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Carabus (Limnocarabus) clathratus antonellii Luigioni, 1921 Dettagli della specie

27.XII.1996 - ITALIA - Toscana - GR, Castiglione della Pescaia Legit:Marco Bastianini


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MessaggioInviato: 06/08/2011, 17:18 
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Nome: marco bastianini
Visto che Francesco(Izzillo) giustamente rimarcava l'assenza di questa bella bestiola sul forum, provvedo con una foto purtroppo non all'altezza della bestiola suddetta.
Dimensioni dell'esemplare mm.27
Carabus clathratus antonellii.gif


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:to: Marco
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MessaggioInviato: 06/08/2011, 17:50 
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Nome: Maurizio Gigli
Da voi ancora se ne trovano, per fortuna! Non mi ero accorto della sua mancanza sul Forum, altrimenti avrei provveduto.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/08/2011, 18:43 
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Nome: Francesco Izzillo
hypotyphlus ha scritto:
Visto che Francesco(Izzillo) giustamente rimarcava l'assenza di questa bella bestiola sul forum, provvedo con una foto purtroppo non all'altezza della bestiola suddetta.
Dimensioni dell'esemplare mm.27
Carabus clathratus antonellii.gif

Mi incuriosiva e volevo vederlo, bello, grazie.

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 06/08/2011, 19:07 
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Nome: marco bastianini
Julodis ha scritto:
Da voi ancora se ne trovano, per fortuna

Purtroppo nel piccolissimo biotopo dove lo avevo scoperto non lo si trova più;considerato che nelle paludi laziali risulta scomparso da decenni, si trattava della stazione più meridionale della specie.E' scomparso anche dal padule di Fucecchio, dove era presente in migliaia di individui, per colpa del gambero killer.Mi risulta presente, almeno fino a qualche tempo fa, al lago di Montepulciano, ma vista l'espansione che ha avuto in Toscana il Procambarus clarkii non vedo per lui un futuro roseo.

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MessaggioInviato: 06/08/2011, 19:18 
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Nome: Vittorio Risoldi
si infatti, bellissimo :lov3: peccato che nel Lazio non si trovi piu', come mi diceva Maurizio.

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Ciao
Vittorio


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MessaggioInviato: 06/08/2011, 22:38 
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Nome: Luca Bodei
Prima che scompaia del tutto,intanto che ce n'è ancora in giro,non sarebbe opportuno poterlo introdurre(oppure allevarlo per poi reintrodurre),in altre zone più al sicuro da questo maledetto gambero rovina habitat o da altri problemi di diverso tipo :roll: ,come è già stato fatto e sperimentato con altri Carabus (vedi olympiae).
La mia è solo una supposizione,ma penso sia utile anche considerarla,lo fanno anche con altri animali più grandi e forse meno adattabili,perchè non farlo anche con gli Insetti,sopratutto quelli a rischio estinzione e non continuare e leggiferare norme e divieti quando poi non si fa nulla o quasi per salvaguardare l'ambiente,come per esempio debellare invasioni aliene in contrasto con specie autoctone ...ok l'impresa è titanica,ma chi comincia è già a metà dell'opera...... :hi: :birra:

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MessaggioInviato: 06/08/2011, 22:58 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Tc70 ha scritto:
Prima che scompaia del tutto,intanto che ce n'è ancora in giro,non sarebbe opportuno poterlo introdurre(oppure allevarlo per poi reintrodurre),in altre zone più al sicuro da questo maledetto gambero rovina habitat o da altri problemi di diverso tipo :roll: ,come è già stato fatto e sperimentato con altri Carabus (vedi olympiae).
La mia è solo una supposizione,ma penso sia utile anche considerarla,lo fanno anche con altri animali più grandi e forse meno adattabili,perchè non farlo anche con gli Insetti,sopratutto quelli a rischio estinzione e non continuare e leggiferare norme e divieti quando poi non si fa nulla o quasi per salvaguardare l'ambiente,come per esempio debellare invasioni aliene in contrasto con specie autoctone ...ok l'impresa è titanica,ma chi comincia è già a metà dell'opera...... :hi: :birra:

In questo caso particolare, potremmo pensarci noi. Se qualcuno avesse la possibilità di comiciare ad allevarne, si potrebbe poi cercare di diffonderlo in allevamento tra alcuni dei membri del Forum, tanto per cominciare. In quanto a reintrodurlo, bisognerebbe farlo nei luoghi in cui viveva. Il problema è che alcuni di fatto non esistono più (la probabile causa di estinzione nel Lazio dovrebbe essere proprio la distruzione dei pochi habitat che ancora gli restavano. Probabilmente sarà stato molto più comune prima delle bonifiche della Pianura Pontina. Qualche zona paludosa che potrebbe essere adatta però ancora resta, il problema è che anche qui il gamberaccio di cui sopra si è molto diffuso. Andrebbe prima eliminato questo.
Io purtroppo ho solo esemplari di Fucecchio, morti e stecchiti da anni (mi sono stati regalati molti anni fa), e non ne ho mai visto uno vivo.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 06/08/2011, 23:10 
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Nome: maurizio pavesi
a quanto mi risulta, è già stato fatto qualcosa... paolo magrini (duvalius) ne ha raccolti un congruo numero al lago di montepulciano, prima che scompaia anche da lì, e li ha fatti avere ad achille casale, che ne ha iniziato l'allevamento, cosicché almeno in cattività si salvi dall'estinzione (ricordo, a chi non ci avesse fatto caso, che si tratta di una sottospecie endemica italiana)

per il momento, non credo si possa andare molto oltre misure di questo genere, di conservazione ex situ; la reintroduzione presupporrebbe la preventiva eradicazione del gambero rosso dai biotopi dove il carabo un tempo era presente... e temo che siamo ancora lontani dal riuscirci :x ...

aggiungo che in lombardia, presso milano, dove ho fatto in tempo a vederlo (e raccoglierlo), grazie alla geniale eliminazione delle marcite (prati da sfalcio permanentemente allagati) sostituite con coltivazioni all'asciutto, era già scomparso anni prima dell'arrivo del gambero rosso; le ricerche nelle superstiti zone umide, soprattutto presso i maggiori fiumi, finora non hanno dato esito

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Nome: Luca Bodei
gomphus ha scritto:
aggiungo che in lombardia, presso milano, dove ho fatto in tempo a vederlo (e raccoglierlo), grazie alla geniale eliminazione delle marcite (prati da sfalcio permanentemente allagati) sostituite con coltivazioni all'asciutto, era già scomparso anni prima dell'arrivo del gambero rosso; le ricerche nelle superstiti zone umide, soprattutto presso i maggiori fiumi, finora non hanno dato esito



Scusa Maurizio...e in queste zone non potrebbe essere opportuno almeno provare una reintroduzione :roll: ,dici che non sia possibile :roll: ,che siano cosi completamente diversi dai luoghi d'origine gli attuali biotipi per non poterne cavarne niente :roll:
:hi: :birra:

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Nome: maurizio pavesi
in realtà, c'è il piccolo problema che il gambero nel frattempo è arrivato anche lì

e in ogni caso, anche se si riuscisse a disporre di biotopi potenzialmente adatti e senza gamberi, bisognerà averne a disposizione, tramite allevamento, un buon numero, prima di poterne arrischiare la probabile perdita di qualche decina di individui in un tentativo di reintroduzione (non credo che impiegarne di meno avrebbe cmq probabilità di successo, questo succede solo per le bestiacce destinate a divenire invasive)

e ora, due dettagli

la grafia originale, e ormai ahimé accettata :cry: , è quella sgrammaticata clatratus, senza la "h"

gli studi più recenti hanno riabilitato Limnocarabus come sottogenere valido

onde per cui :mrgreen: vado a correggere il titolo

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MessaggioInviato: 06/08/2011, 23:40 
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Nome: Luca Bodei
gomphus ha scritto:
in realtà, c'è il piccolo problema che il gambero nel frattempo è arrivato anche lì

e in ogni caso, anche se si riuscisse a disporre di biotopi potenzialmente adatti e senza gamberi, bisognerà averne a disposizione, tramite allevamento, un buon numero, prima di poterne arrischiare la probabile perdita di qualche decina di individui in un tentativo di reintroduzione (non credo che impiegarne di meno avrebbe cmq probabilità di successo, questo succede solo per le bestiacce destinate a divenire invasive)



:devil: :devil: :devil: stramaledetto gambero.... :devil: :devil: :devil:
Grazie Maurizio,in effetti la cosa per ora non risulta per niente semplice,speriamo in sviluppi migliori...
Ma restando al discorso...per l'eliminazione di sto crostaceo come si stanno muovendo coloro che dovrebbero farlo :roll: ,a me sembra un pò col freno tirato,si sta diffondendo a macchia d'olio molto vertiginosamente...un nemico naturale c'è :? ,per fare una sorta di lotta :gun: biologica... :hi: :birra:

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MessaggioInviato: 06/08/2011, 23:58 
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Nome: maurizio pavesi
in effetti, a quanto pare ci sarebbe...

sembra che negli ambienti in cui, dopo essere scomparso negli ultimi decenni in seguito a un'epidemia, è stato reintrodotto il pesce gatto, il gambero rosso sia drasticamente diminuito

è vero che il pesce gatto è a sua volta una specie aliena (fra l'altro, originaria degli stessi territori del gambero rosso, e quindi abituata ad averci a che fare), ma da noi è stato presente per oltre un secolo e mezzo, i danni che evt poteva fare li ha fatti ormai da mooooolto tempo... e non risulta che abbia fatto neanche una frazione dei malanni del gambero rosso, qualcuno di voi ha notizie dell'estinzione locale anche solo di una singola specie in seguito all'introduzione del pesce gatto?

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Nome: Luca Bodei
gomphus ha scritto:
in effetti, a quanto pare ci sarebbe...

sembra che negli ambienti in cui, dopo essere scomparso negli ultimi decenni in seguito a un'epidemia, è stato reintrodotto il pesce gatto, il gambero rosso sia drasticamente diminuito

è vero che il pesce gatto è a sua volta una specie aliena (fra l'altro, originaria degli stessi territori del gambero rosso, e quindi abituata ad averci a che fare), ma da noi è stato presente per oltre un secolo e mezzo, i danni che evt poteva fare li ha fatti ormai da mooooolto tempo... e non risulta che abbia fatto neanche una frazione dei malanni del gambero rosso, qualcuno di voi ha notizie dell'estinzione locale anche solo di una singola specie in seguito all'introduzione del pesce gatto?



Grande Maurizio,questa cosa la dirò a dei gestori di laghetti di pesca sportiva che hanno qualche problema con i gamberetti,invece di seminare trote consiglierò di fare metà con i pesci gatto,si sa mai magari funziona.... :hi: :hi:

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MessaggioInviato: 07/08/2011, 0:17 
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Località: milano
Nome: maurizio pavesi
luca, digli anche che in situazioni analoghe nei dintorni di milano, in ambienti di estensione limitata, l'uso di nasse lasciate in permanenza (ovviamente da ispezionare giornalmente o giù di lì) ha dato buoni risultati nel contenimento numerico della bestiaccia... eliminarli con la stessa velocità con cui si riproducono

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MessaggioInviato: 07/08/2011, 1:59 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Nome: Vinicio Salami
gomphus ha scritto:
a quanto mi risulta, è già stato fatto qualcosa... paolo magrini (duvalius) ne ha raccolti un congruo numero al lago di montepulciano, prima che scompaia anche da lì, e li ha fatti avere ad achille casale, che ne ha iniziato l'allevamento...


se non sbaglio le bestiole di cui sopra dovrebbero essere finite da Busato, insieme a qualche altro esemplare...però credo che l'esperimento non abbia prodotto l'esito sperato.
potremo informarci meglio alla prossima entomodena, chiedendo lumi a Casale e Busato.

ciao


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