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Imenottero Megachilide e suo parassitoide (Zonitis sp., Coleoptera Meloidae)

5.VIII.2005 - ITALIA - Abruzzo - AQ, Marsia


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 09/04/2010, 23:33 
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Nome: Maurizio Gigli
Salve, 5 anni fa ho raccolto questi nidi di imenotteri sotto ad un sasso sulle montagne nei pressi di Marsia (L'Aquila), li ho messi in una delle classiche scatolette di plastica dei formaggini in cui tutti noi, prima o poi, abbiamo messo qualche insetto da tenere vivo, li ho portati a casa e poi me ne sono completamente dimenticato.

Marsia_5-VIII-2005_f29.jpg



Oggi, sistemando uno scaffale di un mobile in camera mia (ovvero rovistando sotto mucchi di barattoli e robaccia varia), mi è capitato di ritrovare la scatoletta in cui avevo messo i due nidi di foglie, ed ecco che cosa ci ho trovato.

Imenottero_con_Meloidae.jpg


Da uno dei due "nidi" è uscito un imenottero apoideo, di cui mi piacerebbe sapere la specie (se serve, lo preparo e rifotografo).

imenottero.jpg



Dall'altro invece è uscito un Meloidae, Zonitis sp. (che dovrei poter determinare facilmente), la cui larva deve essersi pappata quella dell'imenottero. Poi, uscito l'adulto, è stato a sua volta rosicchiato (penso dopo morto), dall'imenottero adulto, che evidentemente doveva essere piuttosto affamato. E così sono rimasti per tutti questi anni.

meloidae.jpg


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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 09/04/2010, 23:57 
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Iscritto il: 14/01/2010, 0:10
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Nome: Giovanni Ratto
L'imenottero dovrebbe essere un Megachile.

:hi:

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ImmagineGiovanni
Pactolinus gigas (Paykull, 1811)


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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 10/04/2010, 0:47 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
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Nome: luigi lenzini
Strano che tu abbia trovato i due cilindri di foglie direttamente sotto un sasso,
Di solito i megachile foderano di foglie una cavità; tipicamente, una canna; ci mettono in mezzo una pallina di pasta di polline e miele, l'uovo, e chiudono con altre foglie.
Quegli "stampi" come facevano a trovarsi sotto la pietra all'aperto? Non è che erano dentro delle cannucce che si sono schiacciate sollevando la pietra?
Dubito che sia stato il megachile a rosicchiare la zonitis; secondo me, nel frattempo, un antreno ha fatto visita alla scatolina.
:hi: luigi


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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 10/04/2010, 7:41 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
elleelle ha scritto:
Strano che tu abbia trovato i due cilindri di foglie direttamente sotto un sasso,
Di solito i megachile foderano di foglie una cavità; tipicamente, una canna; ci mettono in mezzo una pallina di pasta di polline e miele, l'uovo, e chiudono con altre foglie.
Quegli "stampi" come facevano a trovarsi sotto la pietra all'aperto? Non è che erano dentro delle cannucce che si sono schiacciate sollevando la pietra?

Anche a me era sembrato strano, ma erano proprio liberi sotto una pietra. Purtroppo non li ho fotografati nella posizione in cui stavano (ci ho pensato dopo e li ho appoggiati per terra lì vicino). Se non ricordo male la pietra aveva una scanalatura sulla superificie inferiore, a contatto col suolo (pietroso), e forse è stato sfruttato questo spazio. Scanalature e veri e propri condotti sono abbastanza comuni nelle rocce calcaree di queste zone.

elleelle ha scritto:
Dubito che sia stato il megachile a rosicchiare la zonitis; secondo me, nel frattempo, un antreno ha fatto visita alla scatolina.
:hi: luigi

Non credo che una larva di antreno sia entrata nel contenitore, e nel caso avrebbe dovuto lasciare una traccia. Comunque ci guarderò meglio.

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Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 11/04/2010, 1:00 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
elleelle ha scritto:
Strano che tu abbia trovato i due cilindri di foglie direttamente sotto un sasso,
Di solito i megachile foderano di foglie una cavità; tipicamente, una canna; ci mettono in mezzo una pallina di pasta di polline e miele, l'uovo, e chiudono con altre foglie.
Quegli "stampi" come facevano a trovarsi sotto la pietra all'aperto? Non è che erano dentro delle cannucce che si sono schiacciate sollevando la pietra?

C'è un'altra possibile spiegazione. Il posto in cui li ho trovati, i prati e radure tra le faggete tra i 1200 e i 1500 m, tra Marsia, Pereto e Vallepietra, sono frequentati da una miriade di persone che, specialmente ad agosto, fanno picnic, scampagnate, ecc. Magari qualcuno ha trovato questi barilotti rompendo un fusto secco (presumo di ortica, che era molto comune lì vicino), e sospettando potessero esservi dentro delle larve li ha messi a terra, nascondendoli sotto un sasso vicino al bordo della strada bianca che attraversa la zona, dove poi li ho trovati io.

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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 15/04/2010, 12:36 
 

Iscritto il: 06/02/2009, 9:10
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Nome: Maurizio Mei
Le Megachile fanno il nido in cavità preesistenti. Queste, a seconda delle specie, possono essere cannucce, buchi nei muri, gallerie nel legno ecc., come dice Luigi, ma possono essere anche cavità di altro tipo. Una volta ho visto decine di celle come quelle della foto, fatte di foglie, in cavità irregolari nella terra di alcuni vasi da fiori, quelli neri di plastica con dei fori sui lati alla base. Le api erano entrate dai fori (erano piante grasse, annaffiate solo saltuariamente quindi) e avevano riempito di celle SEPARATE L'UNA DALL'ALTRA e disposte in modo apparentemente casuale, le cavità esistenti nella terra e tra terra e vaso. Mi sembra un caso perfettamente analogo a quello descritto da Julodis.
Penso anche che non c'entrino gli antreni, ma che sia possibile che il meloide, magari già morto e secco, sia stato danneggiato dall'ape che si muoveva nella scatolina.
Ciao!
Maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 15/04/2010, 14:41 
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Nome: Maurizio Gigli
Grazie Maurizio. Hai confermato la mia prima ipotesi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 15/04/2010, 16:18 
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Da: Blanchard E., 1877. Métamorphoses, moeurs et instincts des insectes (insectes, myriapodes, arachnides, crustacés). Paris, Germer Baillière.


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 Oggetto del messaggio: Re: Imenottero e suo parassitoide
MessaggioInviato: 15/04/2010, 19:03 
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Nome: Maurizio Gigli
Grazie Marcello! Tra questa posizione dei cilindretti di foglie e quella di quelli trovati da me non c'è differenza.

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