Forum Entomologi Italiani

Allevare gli Psychidi – ovviamente si intendono le larve – non è difficile: inserisco qui quello che so, sperando con il tempo di acquisire maggiore esperienza e migliorare il post. Gli astucci raccolti (se non contengono le pupe) vanno posti all’interno di contenitori di plastica muniti di apertura per l’aerazione. Io trovo comodissime le scatole di cioccolatini: primo perché è necessario svuotarle del goloso contenuto, secondo perché sono robuste e trasparenti. Con un ferro caldo pratichiamo una apertura circolare e la equipaggiamo di rete a maglia fine, ottenendo questi risultati:

Anche le campane vuote di cd sono utili:

Dentro ognuna metteremo gli astucci rinvenuti, scrivendo a pennarello indelebile la data e la località di raccolta. La scatole vanno tenute all’ombra e all’aperto. A questo punto cosa offriamo da mangiare alle nostre larve??
Per fortuna la maggior parte delle larve di Psychide sono polifaghe, nutrendosi di svariate piante erbacee quali leguminose, graminacee, ecc. Per cui trifoglio, piantaggine e altre erbe raccolte a caso vanno benissimo: se però non abbiamo la possibilità di rifornirci di erba, la lattuga presa al mercato o rubata dall’insalatiera (prima che venga condita!!!) è eccellente: ho allevato tranquillamente le Fumea, la Penestoglossa dardoinella, le Dahlica, le Acantopsyche, ecc. con la lattuga.

Maggiori problemi possono dare quelle specie che si nutrono di licheni e micro alghe, ad es. le Luffia. Queste e altre vanno allevate mettendo a loro disposizione rametti, tronchetti e pietre ricoperte di licheni e affini: periodicamente è necessario cambiarli in modo da fornirle sempre cibo fresco. Alcuni astucci appartenenti a specie di alta quota, ad es. la Ptilocephala pyrenaella (Herrich-Schäffer, 1852) – purtroppo – se non vengono allevati in altura, non forniscono mai gli adulti….
L’interno delle scatole dove teniamo i nostri astucci, deve avere sempre un minimo di umidità: spruzzando periodicamente con un nebulizzatore dell’acqua.

Infine un dettaglio importante, specialmente se prendiamo larve giovani: queste – ovviamente – dovranno continuare a costruire l’astuccio in allevamento, e se non trovano i materiali che normalmente utilizzano, costruiranno astucci un po’ difformi rispetto agli esemplari cresciuti in libertà: considerato che è spesso la morfologia e i materiali dell’astuccio a dirci qualcosa almeno sul genere di appartenenza, sarebbe necessario fornire ai nostri piccoli bruchi tutto il necessario: per cui sul fondo della scatore metteremo foglie sminuzzate, frammenti di steli di graminacea, pezzetti di licheni e muschio; insomma tutto quello che potrà servire alla larva per costruire un astuccio tipico. Ad es. l’astuccio tipico delle Fumea è quello a SN, mentre quello a DX è un astuccio ottenuto da un allevamento dove non erano stati forniti frammenti di graminacea: come si può notare è stato costruito con materiali differenti e sembra appartenere a una specie del tutto diversa!!

Buon allevamento a tutti!

molto esauriente!

grazie mille, adesso vado a caccia

_________________
Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
la libertà della poesia,
al di là dei tradimenti degli uomini
è magia, è magia, è magia...
Negrita, Rotolando verso sud