presenza di un subscutello rigonfio; riesci a verificare?
_________________ Ciao
Carlo
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