senza entrare scortesemente nei dettagli (è natale, più o meno , e siamo tutti più buoni ), mi limito a osservare che se qualcuno considera una (sotto)specie, generalmente accettata come valida, come semplice sinonimo, sarebbe opportuno che fornisse qualche spiegazione in merito

e qui l'autore, nell'ignorare la ssp. siculorum, non spende una parola per spiegare perché, a suo avviso, le campestris siciliane non differiscono per alcun carattere importante da quelle dell'italia continentale... per cui non vedo niente di male se io non ritengo di dover per forza accettare questa impostazione, che in base al (pochissimo ) materiale siciliano che possiedo, non trovo corretta