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Melecta obscura Friese, 1895 - Apidae

25.IV.2022 - ITALIA - Lazio - RM, Castelnuovo di Porto


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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Melecta obscura Friese, 1895 - Apidae
MessaggioInviato: 27/04/2022, 19:16 
 

Iscritto il: 05/03/2021, 10:50
Messaggi: 14
Nome: Alessandro Del Maro
Non faccio spesso Imenotteri, mi chiedevo come andassero messe le ali più che altro, riguardo alle zampe da quel che so possono anche "penzolare" giù, infatti non vanno messi sul cartellino, le ali vanno distaccate da torace e addome per garantire una maggiore visibilità per un identificazione, io le ho messe più verso l'alto, non troppo come nei Lepidotteri ma secondo voi andrebbero messe piuttosto più all'indietro? o così può andar bene?

grazie mille in anticipo :mrgreen:

Alessandro

dati esemplare:

25/4/2022
Lazio (RM)
Castelnuovo di Porto
su salvia in fioritura


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MessaggioInviato: 27/04/2022, 21:32 
 

Iscritto il: 08/12/2013, 1:52
Messaggi: 6714
Località: Bagnacavallo (RA)
Nome: Giorgio Pezzi
Ciao, vedrai che Andricus dice: spillati e con ali un po' verso l'alto e verso il dorso! :D


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MessaggioInviato: 27/04/2022, 22:03 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5450
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Chalybion ha scritto:
Ciao, vedrai che Andricus dice: spillati e con ali un po' verso l'alto e verso il dorso! :D


Esattamente :D

AlessandroDelMaro ha scritto:
ma secondo voi andrebbero messe piuttosto più all'indietro? o così può andar bene?


La preparazione che hai fatto dal punto di vista dello studio è impeccabile, permette di vedere praticamente ogni carattere dell'esemplare, tranne per le mandibole che andrebbero aperte visto che possono avere dei caratteri importanti. Una possibile criticità delle ali aperte è che non si riesca a vedere completamente la mesopleura una volta al microscopio, perché l'ala si mette di mezzo, ma dipende molto da quanto si tengono alte o basse le ali.

Da un punto di vista pratico, le ali aperte occupano tantissimo spazio. Avendo ormai una collezione abbastanza corposa mi sono fatto alcuni conti e in media un esemplare ad ali aperte occupa lo spazio di 3 esemplari conspecifici preparati ad ali socchiuse, arrivando anche a 4-6 in caso di bestie particolarmente grandi o con ali lunghe (Vespa, Delta...). Per ovviare a questo problema, io ormai preparo (quasi) tutto ad ali socchiuse, come nei seguenti esempi:
-nei Vespidi le dispongo un po' come vengono ai lati dell'addome, visto che essendo ripiegate occupano veramente poco spazio e non coprono praticamente nulla;
-nelle api e altri imenotteri che non ripiegano le ali (praticamente tutti) invece adotto due metodi: o le dispongo velocemente a "V" nei casi in cui so che l'addome può essere parzialmente coperto senza grosse conseguenze sullo studio (come nei Megachile), oppure le posiziono verticalmente tra addome e zampe nel caso in cui serva poter vedere tutto nel dettaglio (come nelle Eucera).
C'è anche chi prepara le ali in verticale come nell'ultimo modo che ho illustrato, ma alzandole di circa 45° rispetto all'asse dell'esemplare. Questo metodo permette un'ottima visione delle zone laterali del corpo (a patto che si allarghino le zampe e non si lascino appiccicate al torace ovviamente), ma il più delle volte le ali vanno a occupare la visione di zone dorsali importanti. Inoltre richiede decisamente più tempo e pazienza nel posizionare gli spilli, motivo per cui non lo adotto :gh:

Ovviamente poi non tutti i metodi vanno ugualmente bene in tutti gli Imenotteri, ad esempio nei Vespidi le ali possono rimanere chiuse perché la venatura è praticamente inutile, mentre nei Sinfiti le ali vanno assolutamente aperte almeno su un lato visto che la venatura è fondamentale (anche dell'ala posteriore). Inoltre ognuno ha anche i propri gusti, quindi ad esempio i Crisidi li vedrai al 99% preparati con le ali alzate in dietro e incollati su cartellino trasparente, supporto che a me piace poco.

Se ti serve anche l'identificazione dell'esemplare, è una bellissima femmina di Melecta obscura. Specie normalmente molto rara, a volte si può trovare in numero nelle zone in cui abbonda il suo ospite, Habropoda zonatula.


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MessaggioInviato: 28/04/2022, 7:52 
 

Iscritto il: 05/03/2021, 10:50
Messaggi: 14
Nome: Alessandro Del Maro
Andricus ha scritto:
Chalybion ha scritto:
Ciao, vedrai che Andricus dice: spillati e con ali un po' verso l'alto e verso il dorso! :D


Esattamente :D

AlessandroDelMaro ha scritto:
ma secondo voi andrebbero messe piuttosto più all'indietro? o così può andar bene?


La preparazione che hai fatto dal punto di vista dello studio è impeccabile, permette di vedere praticamente ogni carattere dell'esemplare, tranne per le mandibole che andrebbero aperte visto che possono avere dei caratteri importanti. Una possibile criticità delle ali aperte è che non si riesca a vedere completamente la mesopleura una volta al microscopio, perché l'ala si mette di mezzo, ma dipende molto da quanto si tengono alte o basse le ali.

Da un punto di vista pratico, le ali aperte occupano tantissimo spazio. Avendo ormai una collezione abbastanza corposa mi sono fatto alcuni conti e in media un esemplare ad ali aperte occupa lo spazio di 3 esemplari conspecifici preparati ad ali socchiuse, arrivando anche a 4-6 in caso di bestie particolarmente grandi o con ali lunghe (Vespa, Delta...). Per ovviare a questo problema, io ormai preparo (quasi) tutto ad ali socchiuse, come nei seguenti esempi:
-nei Vespidi le dispongo un po' come vengono ai lati dell'addome, visto che essendo ripiegate occupano veramente poco spazio e non coprono praticamente nulla;
-nelle api e altri imenotteri che non ripiegano le ali (praticamente tutti) invece adotto due metodi: o le dispongo velocemente a "V" nei casi in cui so che l'addome può essere parzialmente coperto senza grosse conseguenze sullo studio (come nei Megachile), oppure le posiziono verticalmente tra addome e zampe nel caso in cui serva poter vedere tutto nel dettaglio (come nelle Eucera).
C'è anche chi prepara le ali in verticale come nell'ultimo modo che ho illustrato, ma alzandole di circa 45° rispetto all'asse dell'esemplare. Questo metodo permette un'ottima visione delle zone laterali del corpo (a patto che si allarghino le zampe e non si lascino appiccicate al torace ovviamente), ma il più delle volte le ali vanno a occupare la visione di zone dorsali importanti. Inoltre richiede decisamente più tempo e pazienza nel posizionare gli spilli, motivo per cui non lo adotto :gh:

Ovviamente poi non tutti i metodi vanno ugualmente bene in tutti gli Imenotteri, ad esempio nei Vespidi le ali possono rimanere chiuse perché la venatura è praticamente inutile, mentre nei Sinfiti le ali vanno assolutamente aperte almeno su un lato visto che la venatura è fondamentale (anche dell'ala posteriore). Inoltre ognuno ha anche i propri gusti, quindi ad esempio i Crisidi li vedrai al 99% preparati con le ali alzate in dietro e incollati su cartellino trasparente, supporto che a me piace poco.

Se ti serve anche l'identificazione dell'esemplare, è una bellissima femmina di Melecta obscura. Specie normalmente molto rara, a volte si può trovare in numero nelle zone in cui abbonda il suo ospite, Habropoda zonatula.



Grazie mille della risposta, corposa ed esaustiva, e per l'identificazione :ok:


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