Forum Entomologi Italiani

Grazie mille Filippo!!

Ma cos'è l'effetto schicchera?

E poi non ho capito il fatto dei cartellini nel blister?

Quindi se non ho capito male gli imenotteri non si mettono su cartellino, si spillano?! Siccome mi piacciono molto questa cosa mi interessa! E quali microspilli usi? Da Paradox ci sono da 0,10 - 0,15 - 0,20 - 0,25 mm

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Saluti Mimmo

Schicchera


In questo caso si riferisce al fatto che uno spillo così sottile è molto elastico e, se viene urtato inavvertitamente, diventa una piccola catapulta che può far schizzare via l'insetto incollato o farlo urtare contro quelli vicini, con le conseguenze che si possono immaginare....

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Giovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)

O era un retino difettoso, o un modello di scarsa qualità, oppure sfalci sulle rocce!

Io ho 5 diversi manici di retino:
1 - uno di 70 cm fatto con una canna di bambù di 4-5 cm di diametro con innestato un cilindro di ottone con foro filettato su cui si avvita il retino (da più di 35 anni)
2 - uno telescopico in 3 pezzi da 28 cm ciascuno, con innestato cilindro di alluminio con foro filettato, che mi sono costruito con pezzi di canna da pesca una ventina d'anni fa
3 - un altro costruito allo stesso modo, ma di circa 4 m complessivi (fatto coi pezzi rimanenti della stessa canna da pesca)
4 - un manico telescopico in alluminio da circa 70 cm in 3 pezzi comprato a Entomodena una ventina di anni fa
5 - un manico telescopico in fibra di vetro (o di carbonio?) sempre più o meno di quella lunghezza, comprato l'anno scorso da Paradox.

Il primo l'ho ottenuto modificando un vecchio guadino da pesca di papà, ed è praticamente indistruttibile. Ci ho falciato senza problemi i cespugli d'Acacia e gli stragali spinosi in Nord Africa. Inoltre, avendo il "cerchio" triangolare, va benissimo anche per falciare i prati con l'erba bassa.

Il secondo l'ho costruito perchè deluso dal n°4, non tanto perchè si spanasse la filettatura, ma perchè il manico era troppo sottile, sbilanciato rispetto alla rete (o meglio, al sacco), e soprattutto girava (ovvero i vari pezzi non rimanevano bloccati bene, anche stringendoli al massimo. Quello che mi sono fatto da solo è invece molto più bilanciato, e non gira. Ogni tanto si scollava il cilindro di alluminio su cui si avvita il cerchio, ma poi ho rimediato fissandolo con un pernetto trasversale (ottenuto dallo scarto di una rivetta). Purtroppo l'anno scorso deve aver preso un colpo sul pezzo terminale, e alla prima falciata (ero con Baiocchi, Paceri e Colonnelli) si è spezzato. Per sostituirlo ho comprato quello da Paradox (n°5), ma prima che mi arrivasse il pacco avevo già trovato un pezzo da usare come ricambio. Meglio uno in più che in meno!

Il n°3 è in realtà un manico per due funzioni. Infatti ci posso attaccare un cerchio standard dei retini come quelli che vendono a Entomodena, con sacco in rete o in tela, secondo necessità (o anche uno più piccolo per gli acquatici), ma in alternativa ci posso avvitare un seghetto da 30 cm, appositamente modificato, con cui tagliare i rami degli alberi fino ad una certa altezza (con un po' di sforzo, arrivo fino a 6 metri).

Usando tutti questi manici, alcuni da decenni, non mi è mai capitato che si spanasse l'attacco del retino. Non posso garantire solo per quello comprato ad Entomodena, perchè l'ho usato pochissimo.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Grazie Giovanni



Lascia perdere la storia dei cartellini. Non c'è una regola fissa per le preparazioni: come ti ho detto dipende quello che vuoi studiare e quello che ci devi fare. Io li spillo perché mi facilita l'accesso ad alcuni caratteri, spesso fondamentali per l'identificazione. I microspilli ne uso fondamentalmente di due dimensioni. Quelli più grossi sono del tutto paragonabili agli 000 senza però l'effetto catapulta. Quelli più sottili servono per roba proprio piccola, roba che a volte può essere preparata anche su cartellino triangolare. Inizia col chiederti quali famiglie ti interessano di più


@Julodis:

che te devo di: sarò sfigato oppure sono semplicemente un animale quando uso il retino. Il retino di Decathlon comunque mi ha dato alcune soddisfazioni.

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"Non posso separare il piacere estetico che provo nel vedere una farfalla dal piacere scientifico di sapere che cosa è" (V.Nabokov)

Scusate se riapro la discussione, ma visto che se ne parla...

Di questo aspiratore efficacissimo ("modello Baiocchi"), ho visto che se ne è parlato più volte, sapreste indicarmi le istruzioni per realizzarlo o al limite i contatti per acquistarlo?
Grazie mille.

Qui c'è la foto. Si dovrebbe capire come è fatto. Per renderti conto delle dimensioni, c'è quest'altra foto.
Il grosso vantaggio che ha è il tubo di aspirazione molto lungo, che permette di catturare gli insetti molto più facilmente. Tutti gli altri aspiratori l'hanno molto più corto. Ad esempio come questi di Paradox, molto simili, ma meno efficaci.

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Maurizio Gigli
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Grazie mille Maurizio, senza disturbarti a controllare ti ricordi il diametro del tubo di entrata degli insetti quando vengo aspirati (quello rigido?) ? 5mm ca?

Non posso misurarlo perchè è in macchina, ma dovrebbe essere di più, 7-8 mm.

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Maurizio Gigli
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Grazie mille

....Anche perché se l'insetto aspirato si dovesse "incastrare" in un tratto di tubo così lungo......

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Giovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)

Il mio aspiratore " modello Baiocchi" è diverso. Chiarisco, Daniele ne ha fatti due modelli: quello illustrato da Julodis e quello che uso io che definirei "a pozzetto". Io mi trovo meglio con quest'ultimo modello di cui posterò una foto appena mi sarà possibile.

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Francesco Izzillo

Con Gli Histeridae potrebbe capitare, se fosse igienico aspirarli a bocca!
Personalmente, non ho mai avuto problemi del genere. O meglio, è capitato che si bloccasse all'inizio dl tubo, perchè provavo ad aspirare bestie decisamente troppo grandi (tipo Buprestis), ma in quel caso non ho fatto altro che soffiare, invece di aspirare, e farlo cadere in mano. Solo una volta un Cratomerus mi si è bloccato circa a metà tubo, ma insistendo è passato pure lui.
Piuttosto i problemi li ho a volte con alcuni insetti piuttosto grandi ma poco resistenti, perchè la capacità di aspirazione è tale che bestie come, per esempio, Meloidi come le Mylabris, passano ma si spiaccicano lungo il percorso nel tubo di aspirazione o sbattendo contro l'estremità opposta della camera di espansione (dove c'è la reticella). Però in quei casi basta regolarsi e aspirare un po' meno violentemente.



Daniele stesso usa il modello che dice Francesco. Ho avuto modo di vederlo in azione più volte, e funziona molto bene, ma personalmente preferisco il modello lungo e stretto, con tubo di aspirazione e "boccaglio" in linea, invece dell'altro tipo, che ha però il vantaggio che usa normali provettoni come contenitore, che possono essere sostituiti una volta pieni, semplicemente togliendoli e mettendoci un tappo, mentre col mio devo travasare il contenuto in altro barattolo (per fortuna ho trovato delle provette Falcon da 30 ml in cui entra perfettamente il tubo dell'aspiratore e mi permette il trasferimento senza rischi di fuga)

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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Il modello "a pozzetto" è come quello di OmnesArtes?
http://www.omnesartes.com/index.php?main_page=product_info&cPath=27&products_id=70

In linea di principio si ma è molto più funzionale. Nel pomeriggio posto una foto.

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Francesco Izzillo

Ecco la foto dell'atro aspiratore modello Baiocchi (quello che uso io). Il flacone originale era quello a base tonda che io ho sostituitio per problemi di trasparenza. Anzi colgo l'occasione per chiedervi se qualcuno sa come reperirne un altro trasparente e ovviamente resistente all'etere! Il flacone a destra è di rapida sostituzione.

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Francesco Izzillo