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Megachile (Eutricharaea) argentata (Fabricius, 1793) - Megachilidae

16.VII.2022 - ITALIA - Toscana - LU, Lucca, 19m s.l.m., giardino, giornata di sole


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MessaggioInviato: 28/07/2022, 17:20 
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Iscritto il: 08/07/2022, 10:09
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Nome: Massimiliano Marchi
Primo Megachilidae della mia vita :D

Dimensioni: 8mm

Può essere un maschio di Megachile rotundata (Fabricius, 1787) - Megachilidae Megachilinae..? :roll:

Schermata 2022-07-28 a 17.16.33.jpg


Schermata 2022-07-28 a 17.16.23.jpg


1659015663083.jpg


1659015663062.jpg


Grazie in anticipo a tutti coloro che dedicheranno tempo per rispondermi :ok:

Max


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MessaggioInviato: 30/07/2022, 17:41 
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Nome: Marco Selis
Ciao Massimiliano, purtroppo il sottogenere Eutricharaea è molto complicato anche con gli esemplari in mano, però mi sembra di vedere che il quarto sternite presenti nel mezzo del margine apicale una sorta di dentino, confermi?
Se confermi la presenza del dentino, si può determinare come Megachile pilidens :hi:


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MessaggioInviato: 31/07/2022, 10:19 
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Iscritto il: 08/07/2022, 10:09
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Nome: Massimiliano Marchi
Andricus ha scritto:
Ciao Massimiliano, purtroppo il sottogenere Eutricharaea è molto complicato anche con gli esemplari in mano, però mi sembra di vedere che il quarto sternite presenti nel mezzo del margine apicale una sorta di dentino, confermi?
Se confermi la presenza del dentino, si può determinare come Megachile pilidens :hi:

Buongiorno Marco! :hi:

Grazie mille per la tua risposta! :ok:

Sì, per me che sono un novellino tutto il mondo Megachilidae è un gran casino :lol:
Avresti mica testi da consigliare per capirci un po' di più?

Comunque, tornando all'esemplare, ti confermo la presenza di un tubercolo sulla linea mediana del margine apicale del 4° sternite...non lo considererei un dentino in quanto non è appuntito ma smusso...è lui? Scusa la precisazione ma non so se può essere importante o meno ai fini di determinazione della specie.
Non avevo considerato Megachile pilidens nella mia valutazione perchè gli esemplari presenti nel FEI hanno tutti le zampe più o meno gialle/giallastre/arancioni mentre l'esemplare da me raccolto le ha completamente nere...ma immagino che ci sia una certa variabilità cromatica :) per questo avevo pensato a Megachile rotundata, soprattutto osservando quest'altro esemplare presente nel FEI che lo somiglia moltissimo ed è anche "geograficamente vicino" a me: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=142&t=12461&hilit=megachile+rotundata... però non conoscendo io tutti i caratteri identificativi di Megachile rotundata posso sicuramente aver sbagliato.

Fammi sapere cosa ne pensi :)

Ps: credo che per apprezzare al meglio le minime differenze presenti fra queste specie sia importante avere un microscopio, è un'idea corretta? Se sì, ne consiglieresti qualcuno in particolare? Con quali caratteristiche?

Grazie mille, Marco!!! :ok: :ok: :ok:

Un abbraccio! :hi:

Max


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MessaggioInviato: 04/08/2022, 0:22 
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Nome: Marco Selis
Max10 ha scritto:
Avresti mica testi da consigliare per capirci un po' di più?

Purtroppo testi riguardanti tutti i Megachilidi italiani non esistono. Ci sono alcuni testi sulla fauna dell'Europa centrale e che includono solo una parte della fauna italiana, molto più ricca e variegata, ma il più delle volte trattano solo uno o pochi generi per volta, se non solo sottogeneri. Bisogna farsi una ricerca e rimediare tanti tanti articoli... Purtroppo abbiamo ancora una conoscenza lacunosa delle specie presenti sul suolo italiano e di conseguenza è difficile produrre chiavi o revisioni, a differenza di stati come la Svizzera in cui la fauna locale è più che nota e per cui ci sono chiavi per tutte le api presenti. Giusto per dire, poche settimane fa ho trovato qua nel Lazio proprio una Megachile probabilmente non ancora segnalata per l'Italia.
Per conoscere le api io consiglio sempre di partire dal "The Bees of the World" di Charles D. Michener, un testo imprescindibile per conoscere questo gruppo vasto e affascinante, una vera e propria bibbia. Ha una parte introduttiva molto utile per avvicinarsi al mondo delle api, seguita da una serie di capitoli più specialistici con le chiavi fino ai generi e sottogeneri di tutte le api mondiali.

Max10 ha scritto:
Comunque, tornando all'esemplare, ti confermo la presenza di un tubercolo sulla linea mediana del margine apicale del 4° sternite...non lo considererei un dentino in quanto non è appuntito ma smusso...è lui? Scusa la precisazione ma non so se può essere importante o meno ai fini di determinazione della specie.

Sì, più che dentino è in effetti un tubercolo, coperto da una sottile pubescenza bruna. Se lo ha, non c'è possibilità di errore, maschio di Megachile pilidens.

Max10 ha scritto:
Non avevo considerato Megachile pilidens nella mia valutazione perchè gli esemplari presenti nel FEI hanno tutti le zampe più o meno gialle/giallastre/arancioni mentre l'esemplare da me raccolto le ha completamente nere...ma immagino che ci sia una certa variabilità cromatica :) per questo avevo pensato a Megachile rotundata, soprattutto osservando quest'altro esemplare presente nel FEI che lo somiglia moltissimo ed è anche "geograficamente vicino" a me: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=142&t=12461&hilit=megachile+rotundata... però non conoscendo io tutti i caratteri identificativi di Megachile rotundata posso sicuramente aver sbagliato.

Megachile pilidens ha le zampe nere, ma la peluria chiara le può far sembrare giallastre. In realtà una zona con la cuticola effettivamente gialla c'è, all'apice della faccia interna dei femori anteriori, e si nota abbastanza bene nella foto frontale dell'esemplare. Ma comunque l'estensione del giallo non è particolarmente utile nelle specie italiane di questo sottogenere.

Max10 ha scritto:
Ps: credo che per apprezzare al meglio le minime differenze presenti fra queste specie sia importante avere un microscopio, è un'idea corretta? Se sì, ne consiglieresti qualcuno in particolare? Con quali caratteristiche?

Corretto, il microscopio è fondamentale per poter apprezzare molti dei caratteri distintivi delle api, Megachile incluse. In particolare è molto utile per le estrazioni dei genitali, che in questo caso sarebbe stata dirimente da subito visto che pilidens e rotundata hanno genitali molto diversi. Ma comunque ho visto che hai aperto una discussione apposita, ci sono persone molto più ferrate di me in microscopia che sapranno consigliarti meglio ;)


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MessaggioInviato: 04/08/2022, 8:01 
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Iscritto il: 08/07/2022, 10:09
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Nome: Massimiliano Marchi
Buongiorno Marco!

Davvero non so come ringraziarti per la tua risposta! :ok: sei stato gentilissimo :D

Ti rispondo punto per punto :bln:
Andricus ha scritto:
Per conoscere le api io consiglio sempre di partire dal "The Bees of the World" di Charles D. Michener, un testo imprescindibile per conoscere questo gruppo vasto e affascinante, una vera e propria bibbia.

Grazie per questa bella dritta! Al momento mi sono orientato su "Bees of Europe" di Michez perchè costa la metà e se il microscopio è fondamentale devo risparmiare soldi per quello :) ma dopo l'acquisto del microscopio mi metto in lista questa "bibbia" :ok: Grazie!
Andricus ha scritto:
Sì, più che dentino è in effetti un tubercolo, coperto da una sottile pubescenza bruna. Se lo ha, non c'è possibilità di errore, maschio di Megachile pilidens

Confermo la presenza del tubercolo! :ok: :ok: :ok:
Andricus ha scritto:
Megachile pilidens ha le zampe nere, ma la peluria chiara le può far sembrare giallastre. In realtà una zona con la cuticola effettivamente gialla c'è, all'apice della faccia interna dei femori anteriori, e si nota abbastanza bene nella foto frontale dell'esemplare. Ma comunque l'estensione del giallo non è particolarmente utile nelle specie italiane di questo sottogenere.

Grazie per questa bella spiegazione ;)
Andricus ha scritto:
Corretto, il microscopio è fondamentale per poter apprezzare molti dei caratteri distintivi delle api, Megachile incluse. In particolare è molto utile per le estrazioni dei genitali, che in questo caso sarebbe stata dirimente da subito visto che pilidens e rotundata hanno genitali molto diversi.

Posso chiederti gentilmente se mi spieghi come è possibile eseguire l'estrazione dei genitali? Immagino che sia una roba abbastanza complessa e difficile da spiegare per messaggio ma se tu potessi scrivermene giusto le basi te ne sarei veramente grato :)
Andricus ha scritto:
Ma comunque ho visto che hai aperto una discussione apposita, ci sono persone molto più ferrate di me in microscopia che sapranno consigliarti meglio ;)

Esatto, l'ho aperta perchè brancolavo un po' nel buio e da solo ero rimasto affascinato dai microscopi digitali ma grazie alle indicazioni degli altri utenti del FEI ho compreso che la scelta migliore è un'altra, ovvero uno stereomicroscopio binoculare...vedrò di mettere i soldi da parte! :lol:

Grazie ancora Marco per le tue parole e per il tempo che hai impiegato nel rispondermi, sappi che per me sei stato illuminante e sono molto felice di essere nel FEI (anche se sono un novellino) :D

Un grande abbraccio :hi:

Max


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MessaggioInviato: 07/08/2022, 0:10 
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Nome: Marco Selis
Max10 ha scritto:
Grazie per questa bella dritta! Al momento mi sono orientato su "Bees of Europe" di Michez perchè costa la metà e se il microscopio è fondamentale devo risparmiare soldi per quello :) ma dopo l'acquisto del microscopio mi metto in lista questa "bibbia" :ok: Grazie!

Averlo cartaceo è un piccolo sogno anche per me, ma fortunatamente si può ovviare con il pdf. Si dovrebbe trovare facilmente online, ma se così non fosse scrivimi in privato un tuo indirizzo mail che rimediamo ;)

Max10 ha scritto:
Posso chiederti gentilmente se mi spieghi come è possibile eseguire l'estrazione dei genitali? Immagino che sia una roba abbastanza complessa e difficile da spiegare per messaggio ma se tu potessi scrivermene giusto le basi te ne sarei veramente grato :)

In realtà nella maggior parte delle api è molto più semplice di quanto sembri, viste le dimensioni della capsula genitale. Lavorando al microscopio sull'esemplare ancora morbido, con uno spillo a punta ricurva si va a divaricare l'apice dell'addome aprendo la fessura naturale tra ultimo tergite e ultimo sternite visibile, poi si afferra la capsula genitale con la punta dello spillo e la si estrae delicatamente. Nelle api è di solito importante estrarre anche gli sterniti 7 e 8, che si trovano internamente all'addome appena al di sotto della capsula genitale, con quelli si procede più o meno allo stesso modo della capsula ma bisogna fare più attenzione perché a volte viene via anche il tergite 7. Tra l'altro non sempre capsula e sterniti si estraggono completamente. Io solitamente lo faccio solamente per un esemplare da tenere come riferimento, incollando le varie parti su un cartellino spillato sotto l'esemplare, mentre negli altri conspecifici semplicemente li faccio sporgere dall'apice dell'addome senza staccarli.
Altri gruppi di Imenotteri però hanno necessità diverse, ad esempio nei Vespidi non ci sono sterniti da estrarre ma la capsula genitale va chiarificata e scomposta nelle sue varie parti.
Ti consiglio comunque di fare prove su specie comuni e banali che puoi rimediare in gran quantità, fare pratica è sicuramente il modo migliore per imparare a fare estrazioni. Le prime volte sarà difficile e l'esemplare ne uscirà malconcio, ma col tempo diventerà una procedura automatica e velocissima.

Max10 ha scritto:
Grazie ancora Marco per le tue parole e per il tempo che hai impiegato nel rispondermi, sappi che per me sei stato illuminante e sono molto felice di essere nel FEI (anche se sono un novellino) :D

Figurati, è un piacere poter essere utile!

:hi:


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MessaggioInviato: 07/08/2022, 11:46 
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Nome: Massimiliano Marchi
Andricus ha scritto:
Si dovrebbe trovare facilmente online, ma se così non fosse scrivimi in privato un tuo indirizzo mail che rimediamo ;)

Buongiorno Marco :hi:
Non sono riuscito a trovarlo, provo a scriverti in privato ;)

Andricus ha scritto:
Ti consiglio comunque di fare prove su specie comuni e banali che puoi rimediare in gran quantità, fare pratica è sicuramente il modo migliore per imparare a fare estrazioni. Le prime volte sarà difficile e l'esemplare ne uscirà malconcio, ma col tempo diventerà una procedura automatica e velocissima.

Grazie mille! Queste lezioni sono ORO per me! :D :D :D


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