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Ric : la mia attrezzatura per la macrofotografia da banco



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 26/03/2010, 21:20 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Enrico,
le tue foto sono veramente molto belle. Vedo sul tuo sito che, per l'illuminazione, usi anche un (cito): "artisan" high power LED lamp. Potresti darci un'idea di cosa intendi e come lo hai realizzato? Grazie

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Maurizio Bollino


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 Oggetto del messaggio: Re: Cetonia carthami carthami
MessaggioInviato: 26/03/2010, 23:15 
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Iscritto il: 11/01/2010, 23:41
Messaggi: 247
Località: Alba (Cn) - Italia
Nome: Enrico Riva
Maurizio, grazie per i complimenti ma penso di aver ancora molto da imparare.

L'illuminatore led non lo uso per le foto in studio. Preferisco avere solo la luce dei flash in ambiente buio per evitare ombre e variazioni di temperatura. Utilizzo 4 flash SB200 Nikon. Tre attorno al soggetto ed uno sopra di esso.

Il mio misero sito, è da aggiornare, la luce LED ormai è estremamente diffusa anche in ambito domestico (ed è un gran risparmio energetico.... :D ) per la fotografia poi, si trovano anche molti illuminatori a pannello o anulari già costruiti a prezzi davvero convenienti che rendono superfluo lo sforzo di realizzarselo da soli.
Un paio di anni fa, quando iniziai a fare macrofotografia, usavo una sorta di illuminatore con 5 led da ca. 25 lumen di intensità cad. che offriva un'ottima fonte di illuminazione fissa molto utile in particolare in natura e decisamente conveniente. La luce fissa ad esempio è utile in caso di scatto sequenziale dove il flash non riesce ad offrire sufficiente velocità.

Ma la fonte luminosa è relativamente importante. Piuttosto, ho notato che la vera differenza la fa il sistema di diffusione/riflessione della luce. Nel mio caso un semplice foglio di carta arrotolato a formare un cilindro attorno al soggetto, un pannello in plastica e nulla di più se non la pazienza di provare ed il tempo che corre sempre troppo in fretta....

_________________
Enrico Riva
http://www.microvisions.biz


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 Oggetto del messaggio: Re: Cetonia carthami carthami
MessaggioInviato: 26/03/2010, 23:57 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8156
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Ric ha scritto:
Maurizio, grazie per i complimenti ma penso di aver ancora molto da imparare.

L'illuminatore led non lo uso per le foto in studio. Preferisco avere solo la luce dei flash in ambiente buio per evitare ombre e variazioni di temperatura. Utilizzo 4 flash SB200 Nikon. Tre attorno al soggetto ed uno sopra di esso.

Il mio misero sito, è da aggiornare, la luce LED ormai è estremamente diffusa anche in ambito domestico (ed è un gran risparmio energetico.... :D ) per la fotografia poi, si trovano anche molti illuminatori a pannello o anulari già costruiti a prezzi davvero convenienti che rendono superfluo lo sforzo di realizzarselo da soli.
Un paio di anni fa, quando iniziai a fare macrofotografia, usavo una sorta di illuminatore con 5 led da ca. 25 lumen di intensità cad. che offriva un'ottima fonte di illuminazione fissa molto utile in particolare in natura e decisamente conveniente. La luce fissa ad esempio è utile in caso di scatto sequenziale dove il flash non riesce ad offrire sufficiente velocità.

Ma la fonte luminosa è relativamente importante. Piuttosto, ho notato che la vera differenza la fa il sistema di diffusione/riflessione della luce. Nel mio caso un semplice foglio di carta arrotolato a formare un cilindro attorno al soggetto, un pannello in plastica e nulla di più se non la pazienza di provare ed il tempo che corre sempre troppo in fretta....


Enrico,
sono d'accordo con te sull'importanza dei diffusori. Il mio problema, però nasce dall'avere un flash anulare SB-29 che non lavora, ahimè, in TTL con la mia D70. Avere, quindi, una fonte di luce stabile mi permetterebbe, su stativo, di poter scattare sfruttando le funzioni automatiche della macchina, senza dover impazzire ogni volta a fare mille prove prima di ottenere uno scatto accettabile. In alternativa dovrei acquistare il flash Macro R1.
Come diffusori, io uso, per i soggetti piccoli, i vecchi porta-negativi bianchi trasformati in piccoli tubi, e per i soggetti più grandi i barattoli vuoti di yogurt.....

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Maurizio Bollino


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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 17:25 
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45
Messaggi: 1946
Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
Ti invito a svelare i tuoi segreti e dichiarare l'attrezzatura che utilizzi e soprattutto il tuo apparato di illuminazione. Anzi saresti cosi' cortese da farcene una foto?
Grazie, Guido

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Guido Sabatinelli
Museo di storia naturale, Ginevra, Svizzera
http://www.glaphyridae.com
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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 18:13 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Guido,
in attesa di Enrico, posso risponderti in parte, perchè qui leggi cosa usa.
Da quel che ho capito, D300 con 105 Micro Nikkor e flash anulare R1 (su cui sono montati 3 Sb-200) + un SB-200 frontale.....
Illuminazione + diffusori + risoluzione della macchina + qualità delle ottiche + manico (termine generico per intendere abilità + esperienza + pazienza) = questi risultati!!!

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Maurizio Bollino


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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 22:26 
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Iscritto il: 11/01/2010, 23:41
Messaggi: 247
Località: Alba (Cn) - Italia
Nome: Enrico Riva
Grazie Muarizio per la spiegazione che svela anche l'arcano delle tibie così ricurve.

E per svelarne un'altro, ecco un'immagine del mio modesto set fotografico. Il soggetto è posto all'inteno del clindro di carta appoggito su un supporto in polistirolo che lo tiene alla stessa altezza dei flash in modo che la luce arrivi dallo stesso piano. Un quarto satellite SB200 lo tengo in mano direzionato sul pannello diffusore ma basterebbe il pop-up della macchina. Scatto remoto. Specchio alzato per ridurre le vibrazioni. Ambiente buio.

I dati di scatto sono sempre 1/125 sec., f/22, ISO200, bilanciamento del bianco su luce flash.

Le fasi successive sono lo stacking con CombineZp ed il controllo del bianco con Photoshop oltre alla rimozione di eventuali sporchi.

Tutto qua...


set1.jpg


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Enrico Riva
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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 22:36 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Ric ha scritto:
Il soggetto è posto all'inteno del clindro di carta appoggito su un supporto in polistirolo che lo tiene alla stessa altezza dei flash in modo che la luce arrivi dallo stesso piano. Un quarto satellite SB200 lo tengo in mano direzionato sul pannello diffusore ma basterebbe il pop-up della macchina. Scatto remoto. Specchio alzato per ridurre le vibrazioni. Ambiente buio.

I dati di scatto sono sempre 1/125 sec., f/22, ISO200, bilanciamento del bianco su luce flash.


Ottimo sistema per fattori di ingrandimento intorno a 1:1, o anche qualcosa di più. Credo che vada bene per insetti da 1 cm, forse anche 5-6 mm in su, e perfetto per esemplari intorno a 2 cm ed oltre, ma così ad occhio dovrebbe cominciare ad avere problemi per dimensioni inferiori.

_________________
Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 22:40 
 

Iscritto il: 29/05/2009, 21:52
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Nome: Umberto Coerezza
:cry: :cry: :cry:
....... e pensare che abbiamo la stessa attrezzatura.........
:x :x
Che sia il manico :roll: :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Gnorimus octopunctatus
MessaggioInviato: 27/03/2010, 22:41 
 

Iscritto il: 29/05/2009, 21:52
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Località: Provincia di Varese
Nome: Umberto Coerezza
Julodis ha scritto:
Ric ha scritto:
Il soggetto è posto all'inteno del clindro di carta appoggito su un supporto in polistirolo che lo tiene alla stessa altezza dei flash in modo che la luce arrivi dallo stesso piano. Un quarto satellite SB200 lo tengo in mano direzionato sul pannello diffusore ma basterebbe il pop-up della macchina. Scatto remoto. Specchio alzato per ridurre le vibrazioni. Ambiente buio.

I dati di scatto sono sempre 1/125 sec., f/22, ISO200, bilanciamento del bianco su luce flash.


Ottimo sistema per fattori di ingrandimento intorno a 1:1, o anche qualcosa di più. Credo che vada bene per insetti da 1 cm, forse anche 5-6 mm in su, e perfetto per esemplari intorno a 2 cm ed oltre, ma così ad occhio dovrebbe cominciare ad avere problemi per dimensioni inferiori.

Già, prova con un Ontophagus, magari un ovatus :bln:


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