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Che fine faranno le nostre collezioni? [...l'eterno dilemma]



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 22/04/2010, 22:31 
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Nome: Maurizio Gigli
eurinomio ha scritto:
..... prima o poi, tutti noi dobbiamo dipartire (sarebbe credo una rottura di scatole rimanere qui troppo a lungo, magari diventando sempre più rinco ogni giorno che passa) ed alla fine credo dovremmo preoccuparci del "dopo"...cosa ne faranno le ns mogli ed i ns figli delle collezioni ereditate?
sicuramente se la "moda" attuale è quella di tenere gli animali incollati, forse ci saranno maggiori probabilità, rispettando questi canoni almeno per le rarità, che le suddette trovino una giusta collocazione e siano più facilmente "cedibili" (da buon commerciante e trafficone intendevo scrivere "vendibili" :mrgreen: ).
questo è un aspetto del ns hobby che non possiamo dimenticare e che andrebbe pianificato, almeno sommariamente, sin d'ora...immaginatevi una casa piena zeppa di materiale entomologico, alla fine inutile se non sfruttato nel modo corretto.
meditate.

Questa è una cosa su cui penso tutti, almeno chi di noi comincia ad averci qualche annetto, avranno sicuramente pensato almeno una volta. Anzi, è da un po' che pensavo di proporre una discussione su questo specifico argomento: che fare della nostra collezione quando, si spera il più tardi possibile, sarà ora di andarsene?

Consiglierei a Marcello di staccare questo messaggio e quelli che eventualmente seguiranno, dal resto della discussione.


Molti di noi avranno sicuramente già deciso di affidarla a qualche museo, magari avendolo già scelto. Io non ne sono più tanto sicuro. Intanto, bisognerebbe individuare un museo ben curato e che dia garanzie di esserlo anche nel futuro. E già qui iniziano i problemi, poichè in buona parte dipende dal curatore del museo stesso, ma non è detto che sia sempre all'altezza. Mi viene in mente il caso di uno dei più grandi muesi del mondo, quello di Parigi e di cosa mi dicono stia succedendo negli ultimi anni.
Comunque, a parte questo, mi piacerebbe che la mia collezione restasse "viva" e non sepolta da qualche parte in qualche polveroso (e voluminoso) scaffale. Inoltre non posso certo dire di aver avuto grande aiuto dai musei, e non mi va molto di cedere loro gratuitamente il risultato di tutta una vita di fatiche, con dispendio di energie e risorse finanziarie.

Considerato che non ho figli e dei miei nipoti nessuno sembra intenzionato a farsi prendere dalla malattia dell'entomologia, non mi va neanche di lasciarla in eredità sapendo che probabilmente finirebbe subito svenduta su Ebay o su quel che di simile ci sarà allora.

Resta un'altra possibilità, che è quella che per ora mi sembra la migliore: trovare un giovane entomologo a cui affidarla, in modo che continui a "vivere", possibilmente in blocco, senza essere smembrata.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 22/04/2010, 22:48 
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Nome: Marcello Romano
Fatto e rititolato (aspettavo da tempo l'inizio di un confronto su questo delicatissimo e sentito argomento ;) )

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 22/04/2010, 22:58 
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Julodis ha scritto:
Resta un'altra possibilità, che è quella che per ora mi sembra la migliore: trovare un giovane entomologo a cui affidarla, in modo che continui a "vivere", possibilmente in blocco, senza essere smembrata.


credo anch'io che questa sia la strada migliore...è come dare continuità al lavoro che si stava svolgendo.

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MessaggioInviato: 22/04/2010, 22:59 
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Julodis: You're still young,more 50 years to collect beetles :bln: Yes it is a problem What collection of Collector's death?For my family a big problem.(collection of 986 boxes, 286 000 ex) :?

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MessaggioInviato: 22/04/2010, 23:06 
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Nome: Marcello Romano
Ho riportato qui la risposta di Jan (Honza), relativa all'importante quesito rivolto a tutti noi da Maurizio.

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:hi: Marcello Romano


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Nome: Maurizio Bollino
Anche io e l'amico Fabio ci siamo posti lo stesso problema. Personalmente conosco poco la situazione dei Musei italiani, ma per quel poco che so (e quello che mi dicono) non è delle migliori, fatte le dovute eccezioni. Attualmente i musei tedeschi sono quelli che sembrano assicurare la migliore valorizzazione del materiale, sia in termini di ambienti di conservazione, sia in termini di gestione e fruibilità delle collezioni. E' per questo che, credo, le nostre due verranno probabilmente destinate a Monaco o Stoccarda: conosciamo bene entrambe le realtà museali, e devo dire che una collocazione migliore (e più vicina) non riesco a immaginarla. So già che ci sarà chi, preso da sano campanilismo, dissentirà su una tale decisione, che è comunque sempre rivedibile qualora dovessimo verificare che esistono buone possibilità entro i confini nazionali. In realtà, non mi farebbe piacere se la mia collezione dovesse fare la stessa fine, ad esempio, della collezione Hartig dell'I.N.E. o della collezione Costa dell'istituto di Zoologia di Napoli.

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Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 22/04/2010, 23:11 
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Nome: Alessandro Drago
il fatto è che, anche se attualmente in un Museo c'è un'ottimo curatore, c'è sempre il rischio che le cose si capovolgano, per motivi politici/istituzionali...(direttore, curatore, preparatore sono, alla fine, tutti dipendenti pubblici). E' un terno al lotto...

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MessaggioInviato: 22/04/2010, 23:28 
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hpl ha scritto:
...(direttore, curatore, preparatore sono, alla fine, tutti dipendenti pubblici).


mmm... non è mica più vero. Il museo di St. Nat. di Venezia, come quello di Torino (a quanto mi è stato riferito), sono attualmente gestiti da una fondazione privata. I beni (locali, collezioni) restano pubblici, ma i dipendenti no.
La conservazione dei beni è responsabilità dell'ente gestore, ma fra "conservare" e far crescere/sviluppare, valorizzare, c'è differenza.
Non che questo cambi molto le cose, comunque.

Trovo un vero peccato che così tante collezioni importanti finiscano all'estero. Non tanto per campanilismo, quanto per la mancata disponibilità di materiale che avranno le future generazioni di entomologi, e voi tutti sapete quanto è importante avere il materiale da confronto.
Per quanto sia un fattore minore nell'economia del problema trovo plausibile che la mancanza di importanti beni naturalistici (collezioni) nelle nostre istituzioni contribuisca (e contribuirà) a impoverire la già modesta sensibilità naturalistica del nostro paese, creando un circolo vizioso peggiorativo.

Tuttavia, non posso biasimara le scelta di chi desidera collocare nel posto più sicuro la collezione formata durante una vita di sacrifici

Julodis ha scritto:
Resta un'altra possibilità, che è quella che per ora mi sembra la migliore: trovare un giovane entomologo a cui affidarla, in modo che continui a "vivere", possibilmente in blocco, senza essere smembrata.


Daccordissimo :ok: , come dicevano in quel film...
PS: se qualche interessato mi legge, sono un giovane scarabeidologo e ho ancora posto a casa :mrgreen: :p


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MessaggioInviato: 22/04/2010, 23:33 
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Glaphyrus ha scritto:
Julodis ha scritto:
Resta un'altra possibilità, che è quella che per ora mi sembra la migliore: trovare un giovane entomologo a cui affidarla, in modo che continui a "vivere", possibilmente in blocco, senza essere smembrata.


Daccordissimo :ok: , come dicevano in quel film...
PS: se qualche interessato mi legge, sono un giovane scarabeidologo e ho ancora posto a casa :mrgreen: :p


Questa scelta non risolve il problema...semmai lo rimanda.
Con aggravio e responsabilità doppia per il successore.
Oggi, per esempio, il mio dilemma è doppio, perchè gestisco e custodisco la mia collezione e quella di mio padre, che me l'ha affidata prima di lasciarmi.

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 0:05 
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[quote="Velvet Ant]
Questa scelta non risolve il problema...semmai lo rimanda.
[/quote]

:no: Nossignore... la soluzione è definitiva, posto che nulla vieta di reiterare l'azione all'infinito (risposta da "matematico") :gh:


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 0:07 
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Nome: Marcello Romano
Glaphyrus ha scritto:
[quote="Velvet Ant]
Questa scelta non risolve il problema...semmai lo rimanda.
[/quote]

:no: Nossignore... la soluzione è definitiva, posto che nulla vieta di reiterare l'azione all'infinito (risposta da "matematico") :gh:[/quote]


Non vorrei proprio essere nei panni dell'ennesimo affidatario, che, a quel punto, si troverebbe a gestire un vero e proprio museo (oltre a dovere essere un miliardario che vive di rendita) ;)

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 0:32 
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Nome: Maurizio Gigli
Honza ha scritto:
Julodis: You're still young,more 50 years to collect beetles :bln: Yes it is a problem What collection of Collector's death?For my family a big problem.(collection of 986 boxes, 286 000 ex) :?

I would like very much to collect for other 50 years, but I think it will be very hard to run after a flying Julodis when I'll be 103 years old!

P.S. - My collection is about of the same size of yours, but with less boxes (specimens are extremely close one to another!)

Considerando che dadopimpi ha quasi 40 anni meno di me, potrebbe anche beccarsela lui! (sempre che io non campi fino a 120 anni come da previsione di una specie di stramba chiromante)

_________________
Maurizio Gigli
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Nome: Vinicio Salami
io la vedo in modo diverso (come sempre sono influenzato dal mio istinto da commerciante); le nostre collezioni sono costate un sacco di soldi, per i viaggi, per gli acquisti di bestie e di materiale, etc, etc...alla fine "noi" abbiamo speso dei quattrini (chi più e chi meno), ma contestualmente questi soldini non erano solo i "nostri", ma anche quelli delle ns famiglie (gli scapoli sono esclusi da questa discussione) per cui riterrei doveroso, alla ns dipartita, che le suddette collezioni potessero essere vendute, magari tramite l'interessamento di un curatore competente, a vantaggio di chi è rimasto.
i musei di storia naturale (e magari qualche fondazione naturalistica con disponibilità economiche) dovrebbero dare la caccia a questi patrimoni, come fanno da sempre i più importanti musei di storia dell'arte e le fondazioni dello stesso settore.
in questo modo il lavoro di tanti anni dei collezionisti verrebbe custodito nelle sedi più adeguate e, contemporaneamente, ci sarebbe un interessante ritorno (quasi un rimborso) per gli eredi.

:bln:


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MessaggioInviato: 23/04/2010, 0:55 
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Nome: Marco Uliana
Julodis ha scritto:
Considerando che dadopimpi ha quasi 40 anni meno di me, potrebbe anche beccarsela lui! (sempre che io non campi fino a 120 anni come da previsione di una specie di stramba chiromante)


Ormai te lo sei giocato... dopo aver letto queste righe sarà schiattato :lol1:


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Località: Liguria, Genova
Nome: Giovanni Ratto
Glaphyrus ha scritto:
Julodis ha scritto:
Considerando che dadopimpi ha quasi 40 anni meno di me, potrebbe anche beccarsela lui! (sempre che io non campi fino a 120 anni come da previsione di una specie di stramba chiromante)


Ormai te lo sei giocato... dopo aver letto queste righe sarà schiattato :lol1:
No...secondo me, dopo aver letto queste righe, è Dado che non vede l'ora che schiatti Maurizio!!! :lol1: :lol1: :lol1:

:hi:

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ImmagineGiovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)


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