Forum Entomologi Italiani

Di questo Chlaenius non sono riuscito a trovare alcuna foto nel Web, è stato classificato come Chlaenius varvasi, ma io con questo nome non ho trovato nulla.

Ho anche cercato Chlaenius come immagini ma nulla, sapete qualcosa voi ?

ALGERIA: Col desOliviers, 26.III.1952, no legit Coll. A. Degiovanni

Lunghezza: 17 mm



P.S. Dopo aver postato la foto e guardandola la vedo imbrogliata cioè non ben definita, mi sapete dire a cosa è dovuto questo calo di definizione ?, io di solito le riduco con il programma Easy Thumbnails, ma fino ad ora non mi aveva fatto questa brutta impressione , sbaglierò io qualcosa nella regolazione ?

Devo dire che anche l'originale a questi ingrandimenti lo vedo uguale, ma se zummo cioè l'ingrandisco è perfettamente definita

_________________
CIAO Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org

Ciao Augusto
Scorrendo l'indice di Löbl & Smetana (2003), trovo un Chlaenius varvasi descritto nel 1834 da Laporte de Castelnau, che in questo elenco della collezione di coleotteri dello "Swedish Museum of Natural History" viene riportato come Trichochlaenius.
Provo a vedere se sul web è presente il lavoro di Castelnau

_________________
Marcello Romano

ho dato una scorcia al volo in internet e la bestiola viene citata su alcuni siti, ma di foto non ho trovato nulla.
c'è nel catalogo di Löbl & Smetana e nell'elenco delle specie presenti presso lo "Swedish Museum of Natural History"...qui si legge: varvasi Castelnau, 1834 Trichochlaenius Harpalinae Carabidae.
è comunque una splendida specie.
bisognerà fare una ricerca più approfondita...ciao

@ Velvet Ant
ehehehe...siamo arrivati alle stesse conclusioni...tu più velocemente di me.

Il lavoro in cui probabilmente viene descritta questa specie è:
Etudes entomologiques ou descriptions d'insectes nouveaux et observations sur leur synonymie.
La parte riguardante i Carabidae fu pubblicata nel 1834 da Méquignon & Marvis a Parigi, ma non la trovo sul web (trovo i contributi successivi, pubblicati sulla rivista "Revue entomologique", dove appunto l'Autore comunica di aver pubblicato la prima parte, quella riguardante "les Coléoptères Carnassiers", in due tomi precedenti):




P.S. - Per Vinicio

_________________
Marcello Romano

Ho trovato un'altra informazione che spero potrà esserti utile.
Il Barone de Chaudoir, nella sua "MONOGRAPHIE DES CHLÉNIENS", pubblicata nel 1876 sugli Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, elenca, a pag. 221, il Chl. varvasi Castelnau fra le varietà del Chlaenius aeratus Quensel.
Guarda pure questa pagina, dove è riportato pure come varietà di Chl. aeratus e sono indicate alcune località di raccolta.

_________________
Marcello Romano

Grandissimo come sempre Marcello se non ci fosti bisognerebbe inventarti

Grazie ad entrambi

_________________
CIAO Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org

Ciao "ragassi", dovrebbe trattarsi di Chlaenius Trichochlaenius aeratus Quensel, una bellissima specie del Nord Africa, parente stretta del nostro chrysocephalus.

scusate, mi era sfuggito che tutto era gia chiarito!

Grazie anche a te Vittorino per la conferma

_________________
CIAO Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org

ciao

una precisazione: il Chlaenius (Trichochlaenius) aeratus (Quensel in Schonherr, 1806), di cui il varvasi dovrebbe essere semplice sinonimo, sul catalogo lobl&smetana è indicato solo del nordafrica, ma in realtà è presente anche nel sud della francia (fauna eur lo indica anche come dubbio per la spagna), a quanto ricordo nel var, nella zona alluvionale del f. argens

vi è però il fondato sospetto che queste popolazioni, molto disgiunte dalle altre note, siano in realtà introdotte e acclimatate

_________________
*****************
maurizio

Il vecchio catalogo Bonadona della Francia (1971) citava questa specie di "S.te-Marthe, dans la bainlieue de Marseille", invece il catalogo di Zaballos e Jeanne della Penisola Iberica (1994) la citava di "Sierra de Gredos (Navasaucera) y el Bierzo (Leon)". Entrambi però avvisavano che la presenza era probabilmente dovuta a importazione e che era dubbia la sua acclimatazione. Non ho sottomano dati più recenti, quindi è possibile che come dice Maurizio ora sia accertata la sua acclimatazione.

Comunque è un insetto splendido

_________________
Riccardo

ciao riccardo

neanch'io ho sottomano dati più recenti, anche perché in effetti le citazioni bibliografiche per la francia erano quelle che dici tu, le indicazioni "inondations de l'argens" erano di alcuni esemplari che avevo visto qualche tempo fa

cmq, a parte che l' "acclimatazione", come voi esperti seri mi insegnate, non è necessariamente stabile, ci sono anche popolazioni avventizie che durano per un po' di anni, magari qualche decennio, e poi si estinguono... ma a parte questo, un'importazione accidentale me la vedo nei pressi di una zona portuale, magari con ambienti umidi nei dintorni, la presenza in un posto come la sierra de gredos mi dà più l'idea di un'espansione in atto a partire dalla popolazione inizialmente introdotta

teniamo conto che di regola i Chlaenius volano, e anche bene...

_________________
*****************
maurizio