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Camponotus (Camponotus) vagus (Scopoli, 1763) - Formicidae http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=137&t=61333 |
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Autore: | VincenzoGentile [ 07/05/2015, 16:29 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: A proposito di Camponotus vagus |
Dipende molto da che tipo di albero (o comunque legno) è, in che condizioni è e da quanto è grande la colonia. Una colonia giovane la trovi insediata anche solo sotto un pezzo di corteccia. Colonie mature iniziano a scavare il legno praticamente in ogni suo punto. Dalle mie parti, dato che sono abbondantissime sia le Reticulitermes lucifugus che le Kalotermes flavicollis, spesso si annidano nel legno già scavato dalle termiti, e in tal caso l'architettura è quella delle termiti. Ma sono più che capaci di provvedere da sole a scavare il legno. Non sono inoltre una specie esclusivamente arboricola. Anche quando hanno a disposizione un tronco sono solite scavare una grossa porzione del nido nel suolo sottostante. Capita per esempio di trovare una colonia in un tronco tagliato praticamente quasi alla base, sottovalutarne lo sviluppo e poi ci si rende conto che il 90% della colonia è nel terreno sotto. Le femmine fondatrici, dopo l'accoppiamento, tendono a cercare legno per iniziare la fondazione della colonia, ma in mancanza si annidano praticamente in qualunque cosa. Ho trovato colonie giovani sotto pietre, dentro bottiglie di birra vuote, annidate nei buchi della gommapiuma abbandonata (purtroppo nel napoletano come noto abbiamo un forte problema di immondizia sparsa un po' ovunqu ![]() Le uova, le larve e le pupe sono tenute normalmente nel nido. Talvolta semplicemente, se c'è sole, usano incubare parte della covata portandola sotto oggetti che fungono da "radiatori", come pietre piatte, mattonelle ecc.. E' interessante una cosa che mi faceva notare Fabrizio di recente: queste specie, dato che tendono a scavare il legno seguendone le venature, di solito creano cunicoli verticali e non orizzontali, quindi con scarso pavimento. Quindi le colonie selvatiche hanno l'abitudine di tenere la covata "sospesa", cioè non appoggiata a terra, ma sostenuta in gran parte dalle operaie stesse quasi costantemente. Ciò vale almeno per i grossi elementi della covata, come le pupe o le grosse larve. Questo comportamento è frequente in moltissime specie di formiche in realtà. Per darti un'idea (questi sono Messor capitatus): |
Autore: | fabio.aste [ 08/05/2015, 8:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: A proposito di Camponotus vagus |
Grazie Vincenzo! ![]() Come sempre preciso, comprensibile ed esaustivo ![]() |
Autore: | elleelle [ 08/05/2015, 9:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: A proposito di Camponotus vagus |
Aggiungerei, se non ho interpretato male quello che ho visto, che hanno anche la capacità di costruire tramezzi, ridurre l'ampiezza degli ingressi ecc... con una pasta di legno masticato, un po' come fanno le Crematogaster scutellaris. Tra gli alberi colonizzati dalle Camponotus vagus da vivi sono ricorrenti le tamerici, che hanno sempre screpolature e piccole cavità naturali utilizzabili. In Gallura non c'è quasi pianta di tamerici che non abbia su le Camponotus vagus. |
Autore: | fabio.aste [ 10/05/2015, 21:29 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: A proposito di Camponotus vagus |
Grazie Luigi ![]() |
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