Forum Entomologi Italiani

La lettura di quelle poche righe induce, ovviamente, alla riflessione e a soppesare le parole.........certo però che la voglia di fare una battutaccia sul rettore Prof.Azzo Azzi

_________________
Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand

........ veramente ASSURDO ..... ma, purtroppo, vero!!!!!

_________________
Carlo Massarone

Oggi è la giornata della Memoria, ed è passato un anno dai messaggi precedenti. Tramite Giovanni Ratto, Roberto Poggi mi ha scritto un messaggio contenete ulteriori interessanti informazioni sull'estromissione di Enrica Calabresi e di almeno altri due soci dalla SEI per motivi razziali. Ringrazio anche qui entrambi gli amici per l'interessamento. So che la Società sta attraversando un momento difficile. Ciò nondimeno, continuo a ritenere che sia doveroso un intervento ufficiale su questa lontana ma ancora aperta questione. Cito dalla mia lettera di risposta a Roberto: Il mio parere, del tutto personale, è che questo riconoscimento, queste scuse a Enrica Calabresi e a quanti siano stati oggetto dello stesso provvedimento sono ancora dovuti, e dovrebbero essere quanto più inequivocabili e completi.
Spero che la memoria di questi fatti rimanga anche negli iscritti al nostro forum (molti dei quali appartengono alla SEI) e mi auguro che possa dire qualcosa di significativo soprattutto ai più giovani.

_________________

---

Silvano

Ringrazio Silvano per non aver abbandonato "la presa" su questa vicenda. Per la SEI questo sarebbe un nobile e simbolico atto dal quale partire per un rinnovato futuro. Visto che ogni 27 gennaio ce ne ricordiamo, ed è già tardi, perché non lavorare affinché la cosa si realizzi nel 2014, a settant'anni esatti dalla morte. Tra l'altro il sette è un numero caro alla religione di Enrica.
Silvano tu hai tenuta viva la questione, suggeriscici qualcosa ... magari una piccola petizione?
Roberto

Non so se una petizione potrebbe servire. Roberto Poggi un anno fa mi scrisse che aveva intenzione di approfondire la questione e non c'è dubbio che sia la persona giusta per farlo: oltre ad essere una colonna della SEI (di cui è attualmente Vicepresidente) è in qualche modo la sua memoria storica. Forse una sorta di "amichevole pressione" da parte di chi ha contatti con lui potrebbe essere produttiva, magari accompagnata, da parte di diversi iscritti alla Società, dalla affermazione che questa questione ci sta a cuore.

A mio modo di vedere quello che sarebbe opportuno è un articolo che compaia nel Bollettino o nelle Memorie e che riprenda la vicenda storica in questione, ricostruendola con la maggior precisione possibile. Credo che dovrebbe essere reso ufficiale dall'intervento dell'attuale dirigenza della Società. E' del tutto ovvio che la responsabilità è personale, e i responsabili della decisione che allontanò alcuni soci per motivi razziali non ci sono più. Essi, a quanto ne so, non ritennero di dover pubblicamente commentare tale misura, neppure in seguito. Penso però che esista anche una responsabilità legata all'istituzione. E' quella che spinge la Cancelliera Merkel, non ancora nata ai tempi del nazismo, a chiedere scusa alle vittime dell'Olocausto a nome della Germania. Sono convinto che, su scala minore, la SEI dovrebbe sentire l'esigenza di fare altrettanto.

_________________

---

Silvano

Stamattina ho inviato al Professor Francesco Pennacchio, Presidente della Società entomologica italiana, una mail di cui vi accludo il testo.

Egregio Professor Pennacchio,
sono iscritto alla S.E.I. dal 1978 e vorrei richiamare la sua attenzione, in quanto Presidente della Società, su una questione che ho già avuto modo di trattare con gli amici Roberto Poggi e Giovanni Ratto, Vicepresidente e Segretario della stessa.
Oggi è la Giornata della Memoria, e sono passati settant’anni dalla tragica morte di Enrica Calabresi. Come lei certo saprà, Enrica Calabresi è una figura di spicco dell’entomologia italiana. Iscritta alla S.E.I. dal 1919, Segretaria dal 1919 al 1922, Socia Vitalizia, fu radiata nel 1939 in quanto appartenente alla “razza ebraica”. Roberto Poggi mi ha informato che non fu l’unico caso: il provvedimento fu preso anche per altri iscritti di origine ebraica. Nel gennaio 1944 Enrica, arrestata ed in procinto di essere deportata, preferì suicidarsi. Sulla sua figura è stato pubblicato un ricordo nelle Memorie, ad opera di Marta Poggesi e Alessandra Sforzi (2001), e un toccante libro da parte di Paolo Ciampi (“Un nome”, Giuntina, 2006) di cui, se non l’ha letto, mi permetto di consigliarle la lettura.
Non mi risulta, e non risulta nemmeno a Roberto Poggi, memoria storica della S.E.I., che in alcuna occasione siano stati ricordati questi tragici fatti da parte di organi ufficiali, pubblicazioni o dirigenti della Società e tantomeno che ci sia stata un’assunzione di responsabilità rispetto alle decisioni citate. Il ricordato articolo di Poggesi e Sforzi, se mette in luce personalità e importanza scientifica di Enrica, non cita però nemmeno i provvedimenti presi dalla dirigenza della Società. Del resto, sempre Roberto Poggi mi informa che i verbali relativi alla riunione in cui si decise la radiazione sono introvabili. Io ritengo che si dovrebbe trovare l’occasione giusta per riparlare di questa penosa vicenda che evidentemente è stata rimossa e per cercare di riparare ad un torto subito da persone del tutto innocenti. So che la sua nomina a Presidente è recente, immagino che all’epoca non fosse ancora nato. E’ del tutto ovvio che la responsabilità è personale (ma forse potremmo pretendere di sapere chi prese materialmente quella sciagurata decisione), però credo esista anche una responsabilità collettiva. E’ quella che ha spinto la Cancelliera Merkel, non ancora nata all’epoca dell’Olocausto, a chiedere scusa a nome della Germania per i crimini nazisti. Auspico quindi che ci sia una presa di posizione dell’attuale Dirigenza della S.E.I. sulla questione, magari con un intervento al prossimo Congresso di giugno. Sono certo della sua sensibilità sull’argomento, anche alla luce della sua comunicazione agli iscritti del 30 gennaio 2013, di cui cito un passaggio: “Il ricordo delle nostre radici storiche e culturali è premessa giusta e indispensabile per la costruzione di un futuro migliore”.
Le invio i miei più cordiali saluti

Silvano Biondi

_________________

---

Silvano

Con estrema cortesia e tempestività il Professor Pennacchio mi ha già inviato una risposta, concordando sull'opportunità di una presa di posizione della SEI e manifestando l'intenzione di discutere l'argomento nella prossima assemblea di marzo, in vista di un possibile intervento al Congresso di giugno.

_________________

---

Silvano

Segnalo che nell'ultimo numero del Bollettino della SEI (146-2:87-91, agosto 2014) è pubblicato l'articolo di Roberto Poggi "La Società Entomologica Italiana e l'applicazione delle leggi razziali del 1938". Viene ricostruita con grande accuratezza la vicenda dei soci espulsi dalla Società in conformità con le leggi razziali, basandosi sulla documentazione disponibile presso la SEI. Ne consiglio la lettura a quanti sul forum si sono interessati alla figura di Enrica Calabresi.

_________________

---

Silvano

Grazie Silvano per questo ultimo aggiornamento. Penso sia un buon risultato dell'impegno speso nell'indagare la sconvolgente vicenda umana di Enrica Calabresi e un ulteriore spunto per ricordare la sua figura e tutte le altre vittime di persecuzioni razziali, di ieri e di oggi.

_________________
"L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Sir Robert Baden Powell

Giovanni Altadonna

Segnalo, soprattutto agli amici romani, che domani 11 dicembre al Teatro Studio Gianni Borgna va in scena uno spettacolo incentrato sulla figura di Enrica Calabresi. Il regista Stefano Cioffi ha scoperto i diari inediti del geografo Giovanni De Gasperi, fidanzato della Calabresi morto sul fronte del Piave, ed ha costruito su questi un monologo recitato dall'attrice Galatea Ranzi. Se fossi a Roma andrei di sicuro a vederlo.

_________________

---

Silvano

Silvano,
il tuo attaccamento a questa figura e il tuo impegno perché la sua storia non venga dimenticata ti fanno davvero onore.
Ci tenevo a comunicarti tutta la mia stima per questo!

_________________
"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
Daniele

Forse non è inutile rispettare anche oggi, giorno della memoria, questa tradizione del forum e ricordare la figura di Enrica Calabresi. Un momento di riflessione per pensare alla nostra collega e per fare il possibile perchè fatti di questo genere non avvengano più.

_________________

---

Silvano

Condivido.
R

Non conoscevo la storia di Enrica Calabresi, grazie per averla riportata in evidenza. Mi piacerebbe leggere il ricordo scritto da Poggesi & Sforzi, se qualcuno avesse disponibile un pdf lo leggerei con molto interesse. Grazie

Ciao Giuseppe, nel pomeriggio preparo il pdf e te lo mando.

_________________
Carlo Massarone