Forum Entomologi Italiani

Inserisco una foto di questo grosso Poecilus che non si incontra tutti i giorni , anche se alcuni se lo trovano a 2 chilometri da casa .
Un individuo unico era sotto ad una pietra (o a un tronco, non ricordo) vicino ad un ruscello, in una valletta molto umida.
Misura circa 13 mm.


Ciao.
Marco.

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Ciao Marco,
non mi convince del tutto. Qualche volta è blu scuro anche il P. cupreus...

G.

Questo però è nero (opaco), senza riflessi. Inoltre mi sembra più grande di tutti i miei cupreus, nonché più robusto. Però se hai qualche carattere per distinguere i due posso controllare.

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Doccia del pronoto stretta in tutto il suo percorso . . . . . . . . . cursorius
— Doccia del pronoto allargata progressivamente all’indietro . . . . . . cupreus

G.

Allora, secondo questo carattere, è un cupreus

Però la forma generale del pronoto non mi convince: è più largo ma al contempo più visibilmente ristretto posteriormente. Anche il colore non torna proprio. In genere trovo diverse decine di cupreus e sono tutti verdi o dorati con varie sfumature, mentre questo era unico ed è completamente nero. Per intenderci, color femmina di Abax.

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Non può essere nient'altro, d'altra parte...

G.

Che peccato!

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Marco se vai a controllare quello che ho fotografato nel forum, vedi proprio il carattere principale, la stretta doccia laterale del protorace, il colore conta poco o nulla.

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CIAO Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org

Sì, infatti ho notato che nella tua foto il carattere è ben visibile. Ciò che più non mi convinceva, oltre al colore, era la forma del protorace, decisamente più larga nel presente esemplare rispetto ai soliti cupreus. Però non sarebbe il primo caso di variazioni morfologiche determinate dalla quota.

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“La natura non conosce pause nel progresso e nello sviluppo, ed attacca la sua maledizione su tutta l'inattività.” [GOETHE]

Quindi, se ho capito bene, bisogna rinominare come P. cupreus?

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

Esattamente

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CIAO Augusto Degiovanni

http://anthicidaeecarabidae.altervista.org