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Anillus
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Inviato: 24/10/2011, 14:57 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3897 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Maurizio Bollino ha scritto: Sono d'accordo sul fatto che ancora qualche sorpresa possa venir fuori, grazie anche al fatto che Fernando ha campionato poco la provincia di Lecce. E' proprio per questo che avevo pensato di provare con qualche trappola per ipogei, visti i miei trascorsi speleologici (praticavo durante l'adolescenza) e gli amici dei gruppi speleo che si sono subito dichiarati disponibili a darmi una mano. Come nella discussione di Loris, segnalo questo sito http://www.biodiversityassociation.org/ ... books3.pdf dove è possibile avere le idee un po' più chiare di dove e come cercare. Maurizio Bollino ha scritto: Anillus ha scritto: Di Italodytes hai raccolto tutte e due le ssp.? No, ho raccolto solo la nominale in una grotta nei pressi di Manduria. So però bene dove cercare la ssp. antoniettae, quindi spero proprio di trovarne qualche esemplare. ...vedi mai che tu trovassi qualche esemplare in più
_________________ ______ Andrea
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Notoxus59
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Inviato: 24/10/2011, 20:22 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:03 Messaggi: 6294 Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
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Anillus ha scritto: Maurizio Bollino ha scritto: Sono d'accordo sul fatto che ancora qualche sorpresa possa venir fuori, grazie anche al fatto che Fernando ha campionato poco la provincia di Lecce. E' proprio per questo che avevo pensato di provare con qualche trappola per ipogei, visti i miei trascorsi speleologici (praticavo durante l'adolescenza) e gli amici dei gruppi speleo che si sono subito dichiarati disponibili a darmi una mano. Come nella discussione di Loris, segnalo questo sito http://www.biodiversityassociation.org/ ... books3.pdf dove è possibile avere le idee un po' più chiare di dove e come cercare. Maurizio Bollino ha scritto: Anillus ha scritto: Di Italodytes hai raccolto tutte e due le ssp.? No, ho raccolto solo la nominale in una grotta nei pressi di Manduria. So però bene dove cercare la ssp. antoniettae, quindi spero proprio di trovarne qualche esemplare. ...vedi mai che tu trovassi qualche esemplare in più + 1
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pedux
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Inviato: 24/10/2011, 21:00 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:07 Messaggi: 1445 Località: Val Camonica (BS)
Nome: Davide Pedersoli
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sull'assenza di trechini nelle grotte pugliesi provo a un ipotesi. Se la Puglia è una regione arida (o così credo almeno da come mi insegnavano a scuola, sono stato solo nel Gargano, per di più solo una volta, da bambino) probabilmente non vi sono trechini, almeno nella zona centro meridionale, quindi nemmeno nelle grotte si possono essere evolute specie di questo gruppo, non so se mi spiego
_________________ Pedux Camuno
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Tc70
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Inviato: 24/10/2011, 21:01 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4508 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Come nella discussione di Loris, segnalo questo sito http://www.biodiversityassociation.org/ ... books3.pdf dove è possibile avere le idee un po' più chiare di dove e come cercare. Maurizio Bollino ha scritto: Anillus ha scritto: Di Italodytes hai raccolto tutte e due le ssp.? No, ho raccolto solo la nominale in una grotta nei pressi di Manduria. So però bene dove cercare la ssp. antoniettae, quindi spero proprio di trovarne qualche esemplare. ...vedi mai che tu trovassi qualche esemplare in più [/quote] + 1 [/quote] Bhè allora ...+ 2
_________________ Tc70
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Julodis
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Inviato: 24/10/2011, 21:21 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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pedux ha scritto: sull'assenza di trechini nelle grotte pugliesi provo a un ipotesi. Se la Puglia è una regione arida (o così credo almeno da come mi insegnavano a scuola, sono stato solo nel Gargano, per di più solo una volta, da bambino) probabilmente non vi sono trechini, almeno nella zona centro meridionale, quindi nemmeno nelle grotte si possono essere evolute specie di questo gruppo, non so se mi spiego Questo non è assolutamente il mio campo, quindi è probabile che dica sciocchezze, ma così a logica, potrebbe anche non essere così. Se in passato la Puglia avesse attraversato un periodo più umido, qualche specie diventata troglobia potrebbe essere sopravvissuta anche dopo l'inaridimento superficiale. Il problema vero, secondo me, risiede nell'origine geologica di quest'area, che ben poco aveva a che fare con l'Italia appenninica, e nel fatto che è rimasta sommersa in gran parte fino a tempi relativamente recenti. Ma sicuramente il mio omonimo pugliese ne sa di più.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/10/2011, 22:36 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8154 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Anillus ha scritto: Come nella discussione di Loris, segnalo questo sito http://www.biodiversityassociation.org/ ... books3.pdf dove è possibile avere le idee un po' più chiare di dove e come cercare. Già ricevuto, letto e parzialmente "digerito"!! Julodis ha scritto: Il problema vero, secondo me, risiede nell'origine geologica di quest'area, che ben poco aveva a che fare con l'Italia appenninica, e nel fatto che è rimasta sommersa in gran parte fino a tempi relativamente recenti. Ma sicuramente il mio omonimo pugliese ne sa di più. Non ne so molto di più, è ho letto più volte questo testo, cercando di capirci qualche cosa in più.....
_________________ Maurizio Bollino
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Julodis
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Inviato: 24/10/2011, 23:10 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Maurizio Bollino ha scritto: Non ne so molto di più, è ho letto più volte questo testo, cercando di capirci qualche cosa in più..... Testo interessante. In pratica dice, come del resto ricordavo, che la Puglia è fondamentalmente un pezzo della piattaforma continentale africana, che si è staccata e, ruotando, si è spostata verso Nord, prima che iniziasse lo scontro tra Africa ed Europa, e conseguente chiusura del Mediterraneo. Da allora, per milioni di anni ha costituito un bacino di avampaese, ovvero il fondo di un bacino marino poco profondo tra il fronte di un continente e la fila di isole formatesi nella zona di subduzione al magine della piattaforma continentale. In questa condizione ha subito una lunga serie di immersioni, in cui si formavano nuovi sedimenti carbonatici, alternate ad emersioni, in cui costituiva un territorio emerso, ma appena sopra il livello del mare, con ambienti soprattutto lagunari e/o paludosi, quindi prevalentemente terreni salati ed acque salmastre, fino a poco tempo fa. Questo secondo me è più che sufficiente a spiegare certe peculiarità nel popolamento entomologico di questa regione, di cui ogni tanto si parla. Se non sbaglio tu stesso tempo fa ti chiedevi il perchè dell'assenza di certi Coleotteri (Cerambycidae? Chrysomelidae? Ora non ricordo), come pure si parlava della povertà di fauna nella lettiera delle quercete pugliesi. Lo stesso potrebbe valere per la Fauna ipogea. Ma evidentemente alcuni territori sono rimasti emersi abbastanza a lungo da consentire lo sviluppo di specie come quella di questo argomento.
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Maurizio Bollino
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Inviato: 24/10/2011, 23:13 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8154 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Julodis ha scritto: Lo stesso potrebbe valere per la Fauna ipogea. Ma evidentemente alcuni territori sono rimasti emersi abbastanza a lungo da consentire lo sviluppo di specie come quella di questo argomento. Oppure le popolazioni salentine di stammeri sono il risultato di un popolamento molto recente.
_________________ Maurizio Bollino
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Anillus
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Inviato: 24/10/2011, 23:49 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3897 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Non ho ancora letto il testo proposto da Maurizio, lo lascerò a domattina, ma ricordo che durante le lezioni di geologia regionale (ormai sono passati un po' di anni ) mi colpì l'affermazione del prof. il quale asseriva che la zona salentina era in realtà una microplacca staccata dai Balcani e che nulla aveva a che fare con "Adria" e la placca africana. Questa affermazione l'ho sempre considerata plausibile, avvalorata proprio dalla presenza di Italodytes stammeri, ritenuto affine al balcanico Spelaeodytes mirabilis L. Miller 1863.
_________________ ______ Andrea
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eurinomio
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Inviato: 25/10/2011, 0:36 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5870 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Julodis ha scritto: ...Perchè, questa bestia qui ti dispiacerebbe molto trovarla? appunto...
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eurinomio
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Inviato: 25/10/2011, 0:39 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5870 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Maurizio Bollino ha scritto: ...So però bene dove cercare la ssp. antoniettae, quindi spero proprio di trovarne qualche esemplare. lo spero anche io...
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Julodis
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Inviato: 25/10/2011, 0:45 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Anillus ha scritto: Non ho ancora letto il testo proposto da Maurizio, lo lascerò a domattina, ma ricordo che durante le lezioni di geologia regionale (ormai sono passati un po' di anni ) mi colpì l'affermazione del prof. il quale asseriva che la zona salentina era in realtà una microplacca staccata dai Balcani e che nulla aveva a che fare con "Adria" e la placca africana. Questa affermazione l'ho sempre considerata plausibile, avvalorata proprio dalla presenza di Italodytes stammeri, ritenuto affine al balcanico Spelaeodytes mirabilis L. Miller 1863. Io mi riferivo alla Puglia in generale, come mi pare pure il testo a cui faceva riferimento Maurizio, ma non mi meraviglierebbe affatto se ci fosse una mescolanza di frammenti di placche di origine diversa, vista la storia complessa e i vari spostamenti subiti da questa area. Del resto le affinità col popolamento balcanico vanno ben oltre Italodytes/Spelaeodytes. Ci vorrebbe un geologo qui sul Forum.
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Orotrechus
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Inviato: 25/10/2011, 8:22 |
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Iscritto il: 01/11/2010, 21:21 Messaggi: 2080 Località: Brescia
Nome: Mario Grottolo
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Quello che dice Anillus è confermato dalla presenza in Puglia di Phaneropella lesinae (Reitter), Bathyscino balcanico (Dalmazia, Bosnia Herzegovina). Ciao Mario
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Mimmo011
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Inviato: 25/10/2011, 12:40 |
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Iscritto il: 08/07/2010, 10:53 Messaggi: 3171 Località: Matera
Nome: Domenico Cardinale
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Mi inserisco anche io in questa interessante discussione!! Julodis ha scritto: Se in passato la Puglia avesse attraversato un periodo più umido, qualche specie diventata troglobia potrebbe essere sopravvissuta anche dopo l'inaridimento superficiale.
Tutto il bacino del mediterraneo è stato in passato un luogo molto più umido e caldo!! Avevamo molto probabilmente un clima subtropicale molto umido, simile a quello attualmente trovaimo alle canarie chiamato "laurisilva", ne sono testimonianze le molte specie sempreverdi del sottobosco di caducifolie come l'agrifoglio o la Daphne laureola. Trauete voi le conclusioni entomologiche! pedux ha scritto: sull'assenza di trechini nelle grotte pugliesi provo a un ipotesi. Se la Puglia è una regione arida (o così credo almeno da come mi insegnavano a scuola, sono stato solo nel Gargano, per di più solo una volta, da bambino) probabilmente non vi sono trechini, almeno nella zona centro meridionale, quindi nemmeno nelle grotte si possono essere evolute specie di questo gruppo, non so se mi spiego E' vero fino ad un certo punto, nel senso che in genere è una regione più arida della media, ma ci sono ampie zione che tanto aride non sono, per esempio l'alta murgia e le murge di sud-est. Inoltre come in molti ambienti aridi (per esempio i deserti) l'acqua si accumula nel sottosuolo, e se aggiungiamo che in Puglia ci sono molte zone carsiche piene di grotte, gli ambienti per gli ipogei non dovrebbero mancare, almeno in teoria! Poi per quanto riguarda la mescolanza di entità balcaniche nella Puglia, ne è piena la letteratura!! Specialmente di entità botaniche potrei fare un lungo elenco!
_________________ Saluti Mimmo
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Tc70
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Inviato: 25/10/2011, 17:39 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4508 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Mimmo011 ha scritto: E' vero fino ad un certo punto, nel senso che in genere è una regione più arida della media, ma ci sono ampie zione che tanto aride non sono, per esempio l'alta murgia e le murge di sud-est. Inoltre come in molti ambienti aridi (per esempio i deserti) l'acqua si accumula nel sottosuolo, e se aggiungiamo che in Puglia ci sono molte zone carsiche piene di grotte, gli ambienti per gli ipogei non dovrebbero mancare, almeno in teoria! Poi per quanto riguarda la mescolanza di entità balcaniche nella Puglia, ne è piena la letteratura!! Specialmente di entità botaniche potrei fare un lungo elenco! ...e allora largo ai giovani...con le dovute precauzioni..si potrebbe approffondire la ricerca biospeleologica...visto anche lo scarso ricambio generazionale in questo campo....
_________________ Tc70
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