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Giuseppe Gené (1800-1847): "De quibusdam insectis Sardiniae"



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 16/06/2009, 21:18 
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
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Nome: Gabriele Franzini
Ciao, comunque deve essere proprio questo, il lavoro. Vedo ora che già il buon vecchio Thery dice: ssp. Prunneri SPIN., 1838, 375.

G.


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MessaggioInviato: 22/06/2009, 11:51 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
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Nome: Daniele Sechi
Appena approfondita la qiuestione prunneri, vorrei chiedere lumi su questa altra specie:
Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris Géné, 1839
In particolare vorrei sapere la provenienza degli esemplari in base ai quali Gené ha descritto la scutellaris.

Questo per chiarirmi le idee sulla sua sottospecie Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris semireducta Pic, 1911 attualmente citata di Sardegna e Corsica.
Grazie!

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:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 23/06/2009, 22:47 
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Iscritto il: 14/03/2009, 12:59
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Nome: Gabriele Franzini
Gené dice solo: abbastanza frequente sui fiori, in estate; che è come dire niente, trattandosi di un'Anthaxia .

Non darei molto peso a una descrizione di Pic, come regola generale; però non conosco la varietà in questione.

Saluti,
Gabriele


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MessaggioInviato: 20/01/2010, 9:53 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Nome: Francesco Izzillo
Daniele Sechi ha scritto:
Appena approfondita la qiuestione prunneri, vorrei chiedere lumi su questa altra specie:
Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris Géné, 1839
In particolare vorrei sapere la provenienza degli esemplari in base ai quali Gené ha descritto la scutellaris.

Questo per chiarirmi le idee sulla sua sottospecie Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris semireducta Pic, 1911 attualmente citata di Sardegna e Corsica.
Grazie!

Alla sottospecie semireducta vanno attribuiti solo gli esemplari di Corsica. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 20/01/2010, 11:03 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
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Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
f.izzillo ha scritto:
Alla sottospecie semireducta vanno attribuiti solo gli esemplari di Corsica. :hi:


Grazie per la risposta Franco, ma questo da dove si evince?

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Daniele


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MessaggioInviato: 20/01/2010, 16:22 
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Nome: Maurizio Gigli
Daniele Sechi ha scritto:
Appena approfondita la qiuestione prunneri, vorrei chiedere lumi su questa altra specie:
Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris Géné, 1839
In particolare vorrei sapere la provenienza degli esemplari in base ai quali Gené ha descritto la scutellaris.


Non ho il lavoro di Genè, ma Théry riporta la descrizione originale in latino sul suo lavoro sui Buprestidi del Nord-Africa. Si legge, come già ha detto Francesco, che è frequente sui fiori d'estate (che scoperta!), per il resto c'è la descrizione morfologica della specie e il confronto con nitidula e passerinii. In fondo la indica di "Sardinia" e "Hetruria". Quindi mi par di capire che è stata descritta su più esemplari di diversa provenienza. Ora, non so quale sia l'olotipo, se c'è, e se è uno di quelli di Sardegna o di Toscana (considerando che Bellamy indica i tipi come depositati nei musei di Londra e di Parigi, presumo sia stata definita una serie tipica e non un olotipo preciso - scusate se ho detto fesserie, ma questa parte dell'entomologia è quella che mi piace meno). Comunque, se il tipo è sardo, mi pare che questo spieghi perché la ssp. semireducta sia solo di Corsica.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 20/01/2010, 16:36 
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Nome: Daniele Sechi
Julodis ha scritto:
Comunque, se il tipo è sardo, mi pare che questo spieghi perché la ssp. semireducta sia solo di Corsica.


Come si può appurare? Faunaeur cita la ssp. semireducta di Sardegna e Corsica, la check list scrive Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris semireducta Pic, 1911 (Sa?) (anche se non ho ora l'aggiornamento sui buprestidi).
Certo sempre che semireducta abbia una qualche validità...

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Daniele


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MessaggioInviato: 20/01/2010, 16:41 
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Nome: Maurizio Gigli
Daniele Sechi ha scritto:
Certo sempre che semireducta abbia una qualche validità...

Cosa su cui ho qualche dubbio :gh:

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 20/01/2010, 17:26 
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Nome: Gianfranco Sama
IL lavoro di Gené,
può essere scaricato qui
http://www.archive.org/search.php?query ... ardinia%22
Il programma lo taglierà, ma
basta andare su google e digitare autore e titolo.

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Gianfranco Sama

"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro"
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MessaggioInviato: 20/01/2010, 19:08 
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Nome: Maurizio Gigli
Il lavoro si scarica completamente dal link suggerito da Gianfranco, anche se non sono riuscito a trovare la descrizione dell'ANthaxia, forse non è insieme agli altri Buprestidi.

Tornando al problema di cosa c'è in Sardegna, e dei tipi di scutellaris, Curletti, sulla Fauna dei Buprestidi Italiani, indica i tipi di scutellaris di Sardegna e Toscana, come già discusso prima. Indica semireducta come descritta di Algeria, e nella distribuzione indica Algeria, Corsica e Sardegna. Però quando cita le località sono tutte di Corsica, almeno così mi pare. Nelle note esprime dubbi sulla distribuzione di questa sottospecie, indicata da altri autori, tra cui Porta, anche di Toscana e di altre regioni dell'Italia peninsulare.
Nei lavori più recenti viene indicata solitamente di Corsica.
Considerando anche che l'ha descritta Pic, qualche dubbio sulla sua validità continuo ad avercelo, ma non avendone mai visto neanche un esemplare, non posso esprimermi.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 20/01/2010, 19:35 
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Nome: Marcello Romano
Julodis ha scritto:
Il lavoro si scarica completamente dal link suggerito da Gianfranco, anche se non sono riuscito a trovare la descrizione dell'ANthaxia, forse non è insieme agli altri Buprestidi...


Il link suggerito da Gianfranco, permette di scaricare solo la prima parte (1836) del “De quibusdam insectis Sardiniae novis aut minus cognitis” del Gené.
Le Anthaxia (scutellaris e ferulae) sono invece descritte (pag. 52 e 53) e figurate (Tav. I: figure 7 e 8) nella seconda parte (1839).
La possibilità di scaricare questo secondo contributo è molto più vicina di quanto tu possa immaginare...
Ti basta aprire la prima pagina di questa stessa discussione ;)

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 20/01/2010, 23:32 
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Nome: Maurizio Gigli
Velvet Ant ha scritto:
Il link suggerito da Gianfranco, permette di scaricare solo la prima parte (1836) del “De quibusdam insectis Sardiniae novis aut minus cognitis” del Gené.
Le Anthaxia (scutellaris e ferulae) sono invece descritte (pag. 52 e 53) e figurate (Tav. I: figure 7 e 8) nella seconda parte (1839).
La possibilità di scaricare questo secondo contributo è molto più vicina di quanto tu possa immaginare...
Ti basta aprire la prima pagina di questa stessa discussione ;)

Ma tu guarda :shock: ! Ed io che mi ero scervellato per trovarla sul web!
Confesso che avevo letto solo gli ultimi messaggi di questa discussione, senza vedere come era iniziata :?

E lì c'era già tutto!

Grazie mille :lov3:

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 21/01/2010, 11:37 
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Daniele Sechi ha scritto:
Julodis ha scritto:
Comunque, se il tipo è sardo, mi pare che questo spieghi perché la ssp. semireducta sia solo di Corsica.


Come si può appurare? Faunaeur cita la ssp. semireducta di Sardegna e Corsica, la check list scrive Anthaxia (Haplanthaxia) scutellaris semireducta Pic, 1911 (Sa?) (anche se non ho ora l'aggiornamento sui buprestidi).
Certo sempre che semireducta abbia una qualche validità...


Sono in Ufficio e non posso essere preciso ma MI SEMBRA che Curletti nel CD - Piccole Faune - Buprestidae dia la ssp. semireducta come presente solo in Corsica. Ti saprò dire di più domani. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 21/01/2010, 17:33 
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Ho dato un'occhiata al Cd di Curletti, ricordato da Franco, ma non trovo indicazioni riguardanti l'Anthaxia scutellaris semireducta.
C'è solo la scheda relativa a A. scutellaris, segnalata per quasi tutta l'Italia peninsulare, la Sicilia e la Sardegna.
Nella CKmap, la semireducta è elencata, ma cliccandoci su, non appare nella mappa alcuna località.
Faunaeur, nel riportare ancora questa sottospecie per la Sardegna, si dimostra poco aggiornata, o meglio poco informata.
Infatti sempre Curletti, che nel 2000, sulle pagine del Bollettino della S.E.I., ha curato l'aggiornamento della checklist dei Buprestidi italiani (Fasc. 52 G. Gobbi, 1995) depenna la semireducta, precedentemente indicata per Sa? dall'elenco, riportando questa nota a piè pagina:
"La ssp. semireducta non è presente in Italia".
L'aggiornamento in questione è disponibile anche sul web, su questa pagina.
Per conoscere la località tipica indicata per questa sottospecie, occorrerebbe procurarsi il volume 27 (1911) de "L'Échange, Revue Linnéenne", che comprende quattro lavori di M. Pic, in uno dei quali certamente è compresa la descrizione originale della semireducta:
PIC, M. 1911a. Descriptions ou diagnoses et notes diverses. L'Échange, Revue Linnéenne 27(313):97.
PIC, M. 1911b. Descriptions ou diagnoses et notes diverses. L'Échange, Revue Linnéenne 27(314):105-107.
PIC, M. 1911c. Descriptions ou diagnoses et notes diverses. L'Échange, Revue Linnéenne 27(317):129-130.
PIC, M. 1911b. Notes pour aider à l’étude des divers Coléoptères paléarctiques principalement goallorhénans. L'Échange, Revue Linnéenne 27(321):161-162.

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:hi: Marcello Romano


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MessaggioInviato: 21/01/2010, 19:25 
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Sul CD di Curletti la semireducta non c'è perché il cd stesso comprende solo le specie presenti nell'Italia in senso stretto, quindi non in Corsica. Non essendo indicata, questo conferma implicitamente che Curletti non la considera presente in Sardegna, almeno non più (come ho già scritto, la citava di Sardegna, Corsica e Algeria nel suo libro sui Buprestidi italiani, ma senza indicare località di questa isola).
In quanto alla località tipica di semireducta, non ho i lavori del 1911 di Pic, ma sul lavoro di Schaefer del 1936 - 1937 (Les Anthaxia de France), in cui tratta in maniera molto esauriente tutto il genere sul territorio francese, Corsica compresa, estendendo spesso il suo studio a forme del resto d'Europa e Nord Africa, trattando A.scutellaris scrive testualmente, tra le variazioni:

3 - Tache scutellaire verte, réduite, copiant celle d'ignipennis Ab., entourant étroitement l'écusson et descendant trés peu sur la suture. Macules foncées du prothorax trés grandes, atteignant le bord antérieur. Forme un peu plus allongée (d'aprés M. Pic). Algérie ..... ab. semireducta Pic

Più avanti, quando elenca le località francesi, per la Corsica indica diverse località (Ajaccio, Vivario, Bastia, Forét de Bavella, Gisonaccia, Piana), ma senza specificare se dell'ab. semireducta, bensì solo come scutellaris. Subito dopo indica le località per le aberrazioni di cui prima aveva dato le chiavi dicotomiche, tra cui:

ab. semireducta - Algérie, un ex. (Coll. Pic)

Non indica altro. Considerando che Schaefer aveva sicuramente a disposizione i lavori di Pic, e anche la sua collezione, che presumo sia al Museo di Parigi, dove è comunque depositato il tipo di semireducta, mi pare proprio che il tipo sia di Algeria.

Bellamy, nel suo catalogo del 2008 la cita solo per Corsica (ma non si può fare molto affidamento su questo catalogo, almeno per le specie paleartiche, in cui ha fatto una confusione notevole).

In conclusione, una confusione pazzesca per una sottospecie che probabilmente non è altro che una aberrazione, come la considerava, secondo me giustamente, Schaefer, ovvero niente!

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Maurizio Gigli
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