Forum Entomologi Italiani

Salve a tutti.. Sono appena entrato in questo forum e questa è la mia prima domanda,spero di ricevere chiarimenti.Sono un aspirante entomologo e essendo ancora giovane e inesperto ho bisogno di consigli. Vivo in Sardegna e il mio primo obbiettivo sarebbe quello di collezionare tutti gli esemplari di eteroceri e rapoloceri sardi (so che si tratta di un obbiettivo complicato attualmente possiedo circa 30 specie di rapoloceri e 20 di eteroceri ). Per quanto riguarda i rapoloceri il metodo di cattura non è un problema, riguardo gli eteroceri invece, in particolare quelli di grosse dimensioni ( sfingidi ecc. ),trovo i classici problemi : danneggiamento della peluria sul torace e perdita di scaglie delle ali dovute al loro dimenarsi. Ho provato a utilizzare contenitori di grosse dimensioni muniti di tappo di sughero in cui ho inserito un tampone imbevuto di alcol, cosi facendo speravo che l inalazione della sostanza potesse uccidere velocemente gli esemplari,ma cosi non è. Ho letto che il metodo migliore consiste in un iniezione di acetato di etile o ammoniaca ( esclusi esemplari con pigmentazioni verdi ) direttamente nel corpo dell esemplare..ora vorrei dei chiarimenti su questo metodo..Come inietto la sostanza ? in che quantità ? questa quantità dipende dalle dimensioni della specie ? spero di ricevere dei chiarimenti..GRAZIE IN ANTICIPO Cordiali saluti Nicola

con vapori di alcol non fai niente
Maurizio ti dira di piu, a me e un po dificile dire molto in italiano

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Cosmin-Ovidiu Manci
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cosmln's place - my blog
just insects
Dragonflies of Romania

Nicola, vorrei farti notare che, come previsto da regolamento, dovresti presentarti nell'apposita sezione prima di porre quesiti

Riguardo la tua domanda non posso aiutarti poiché mi occupo di altri insetti, ma vedrai che presto riceverai consigli dai molti lepidotterologi del forum

Speriamo di no! Se tutti gli esemplari finiscono nella tua collezione, che ci resta in Natura?

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
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Maurizio ovviamente mi sono espresso male..catturo un esemplare per ogni specie

ciao nicola

per quanto riguarda nottuidi, notodontidi & c., anche quelli grossi, voglio vederti a identificarli sul telo così da sapere con certezza che quello ce l'hai già o no

a parte questo , ho visto usare, e occasionalmente ho usato anch'io, con ottimi risultati il metodo dell'iniezione di ammoniaca, premesso che bloccare la farfalla senza danneggiarla è molto semplice se è posata su un supporto rigido come un muro (o un telo appoggiato sul medesimo), un po' meno se è su un telo penzolante nel vuoto; si usa una di quelle piccole siringhe in vetro con ago piccolo e sottile utilizzate per farmaci monodose (ad es. vaccino antinfluenzale o antitetanico), io le uso inserendo sul pistone una molla robusta, in modo che la siringa non possa svuotarsi tutta accidentalmente, ma che ogni pressione sul pistone faccia uscire giusto quella goccia che serve

nel caso di bestie grosse (sfingidi, arctiidi oops erebidi , Cossus) si bloccano mettendoci sopra la mano con le dita semiaperte, e prima che la farfalla abbia il tempo di abbozzare un movimento le si infila l'ago in un punto qualunque, torace o base dell'addome (cercando SE POSSIBILE di non piantarselo in un dito ), e si inietta, l'effetto è praticamente istantaneo; per quelle troppo piccole per fare agevolmente ciò, o posate su supporti più instabili, bisognerà "arpionarle" direttamente con l'ago sul supporto dove stanno, o in qualche caso (geometridi) afferrarle per i lati del torace in modo che le ali restino rialzate e infilare l'ago nel torace

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maurizio

Un colpo di pistola alla nuca

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Francesco Izzillo

Ciao Maurizio..grazie per il consiglio e per il tuo tempo...procurerò il materiale che mi hai consigliato e se ne avrò l occasione lo testerò, magari su una bella Acherontia atropos

Ciao Nicola,
io ho usato il metodo che ti ha detto Maurizio (ammoniaca) però con le siringhe piccole da insulina, in plastica.
L'unica accortezza è che devi "dosare" bene la quantità di ammoniaca che inietti (una o due gocce).
Ti assicuro che muoiono all'istante. Lo userò anche quest'anno in Gabon per prendere qualche sfingide e/o saturnide (solo qualche esemplare, per la mia raccolta).

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Carlo Massarone

Esatto! Tenendo l'esemplare con il torace tra le dita, e inserendo l'ago tra addome e torace IN DIREZIONE DEL TORACE, bastano quantità minime di liquido. Mi raccomando: usa ammoniaca, non alcool che irrigidisce molto la muscolatura.

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Maurizio Bollino

l'importante è che l'ammoniaca venga iniettata direttamente nel torace, per bloccare all'istante i muscoli alari prima che il battito incontrollato delle ali negli ultimi istanti provochi danni; se viene iniettata dal dorso invece che come dice maurizio b. non cambia molto, anche nel primo caso non si vede niente

io personalmente, per comodità, quando ho grossi eteroceri tenuti con le dita infilo l'ago nel torace sotto la testa, dall'avanti all'indietro

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maurizio

Grazie a tutti per i vostri preziosi consigli, ne farò tesoro !!

Strano! Non avete tenuto in alcun conto il mio (saggio ) suggerimento!

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Francesco Izzillo

Bè, più che una pistola, si potrebbe pensare di utilizzare un fucile lanciasiringhe ad uso veterinario ..... .... caricando però le siringhe con dell'ammoniaca ..........


.......e ovviamente sparare al volo (a fermo è troppo facile..... ).

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Carlo Massarone

... e magari SE POSSIBLE cercando di non sbagliare mira, nella folla bipede che si raduna intorno alle lampade ...

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maurizio