Forum Entomologi Italiani

Grazie mille per le informazioni! Ora mi è chiaro tutto!

Anche io ho l'edizione del 76....lo presi da piccolo ed essendo sempre io stato abbastanza sensibile ai temi abientali non mi piaceva molto come testo a dir la verità anche se senz'altro è stato utile a molti ed è ben scritto ed esauriente, certo si nota che erano altri tempi...a me sembrava mancasse la benchè minima sensibilità ambientale (che pure negli anni 70 era già nata in diversi ambienti, anche naturalistici!)...tanto per fare un paio di esempi...consiglia di catturare i lupi con le tagliole e di catturare i pipistrelli e ucciderli col cloroformio....

Eppure mi risulta che Zangheri nel 1973 (e quindi 3 anni prima dell'uscita di questa edizione) avesse partecipato alla costituzione della sezione del WWF di Forlì...

Certo bisogna considerare che erano altri tempi...

Ottimo testo dal punto di vista tecnicno comunque!

Solo per dire che, comunque, il libro è stato scritto nel 1950 (con molte parti che l'Autore aveva già "in bozza" dagli anni 30-40) ed editato per la prima volta nel 1951. Erano ben altri tempi! E comunque, come sensibilità ambientale Zangheri non ha nulla da invidiare (anzi!!!) a moltissimi pseudoambientalisti della domenica, che oggi si ergono a difensori della natura, ma non fanno nulla per la sua reale difesa e per la diffusione della conoscenza delle scienze naturali, campo in cui Zangheri è stato maestro.
10, 100, 1000 Zangheri!

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Giorgio Garzaniti

Non faccio nomi, ma condivido in pieno.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Sarà, ma dire nel 1976 (l'edizione che nasceva con lo scopo di rendere il libro migliore e più attuale) che si potevano uccidere i lupi con una tagliola, proprio nel periodo in cui in Italia la popolazione di lupi è stata la più bassa di sempre, erano rimasti un centinaio di lupi in tutto...ognuno la pensa come vuole ovviamente, e non voglio scatenare alcuna polemica, ma a me personalmente non sembra indice di grande sensibilità ambientale, poi se qualcuno pensa il contrario, ossia che dire di uccidere lupi con una tagliola, quando in Italia il lupo era praticamente estinto e molti stavano lottando per ottenere leggi che lo proteggessero, sia indice di sensibilità ambientale...beh non lo capisco, ma rispetto le idee altrui.

Ripeto questo è solo il mio pensiero, ma non pretendo di aver ragione per forza...ho detto tutto quello che dovevo dire, compreso che dal punto di vista puramente tecnico è un ottimo testo, non dirò altro a riguardo.

Bravo... Meglio non proseguire con una polemica che non ha senso, non avendo tu conosciuto le qualità della persona e neanche capendo che il libro non è stato scritto nel 1976!

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Giorgio Garzaniti

molti di noi sono cresciuti facendosi le ossa su quel testo (o su manuali similari ma comunque meno "omnicomprensivi" o completi dello Zangheri)... non c'era internet e non c'era molto materiale cartaceo di facile accesso per chi avesse certe passioni... quindi simili pubblicazioni valevano tanto oro quanto pesavano... e non finirò mai di ringraziare chi si prodigò per farle...
a me poi già la definizione di "Esploratore" (oggi quasi dimenticata...) faceva e fa impazzire ... però...
beh, mi perdoni Giorgio (ed in parte anche Marco) ma non ritengo quella una "polemica" (a meno di voler inserire a forza in tal campo tutti coloro che la pensano diversamente da noi, ovvio) ma una semplice notazione... è un dato di fatto (che cioè, pur non essendo stato scritto nel 76 certe affermazioni siano, scivolando tra una revisione ed una correzione, "uscite" anche nel 76), non è contestabile...
e farlo notare non equivale a voler polemizzare... magari è utile invece per contestualizzare e (soprattutto rivolgendosi alle nuove generazioni) far capire come il pensiero naturalistico si sia evoluto con il progredire delle conoscenze ma anche con un lungo processo (non lineare e non certo privo di contraddizioni, come quasi sempre avviene) di presa di coscienza "ambientale" o etica...
tutti noi (almeno i più anzianotti) credo avranno notato un cambio significativo di registro nel lessico (ma anche a livello contenutistico) usato nelle pubblicazioni anche di tipo scienifico nel corso dei decenni... e non mi riferisco (come accennavo) solo all'ambito zoologico naturalistico ma è ampiamente riscontrabile anche in campo umanistico-letterario... c'è (quasi sempre) un abisso culturale, di "visione" e consapevolezza (anche e soprattutto etica prima ancora che prettamente scientifica) tra un testo del 1880, uno del 1951, uno degli anni 70 ed uno attuale... differenze che sarebbe riduttivo ed ingeneroso ascrivere unicamente al progresso tecnico-scientifico (nel senso più basico del termine)...
dovremmo essere abituati a saper leggere e interpretare con occhio si critico ma anche capace di "relativizzare" e contestualizzare... per quanto potesse essere un bravo zoologo e persino una "brava persona" non posso realisticamente aspettarmi che un esploratore inglese di metà 800 mettesse in discussione i "dogmi" (sociali e razziali in primis, il colonialismo, etica ambientale ecc) dell'epoca e del mondo nel quale era cresciuto e del quale era un prodotto... non fino a questo punto almeno...è irrealistico e persino ingiusto (prima ho detto ingeneroso) e (proprio) sbagliato da un punto di vista filologico e storico...
il fatto che Zangheri fosse eoni avanti a quelli che chiami "pseudoambientalisti della domenica" mi pare normale (viste la sua genuina passione e le sue notevolissime competenze) e aggiungo, senza nulla voler togliere allo Zangheri, che non ci vuole molto... ma non vedo come la cosa cambi di una virgola la faccenda oggetto di questa piccolissima diatriba...
personalmente non ho "santini" da venerare o mitizzare acriticamente, in nessun campo dello scibile... la sincera stima, l'apprezzamento, l'attribuzione di un alto valore sono una cosa, la mitizzazione un'altra...
non so perché ma penso che se Zangheri fosse qui non credo direbbe cose poi tanto diverse...

ciao
Cesare

PS: perdonatemi per la prolissità...

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sono l'asociale più socievole che conosca...

Collegandomi ormai molto raramente, per vari motivi, leggo ora la sottolineatura di Cesare. Devo dire che la condivido. Rileggendo la mia precedente filippica, la trovo esagerata. Come si cambia nella vita. Pur restando fieramente convinto che Zangheri sia stato un grande, trovo esagerato il mio tono con Marco. Me ne scuso, anche se con enorme ritardo. Resto comunque convinto che, come in molti altri campi, anche la difesa dell'ambiente ha bisogno di meno proibizioni, ma di più azioni! Ringrazio Cesare per avermi dato modo di spiegare e correggere...

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Giorgio Garzaniti

avevo paura di essere frainteso... mi fa davvero piacere sapere che cosi non è stato...
e aggiungo che per certi versi sono più che d'accordo con te... ma sarebbe lunga da spiegare e sono già andato abbastanza OT... ciao
Cesare

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sono l'asociale più socievole che conosca...

anch'io l'ho comprato qualche mese fa e l'ho trovato bellissimo, inoltre ho anche il file sul computer

cioè ..... hai il volume in PDF?

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Maurizio Bollino