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Camponotus tergestinus Müller, 1921 - Hymenoptera Formicidae

28.IV.2019 - ITALIA - Lombardia - VA, Cuvio


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MessaggioInviato: 04/05/2019, 12:23 
 

Iscritto il: 29/04/2014, 1:30
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Località: Napoli
Nome: Vincenzo Gentile
Specie la cui raccolta è estremamente rara, questo è il quinto ritrovamento noto in Italia. Gli altri quattro sono uno vicino Trieste (località tipica), uno nel bolognese, uno in Calabria ed uno in Sicilia. È anche il punto di presenza più occidentale noto fino ad ora per la specie.


Screenshot_20190504-122057.png


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MessaggioInviato: 04/05/2019, 18:31 
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Iscritto il: 24/04/2010, 8:24
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Nome: Lucio Morin
Ho letto che la specie è tipica di Trieste (o sbaglio) e che comunque è associata a querce in località calde.
Molte volte cercando coleotteri sub corticoli in querce deperite mi sono imbattuto in formiche di diverse specie (non ho la più pallida idea di quali possano essere) ma vista la rarità del reperto sarei interessato ad avere delle maggiori informazioni su come poter distinguere questa specie da altre più o meno simili, misura- segni particolari - colorazione, ecc
Grazie
Ciao Lucio

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MessaggioInviato: 04/05/2019, 21:08 
 

Iscritto il: 29/04/2014, 1:30
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Località: Napoli
Nome: Vincenzo Gentile
Ciao, Lucio!

Sì, come ho scritto anche nel precedente messaggio, la specie è descritta dei dintorni di Trieste, in particolare di Coloncovez. Tra l'altro l'aggettivo "tergestinus" significa triestino.

Dato che la specie è stata osservata davvero poche volte, si conosce poco della sua ecologia. È sicuramente una specie di ambienti boschivi, ma non necessariamente legata esclusivamente alle querce (come ha suggerito qualcuno), dato che in alcuni casi, come questo, la composizione del bosco era diversa. Questo esemplare è stato raccolto in Valcuvia in un bosco a prevalenza di castagni, con presenza di aceri, frassini, tassi e robinie.

La specie è probabilmente piuttosto rara e sporadica anche in sé (anche se, come puoi intuire dai punti in cui è stata raccolta, è potenzialmente ben distribuita in Italia), ma alcuni caratteri ecologici probabilmente contribuiscono alla rarità dei ritrovamenti. È probabile che si tratti di una specie che nidifica e foraggia prevalentemente sulla volta degli alberi, scendendo in basso solo occasionalmente, e che abbia abitudini tendenzialmente notturne.

Se vuoi fare attenzione a lei in futuro, come vedi ha un habitus molto particolare: nero lucente con zampe nettamente contrastanti di colore giallo/arancio. Le dimensioni delle operaie variano da 3-4 mm a circa un centimetro (i Camponotus sono polimorfici con notevoli variazioni allometriche tra le operaie).

Ci sono solo un paio di specie con habitus simile qui con le quali potresti confonderti: il Camponotus fallax, specie abbastanza simile anche per ecologia, ma molto più comune, che di solito ha zampe scure, ma in alcuni casi più o meno brunastre, e il Camponotus aethiops, specie un po' più grande, terricola, comune, anche lei a zampe di colore variabile. Ci sono poi alcune entità, per ora comprese in "aethiops", di cui stiamo valutando l'eventuale validità come specie, che parrebbero avere le zampe più costantemente rossastre.

Ad ogni modo, se vedi una formica con un habitus come quello della foto, è una cosa buona se la raccogli e la fai vedere ad un mirmecologo.

Ciao!

Vincenzo

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MessaggioInviato: 04/05/2019, 23:25 
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Iscritto il: 24/04/2010, 8:24
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Nome: Lucio Morin
Grazie Vincenzo per la risposta e spiegazione,
puoi star sicuro che ci farò attenzione.
Ciao lucio

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MessaggioInviato: 05/05/2019, 0:25 
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Iscritto il: 24/04/2010, 8:24
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Nome: Lucio Morin
Ho trovato questo articolo: http://web.bf.uni-lj.si/bi/NATURA-SLOVE ... 19_2_1.pdf
Conosco in zona località molto simili con querce isolate......vedremmo
Ciao Lucio

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