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Inca
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Inviato: 01/08/2020, 10:48 |
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Iscritto il: 27/11/2019, 23:45 Messaggi: 45
Nome: Antonio Gentile
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buongiorno, confesso che mi sfugge completamente l'evoluzione degli ortotteri: mi sembra un argomento piuttosto complicato. I due esemplari fotografati sono plausibilmente della stessa specie ma in momenti diversi di crescita? Ringrazio PS ho inserito successivamente l'immagine dell'adulto (forse)
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Worldofmantis
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Inviato: 01/08/2020, 12:31 |
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Iscritto il: 26/01/2019, 15:53 Messaggi: 184 Località: Campagna (SA)
Nome: Antonio Fasano
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Buongiorno! Quelli che hai trovato sono giovani esemplari di locusta egiziana (Anacridium aegyptium, Linnaeus 1764). Questo insetto come in tutti gli ortotteri e molti altri insetti è eterometabolo cioè compie una metamorfosi incompleta. Il giovane appena esce dall'uovo è simile all'adulto. La neanide compie diverse mute durante le quali cambia il proprio esoscheletro, diventando più grande e sviluppando sempre di più alcuni caratteri come le ali. Questo processo si ripete diverse volte finché l'insetto diventa "completamente" adulto.
_________________ A differenza degli altri insetti che possono vedere, le mantidi possono guardare.....
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TheWings
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Inviato: 01/08/2020, 13:36 |
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Iscritto il: 13/06/2015, 13:46 Messaggi: 1645 Località: Milano
Nome: Claudio Leali
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L'esemplare della prima foto è un adulto.
_________________ "E' ciò che non si vede, non quello che si vede che fa paura." Christopher Lee
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Inca
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Inviato: 01/08/2020, 19:10 |
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Iscritto il: 27/11/2019, 23:45 Messaggi: 45
Nome: Antonio Gentile
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grazie ad entrambi, ora ho le idee più chiare
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Inca
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Inviato: 02/08/2020, 9:11 |
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Iscritto il: 27/11/2019, 23:45 Messaggi: 45
Nome: Antonio Gentile
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aggiornamento... è plausibile che si tratti dello stesso esemplare che in circa due giorni è diventato così grande ed evidentemente "completo"? (mi scuso per la terminologia poco scientifica) Buona domenica a tutti
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elleelle
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Inviato: 02/08/2020, 18:26 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4784
Nome: luigi lenzini
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Francamente, il termine "Locusta egiziana" mi fa venire un principio di orticaria ogni volta. Non è originaria dell'Egitto e non ha niente a che vedere con quella terra. Unica associazione nella mente del suo descrittore, che ha dato sfogo alla fantasia. A parte che i nomi comuni sono sempre fuorvianti, trovo che tradurre in italiano i nomi scientifici sia ancora peggio. Il nome comune col quale la sentivo chiamare quando ero giovane era "cavalletta cenerina".
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marco villa
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Inviato: 02/08/2020, 19:47 |
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Iscritto il: 19/06/2012, 14:35 Messaggi: 5570 Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
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elleelle ha scritto: Non è originaria dell'Egitto e non ha niente a che vedere con quella terra. Unica associazione nella mente del suo descrittore, che ha dato sfogo alla fantasia. Che io sappia, la specie è presente anche in Egitto, che è la sua terra tipica. Quindi nulla vietava a Linneo di chiamare la specie aegyptium essendo lui in possesso di esemplari egiziani. Marco
_________________ “La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]
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