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Scarites (Scallophorites) buparius (Forster, 1771) - Carabidae (con una preda da urlo.....)

7.XII.2011 - ITALIA - Sicilia - TP, Valle del Belice


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 21:53 
 

Iscritto il: 25/04/2011, 23:01
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Nome: Mirko
f.izzillo ha scritto:
Mimmo011 ha scritto:
:shock: :shock: :shock: :shock: Ma è una macchina da guerra! E' il pitbull dei carabidi!! E' tutto testa e mandibole, sembra una testa con le zampe!!

..e non avete visto il suo parente greco a elitre solcate... :lol1:



Scarites laevigatus

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Qualcuno si accorgerà mai che gli struzzi di Fantasia della Disney sono tutti maschi?

L'aspetto più deplorevole dell'essere entomologo è il cinismo che emani dalle ghiandole repugnatorie sotto le ascelle dopo una giornata di sfalci


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 21:55 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
f.izzillo ha scritto:
..e non avete visto il suo parente greco a elitre solcate... :lol1:

C'è un altro bestione, sempre a elitre solcate, che sta in Tunisia. E varie altre specie sparse qua e là, ma quello dall'aspetto più aggressivo, secondo me, è proprio il nostro buparius.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/12/2011, 21:58 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
storm ha scritto:
f.izzillo ha scritto:
..e non avete visto il suo parente greco a elitre solcate... :lol1:

Scarites laevigatus

No. Lo scarites laevigatus è molto più piccolo e tranquillo. Francesco si riferiva a ben altra specie!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:00 
 

Iscritto il: 25/04/2011, 23:01
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Nome: Mirko
quale per curiosità ? :D mi sto iniziando ad esaltare

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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:03 
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Nome: Calogero Muscarella
Interrompo un attimo lo sviluppo della discussione (domani mi vado a cercare queste specie, mi avete incuriosito...) per chiedervi lo status del buparius nel resto d'Italia. Quest'anno gironzolando per le dune ho notato che è abbastanza comune benchè appunto localizzato agli ambienti dunali semiintegri. In particolare mi rcordo che quest'anno nell'agrigentino passeggiando di notte con la lampada ne incontravo parecchi, ma nel resto del suo italico areale comè messo?

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stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:05 
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53
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Nome: Domenico Cardinale
Julodis ha scritto:
Non so se avete notato che il povero carabo è gia sventrato e mezzo divorato, ma sta ancora cercando di scappare. Gli Scarites sono terribili. Anni fa ne ho preso uno che era entrato fino alle elitre nell'addome di un povero Phyllognathus, che ancora arrancava sul terreno sabbioso.


Scene da film horror............. :war0: :war0: :war0:

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Saluti :hi: Mimmo


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:09 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
carabus ha scritto:
Interrompo un attimo lo sviluppo della discussione (domani mi vado a cercare queste specie, mi avete incuriosito...) per chiedervi lo status del buparius nel resto d'Italia. Quest'anno gironzolando per le dune ho notato che è abbastanza comune benchè appunto localizzato agli ambienti dunali semiintegri. In particolare mi rcordo che quest'anno nell'agrigentino passeggiando di notte con la lampada ne incontravo parecchi, ma nel resto del suo italico areale comè messo?

Nel Lazio è decisamente meno frequente di un tempo. 30 anni fa bastava aggirarsi nel restrospiaggia poco prima del tramonto e subito dopo per trovarne in giro a caccia, o sollevare qualche sasso, pezzo di cemento, legno o altro riparo per trovarvene di nascosti durante il giorno. Ora ci sono ancora, ma molto meno frequenti.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:13 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
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Nome: maurizio pavesi
storm ha scritto:
quale per curiosità ? :D mi sto iniziando ad esaltare

ciao mirko
lo scaritone in questione è lo Scarites (Scarites) eurytus Fischer von Waldheim, 1828

come aspetto generale, un Parallelomophus terricola formato "king size" :D (gli Scarites differiscono dai Parallelomorphus per le tibie mediane al lato esterno con due robuste spine, una apicale e una preapicale, nei Parallelomorphus manca la preapicale), predatore soprattutto di grillotalpa, che insegue nelle loro gallerie

localmente non raro in grecia :p , soprattutto nei pressi di grandi zone umide, in italia è molto raro :cry: e a quanto ne so noto solo di sardegna

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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:16 
 

Iscritto il: 25/04/2011, 23:01
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Nome: Mirko
gomphus ha scritto:
storm ha scritto:
quale per curiosità ? :D mi sto iniziando ad esaltare

ciao mirko
lo scaritone in questione è lo Scarites (Scarites) eurytus Fischer von Waldheim, 1828

come aspetto generale, un Parallelomophus terricola formato "king size" :D (gli Scarites differiscono dai Parallelomorphus per le tibie mediane al lato esterno con due robuste spine, una apicale e una preapicale, nei Parallelomorphus manca la preapicale), predatore soprattutto di grillotalpa, che insegue nelle loro gallerie

localmente non raro in grecia :p , soprattutto nei pressi di grandi zone umide, in italia è molto raro :cry: e a quanto ne so noto solo di sardegna


ammazza che bestione, cavolo deve essere decisamente tosto per sopraffare una grillotalpa

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L'aspetto più deplorevole dell'essere entomologo è il cinismo che emani dalle ghiandole repugnatorie sotto le ascelle dopo una giornata di sfalci


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:17 
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Nome: Maurizio Gigli
gomphus ha scritto:
lo scaritone in questione è lo Scarites (Scarites) eurytus Fischer von Waldheim, 1828
....
localmente non raro in grecia :p , soprattutto nei pressi di grandi zone umide, in italia è molto raro :cry: e a quanto ne so noto solo di sardegna

Che poi dovrebbe essere lo stesso che ho preso in Tunisia, almeno credo.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:18 
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Nome: Roberto Rattu
Nella spiaggia del Poetto, a due passi da Cagliari, lo Scarites buparius c'è ma non comune, ovviamente per l'eccessiva antropizzazione della spiaggia. Un esemplare l'ho raccolto questa estate, di notte, mentre raccoglievo Anoxia.

:hi:


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:18 
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Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
carabus ha scritto:
Interrompo un attimo lo sviluppo della discussione (domani mi vado a cercare queste specie, mi avete incuriosito...) per chiedervi lo status del buparius nel resto d'Italia. Quest'anno gironzolando per le dune ho notato che è abbastanza comune benchè appunto localizzato agli ambienti dunali semiintegri. In particolare mi rcordo che quest'anno nell'agrigentino passeggiando di notte con la lampada ne incontravo parecchi, ma nel resto del suo italico areale comè messo?

Ciao Calogero! :hi:
Proprio come dici tu, tutto dipende dalla conservazione dell' habitat. Per esempio nell' isola di Vulcano, che è una delle aree da me più investigate, ho notato questa specie in abbondanza nell' "entroterra" dell' isola (a causa della cenere vulcanica che copre molte aree, in sostanza non c'è molta differenza con un ambiente dunale...) più che nelle spiagge, sempre affollate dai turisti. :x Poi la presenza della specie dipende anche dai periodi: io quest' estate ho trovato molti resti di maschi e femmine, ma pochi adulti. Credo che la specie quindi abbia una comparsa abbastanza precoce (fine della primavera), almeno secondo i miei dati... :oops:

Riguardo il tuo ritrovamento c'è poco da aggiungere: :oooner: :oooner: :oooner: :oooner: :oooner:

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"L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Sir Robert Baden Powell

Giovanni Altadonna


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Nome: marco bastianini
Sui litorali grossetani, laddove ovviamente siano ancora presenti dune costiere, questa specie non si può dire certo comune, ma neanche rara.

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:to: Marco
"Le foreste a precedere le civiltà, i deserti a seguire."
François-René de Chateaubriand


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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:28 
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Nome: Maurizio Gigli
Lucanus tetraodon ha scritto:
Per esempio nell' isola di Vulcano, che è una delle aree da me più investigate, ho notato questa specie in abbondanza nell' "entroterra" dell' isola (a causa della cenere vulcanica che copre molte aree, in sostanza non c'è molta differenza con un ambiente dunale...) più che nelle spiagge, sempre affollate dai turisti. :x Poi la presenza della specie dipende anche dai periodi: io quest' estate ho trovato molti resti di maschi e femmine, ma pochi adulti. Credo che la specie quindi abbia una comparsa abbastanza precoce (fine della primavera), almeno secondo i miei dati... :oops:

Anche qui questa specie si spinge nell'entroterra per qualche km, decisamente più dei Parallelomorphus.
Qui il periodo di attività è più lungo, ma forse la differenza dipende dalle condizioni climatiche diverse su Vulcano.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 07/12/2011, 22:33 
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Nome: maurizio pavesi
Julodis ha scritto:
gomphus ha scritto:
lo scaritone in questione è lo Scarites (Scarites) eurytus Fischer von Waldheim, 1828
....
localmente non raro in grecia :p , soprattutto nei pressi di grandi zone umide, in italia è molto raro :cry: e a quanto ne so noto solo di sardegna

Che poi dovrebbe essere lo stesso che ho preso in Tunisia, almeno credo.

ciao maurizio

in tunisia è più comune lo Scarites (Scallophorites) striatus Dejean, 1825, altra specie striata, lucida... e gigantesca; in che ambiente stava? non lontano da zone umide... o sì?

storm ha scritto:
ammazza che bestione, cavolo deve essere decisamente tosto per sopraffare una grillotalpa

ciao mirko

ormai parecchi anni fa, quando non esistevano ancora le fotocamere digitali :cry: , in turchia ho avuto occasione di osservare la scena dal vivo; in una zona umida nella golena di un fiume (successivamente divorata da una cava di sabbia :P ), a un certo punto ho visto la superficie del fango muoversi... e sbucarne a gran velocità un grillotalpa con uno Scarites eurytus che lo aveva afferrato con le mandibole a metà addome, sventrandolo ma senza essere riuscito a ucciderlo o immobilizzarlo, come avrebbe fatto se lo avesse preso per il capo o il torace (anche i tegumenti piuttosto consistenti dell'avancorpo del grillotalpa non oppongono alcuna resistenza alle cesoie dello Scarites)

così lo Scarites, anziché lottare, rimaneva immobile e rigido come in tanatosi, limitandosi a mantenere salda la presa con le mandibole, apparentemente in attesa che la sua vittima perdesse le forze

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