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Belonogaster dubia Kohl, 1894 - Vespidae Polistinae Ropalidiini

IV.1991 - TANZANIA, REPUBBLICA UNITA DI - EE, Uluguru Mts., leg. Werner


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MessaggioInviato: 15/10/2015, 11:21 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5412
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Belonogaster dubia è un bellissimo Polistino di grosse dimensioni molto diffuso nell'Africa sub-sahariana.

La femmina si riconosce per la faccia macchiata di bianco-giallo ai lati,le antenne nere, il peziolo del secondo tergite non particolarmente lungo, gli ultimi tergiti coperti da setole nere e i femori posteriori ventralmente ricoperti da tomento e cortissime setole bianche.

Questo esemplare è ai limiti massimi per le dimensioni di questa specie, misurando ben 26mm al margine apicale del secondo tergite e 33mm fino all'apice dell'addome.

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MessaggioInviato: 15/10/2015, 13:08 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
Messaggi: 4780
Nome: luigi lenzini
Mi viene spontanea una domanda pellegrina.

Perché questo imenottero ha l'addome allungato come uno Sceliphron mentre le nostre Polistes l'hanno corto?

O, se vogliamo, perché certi imenotteri hanno l'addome distanziato dal torace mediante un lungo peduncolo? Qual'è l'utilità di una conformazione del genere?

Nel caso degli Sceliphron forse è utile per tenere il ragno catturato lontano dal corpo e ridurre il rischio di essere morsi. Infatti, gli Sceliphron, a differenza dei Pompilidae classici, afferrano il ragno, che è piccolo, prima di averlo punto e lo pungono dopo catturato. In questo senso Sceliphron caementarium è più allungato e appare più specializzato del nostro Sceliphron spirifex.

E per questa vespa, cosa si potrebbe ipotizzare?


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MessaggioInviato: 15/10/2015, 22:02 
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Iscritto il: 01/07/2010, 22:26
Messaggi: 5412
Località: Viterbo
Nome: Marco Selis
Purtroppo le conoscenze sulla biologia dei Belonogaster sono limitate ad appena 3 delle circa 70 specie e molto superficiali, quindi è ardua fare ipotesi fondate.
La lunghezza del primo tergite potrebbe avere lo stesso scopo di quella dei Vespidae Stenogastrinae, che avevo illustrato qui. Il problema è che negli Stenogastrini tutte le specie hanno il primo tergite lunghissimo, mentre nel genere Belonogaster si va da specie con sia il primo che il secondo tergite particolarmente lunghi, a specie che invece li hanno entrambi più compatti e corti.


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