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Parmena pubescens pubescens (Dalman, 1817) Dettagli della specie

6.VIII.2009 - ITALIA - Marche - AN, Numana


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 21/08/2009, 12:56 
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30
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Nome: Giacomo Giovagnoli
Trovata il 06-VIII-09 a Numana (gioiellino della Riviera del Conero) mentre passaggiavo di sera...

Direi Parmena pubescens... :oops:
Misura sui 7mm...

IMGP8288.jpg



Ciao :)

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MessaggioInviato: 25/08/2009, 9:04 
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Nome: Francesco Vitali
Sì, la é... o almeno quella che viene intesa oggi. :oops:
Tieni presente che tutte le Parmene necessitano di essere revisionate in base a seri criteri paleogeografici e non in base alla conta dei peli dell'edeago.
Uno dei tanti lavori in cantiere che aspettano solo il "momento buono" ;)

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Francesco Vitali


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MessaggioInviato: 25/08/2009, 10:01 
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Iscritto il: 10/05/2009, 15:30
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Località: Ancona
Nome: Giacomo Giovagnoli
Grazie! :D

Dici criteri paleogeografici perchè è una specie piccola e attera e ci sono areali ben separati, percui le specie si sono evolute parallelamente?? :roll:
(Mi vergogno per le baggianate che avrò scritto... :no1: :oops: )

Ciao :)

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MessaggioInviato: 25/08/2009, 10:31 
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Iscritto il: 17/05/2009, 11:39
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Nome: Francesco Vitali
Esattamente. :)
La supposta presenza di pubescens al sud e solieri al nord é stata clamorosamente smentita da ritrovamenti di entrambe le specie in Nord Africa, la solieri che "salta" la Corsica per ritrovarsi in Sardegna e Liguria, la pubescens tipica che si trova in Spagna e Italia meridionale (ma non in Francia e nord Africa), gli esemplari freschi di pubescens "a pelo corto" del Lazio, la balteus che ricompare in Bulgaria (dove "tutti gli esemplari sono vittime di errori di cartellinatura"), l'inconsistenza dei caratteri e la mancata analisi dei tipi, etc.... sono tutte irregolarità e stramberie (ne avevo parlato anche qui) che continuano a persistere.

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Francesco Vitali


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MessaggioInviato: 25/08/2009, 11:43 
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Nome: maurizio pavesi
ciao francesco

siamo d'accordo che la distribuzione come la esponi tu, dal punto di vista biogeografico appare piuttosto incongruente... ma hai considerato la possibilità che almeno in qualche caso, introduzioni accidentali con acclimatazione possano aver contribuito a questo quadro? ad es. la tipica pubescens in spagna e italia meridionale (passata dominazione spagnola), o la solieri in sardegna e liguria (repubblica marinara di genova)

in occasione di un recente viaggio di raccolta, pesarini e sabbadini hanno trovato a creta il Dorcatypus tristis (lì non dovrebbe esserci nemmeno il genere), all'apparenza indistinguibile da quelli del nord italia; in questo caso dal punto di vista biogeografico la cosa non sembra avere senso... a meno di non considerare una possibile introduzione all'epoca in cui creta apparteneva alla serenissima

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MessaggioInviato: 25/08/2009, 12:14 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
gomphus ha scritto:
... ad es. la tipica pubescens in spagna e italia meridionale (passata dominazione spagnola), o la solieri in sardegna e liguria (repubblica marinara di genova) ...

Il problema delle introduzioni in epoca storica e protostorica è affascinante, reale ed andrà sicuramente affrontato, speriamo che le armi dell'analisi genetica si affilino a tal punto da poter dare indicazioni attendibili.
Però il salto della Corsica e la presenza in Sardegna in relazione alla Repubblica di Genova (o ai genovesi in generale) è storicamente inconsistente ... :gh:

Roberto :to:

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verum stabile cetera fumus


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MessaggioInviato: 25/08/2009, 12:36 
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Nome: Francesco Vitali
gomphus ha scritto:
siamo d'accordo che la distribuzione come la esponi tu, dal punto di vista biogeografico appare piuttosto incongruente... ma hai considerato la possibilità che almeno in qualche caso, introduzioni accidentali con acclimatazione possano aver contribuito a questo quadro? ad es. la tipica pubescens in spagna e italia meridionale (passata dominazione spagnola), o la solieri in sardegna e liguria (repubblica marinara di genova)

in occasione di un recente viaggio di raccolta, pesarini e sabbadini hanno trovato a creta il Dorcatypus tristis (lì non dovrebbe esserci nemmeno il genere), all'apparenza indistinguibile da quelli del nord italia; in questo caso dal punto di vista biogeografico la cosa non sembra avere senso... a meno di non considerare una possibile introduzione all'epoca in cui creta apparteneva alla serenissima

Certo... bisogna però tener sempre presente la biologia larvale, oltre che la storia!
Nel caso dell'Italia Meridionale e Spagna, furono gli Aragonesi e venire in Italia e questa bestia non si trova in Aragona... per di più non capisco i motivi per cui gli Aragonesi avrebbero dovuto trasferire piante di euforbia (con tanto di larve) dalla o in Sicilia :roll:
Idem per Genovesi e Sardegna (quoto Hemerobius :) ): i Genovesi crearono colonie dove ancora é parlato ö dialetö (per es. Carloforte), ma non mi pare si spinsero in zone colonizzate dalla Parmena e ancor meno non ho documenti di importazione di euforbie... :roll: ..magari se attaccasse il basilico avrebbe senso :gh: :gh: :gh:
In qualche caso, ma io stesso ne ho parlato in questo articolo sull'introduzione della Steirastoma histrionicum in Giamaica, é possibile ricostruire l'introduzione di una specie, la pianta e persino l'epoca storica o il motivo dell'introduzione, ma queste speculazioni devono avere alle spalle delle conoscenze storiche e biologiche solide ;) ..ad es. documenti storici che attestino trasferimenti di piante o prove genetiche...
Ora, ad esempio, il Dorcatypus é xylofago e magari l'introduzione di qualche legno é più possibile...

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Francesco Vitali


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MessaggioInviato: 26/08/2009, 10:52 
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Nome: Riccardo Poloni
intanto vi ammiro per la cieca fiducia nei giovani!! :oops: :to: , e poi, l'euforbia potrebbe essere stata importata anche accidentalmente, o come pianta ornamentale, o le parmena potrebbero essere state importate con la legna dove avevano un ricovero invernale (poco probabile) e comunque, se da me gli Xylotrechus colonizzano gli omogeneizzati :D , allora a Genova le Parmena potrebbero colonizzare il basilico, chissà, magari il pesto piace pure a loro :gh: :)

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Riccardo Poloni
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Nome: Francesco Vitali
dadopimpi ha scritto:
intanto vi ammiro per la cieca fiducia nei giovani!! :oops: :to: , e poi, l'euforbia potrebbe essere stata importata anche accidentalmente, o come pianta ornamentale, o le parmena potrebbero essere state importate con la legna dove avevano un ricovero invernale (poco probabile) e comunque, se da me gli Xylotrechus colonizzano gli omogeneizzati :D , allora a Genova le Parmena potrebbero colonizzare il basilico, chissà, magari il pesto piace pure a loro :gh: :)


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Località: Feltre(BL)
Nome: Nicola Dal Zotto
Mi piace assai sentire parlare di lavori di genetica sui coleotteri:):) Piacere del tutto disinteressato :D :gh:
A parte gli scherzi, questo genere di studi è assolutamente molto interessante!

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Nicola Dal Zotto


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