Velvet Ant ha scritto:
Ciao Massimo
Sul web puoi trovare qui una breve ma abbastanza completa biografia, scritta dal Prof. Baccio Baccetti per il "Dizionario Biografico degli Italiani" della Treccani - Volume 9, 1967, oggi disponibile on-line.
Molte sono le biografie con relativa bibliografia pubblicate su diverse riviste scientifiche.
Quella a cui tu ti riferisci è:
PAOLI G., 1927 - Antonio Berlese - Mem Soc. ent. ital., Genova, 6, pp. 55-84, che riporta un elenco di 275 pubblicazioni.
Fra le altre biografie con bibliografia pubblicate, le più corpose sono:
DEL GUERCIO G., 1927 - Redia, Firenze, 16, pp. V-XIX (con elenco di 238 pubblicazioni)
MELIS A., 1928 - Antonio Berlese - Riv. Biol., Milano, 10, pp. 3-13 (con elenco di 328 pubbl.)
Due immagini di Antonio Berlese sul web: un ritratto del 1890 e una foto del 1906 (al centro).
Grazie Marcello, contavo sul tuo prezioso aiuto

.
La biografia di Baccetti l'avevo già letta, e ovviamente mi riferivo a qualcosa di più corposo come le altre indicate da te (è imbarazzante come tu sia stato così veloce a trovare queste informazioni

). Penso di non avere problemi a procurarmele. Grazie mille ancora
Hemerobius ha scritto:
Se posso permettermi ... la biografia di Baccetti è esageratamente agiografica. Antonio Berlese fu indubbiamente un grande studioso (grandissimo, enorme, forse insuperabile), ma la sua figura fu pure quanto mai ambigua e tutt'altro che edificante. Fu un precursore delle connivenze e cointeressenze con la neonata industria dei pesticidi e la situazione lasciata alla sua morte nella prestigiosa Stazione Sperimentale di Zoologia Agraria di Firenze rappresenta una delle pagine più buie dell'entomologia italiana.
Ormai siamo entrati in un nuovo secolo e sarebbe il tempo di scoprire il velo.
Non conoscevo questo lato oscuro di Berlese e ovviamente su questo non resta altro che criticarlo e far conoscere la verità. Mi piacerebbe sapere come hai acquisito queste informazioni o se sono frutto di una tua interpretazione/analisi storica dei fatti, nonchè di una certa antipatia nei confronti del personaggio (può succedere, ognuno ha il proprio carattere...).
Tuttavia, Berlese non fu l'unico tra i vari scienziati (anche italiani) a macchiare il suo operato scientifico con azioni e comportamenti poco edificanti.... e di veli da scoprire ce ne sarebbero tanti. Ma non mi sembra giusto ignorare o non ricordare i contributi scientifici a causa di queste colpe e soprattutto non cogliere lo spirito con cui questi contributi furono prodotti. Quest'ultimo aspetto è quello che più mi piace delle biografie.
