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Pogonocherus hispidulus (Piller & Mitterpacher, 1783) Species details

22.I.2013 - ITALY - Lazio - RM, strada per San polo dei Cavalieri, 600 m


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PostPosted: 22/01/2013, 20:16 
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Nome: Maurizio Gigli
Poco fa ho aperto una delle cassette da allevamento che avevo sul balcone, in cui, dopo averlo tagliato in pezzi da 30 cm, avevo messo un bastone, che qualcuno aveva tagliato, probabilmente da un nocciolo, e poi abbandonato a bordo strada, e che avevo raccolto vicino a dove avevo parcheggiato a ottobre scorso, in un posto dove ero andato a cercare tenebrionidi. Volevo buttare tutto, perchè la pioggia di qualche giorno fa era entrata nella cassetta di plastica e l'aveva riempita per circa metà altezza.
Dopo aver tolto i pezzi di legno, fradici e gelati, ho visto che nell'acqua galleggiavano tre Pogonocherus annegati! Allora ho controllato dove fossero i fori, e con sorpresa mi sono accorto che gli unici due pezzi di legno che non erano stati sommersi completamente erano tutti picchiettati di macchiette bianche. Ogni macchietta, come ho visto mettendo gli occhiali, era un Pogonocherus! Tutti lì come su una zattera per non annegare! E visto che erano (sono) vivi, dovrebbero essere usciti da poco, magari proprio per sfuggire all'acqua.

Lazio, Roma, strada per San polo dei Cavalieri, 600 m, da legno raccolto il X.2012, 22.I.2013, M. Gigli legit

Pogonocherus_SanPolo_22-I-2013_a.jpg



Pogonocherus_SanPolo_22-I-2013_b.jpg



Li ho appena trovati, quindi non ho ancora avuto il tempo di controllare la specie.

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Maurizio Gigli
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 Post subject: Re: Sorprese invernali
PostPosted: 22/01/2013, 20:21 
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Sono quelle sorprese che lasciano una soddisfazione tanto maggiore in quanto sono inattese! Sembra (sembra) P. hispidulus, ma sarà meglio una foto da preparato, una delle tue su esemplare (ovviamente :lol: ) freschissimo! Da notare come una bestia così vistosa, in realtà, si mimetizzi benissimo!

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Augusto (aug)
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 Post subject: Re: Sorprese invernali
PostPosted: 22/01/2013, 20:28 
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bella storia e bella specie (anche se belli sono tutti Pogonocherus) !!!!

:hi:

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Cosmin-Ovidiu Manci
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 Post subject: Re: Sorprese invernali
PostPosted: 22/01/2013, 20:48 
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pogonocherus hispidulus, senz'ombra di dubbio.
Anche perchè da nocciolo...

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
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PostPosted: 22/01/2013, 21:14 
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I miei nonni hanno un noccioleto e di rami morti ce ne sono a non finire, in che stato deve essere il legno per trovare questa specie?


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PostPosted: 22/01/2013, 21:18 
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Nome: Francesco Izzillo
Andricus wrote:
I miei nonni hanno un noccioleto e di rami morti ce ne sono a non finire, in che stato deve essere il legno per trovare questa specie?

Sommerso dall'acqua! :gh:

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Francesco Izzillo


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PostPosted: 22/01/2013, 21:51 
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f.izzillo wrote:
Andricus wrote:
I miei nonni hanno un noccioleto e di rami morti ce ne sono a non finire, in che stato deve essere il legno per trovare questa specie?

Sommerso dall'acqua! :gh:

Spiritoso!

Come ho detto era un ramo che era stato tagliato per farne un bastone, per cui presumo che la deposizione sia avvenuta sul ramo dopo che era stato tagliato e abbandonato a terra, già più o meno secco.
Spesso mi è capitato di allevare Pogonocherus da rami secchi raccolti sia in pianta che a terra.

Non li ho ancora controllati ma dovrebbero essere hispidulus, che è anche il più comune, qui.

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Maurizio Gigli
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PostPosted: 22/01/2013, 23:58 
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Che scena bizzarra deve essere stata trovare tutti quei simpatici Pogonocherus hispidulus (confermo la specie, inconfondibile con quella larga banda chiara) abbarbicati al ramo! :lol:
Mi colpisce comunque la data di schiusa cosi' precoce a meno che, come tu ipotizzi, l'allagamento possa aver accelerato l'uscita delle bestiole!
:hi:
Ps vedo solo ora che la conferma della specie era gia' arrivata da Marcello.

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AleP


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PostPosted: 23/01/2013, 8:25 
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Nome: Maurizio Gigli
AleP wrote:
Che scena bizzarra deve essere stata trovare tutti quei simpatici Pogonocherus hispidulus abbarbicati al ramo!

Considera che erano un quindicina, tutti su quel pezzetto di ramo largo 3 cm e lungo una ventina. Con zampe e antenne ritirate sotto il corpo, penso per difendersi dal freddo (per fare le foto ho portatto la cassetta in casa, e si erano già riscaldati quando ho scattato). Francamente non so se fossero usciti in anticipo per sfuggire all'acqua, o perchè alcuni giorni fa abbiamo avuto un periodo di caldo fuori stagione (soprattutto tra Natale e Capodanno sembrava di essere già in primavera) e sul mio balcone, al sole, le temperature diurne possono salire abbastanza anche d'inverno. Qualche giorno fa il termometro che ho fuori (all'ombra) segnava 26°C verso le 13!

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PostPosted: 23/01/2013, 9:24 
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E' sicuramente un insetto molto diffuso, io l'ho allevato da un mucchio di latifoglie, nocciolo, carpino, quercia, tiglio, acero.
In Lazio l'ho raccolto copiosamente in ramaglia di prunus spinosa tagliata dalla forestale e giacente ai bordi di un sentiero in una pineta sui Monti Cimini.
In Romagna è comune in montagna...

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Marci
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PostPosted: 23/01/2013, 17:17 
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Julodis wrote:
AleP wrote:
Che scena bizzarra deve essere stata trovare tutti quei simpatici Pogonocherus hispidulus abbarbicati al ramo!

Considera che erano un quindicina, tutti su quel pezzetto di ramo largo 3 cm e lungo una ventina. Con zampe e antenne ritirate sotto il corpo, penso per difendersi dal freddo (per fare le foto ho portatto la cassetta in casa, e si erano già riscaldati quando ho scattato). Francamente non so se fossero usciti in anticipo per sfuggire all'acqua, o perchè alcuni giorni fa abbiamo avuto un periodo di caldo fuori stagione (soprattutto tra Natale e Capodanno sembrava di essere già in primavera) e sul mio balcone, al sole, le temperature diurne possono salire abbastanza anche d'inverno. Qualche giorno fa il termometro che ho fuori (all'ombra) segnava 26°C verso le 13!

26 gradi? :sh: Pazzesco, qui gela di notte, l'Italia e' proprio lunga! :D

Entomarci wrote:
E' sicuramente un insetto molto diffuso, io l'ho allevato da un mucchio di latifoglie, nocciolo, carpino, quercia, tiglio, acero.
In Lazio l'ho raccolto copiosamente in ramaglia di prunus spinosa tagliata dalla forestale e giacente ai bordi di un sentiero in una pineta sui Monti Cimini.
In Romagna è comune in montagna...


A me e' schiuso da Alnus del Tirolo e, se ricordo bene, da Tilia del Veronese.
:hi:

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AleP


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PostPosted: 24/01/2013, 0:05 
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Nome: Maurizio Gigli
AleP wrote:
A me e' schiuso da Alnus del Tirolo e, se ricordo bene, da Tilia del Veronese.
:hi:

A me è uscito persino da Rhus coriaria!

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Maurizio Gigli
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PostPosted: 24/01/2013, 9:17 
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Nome: Alessandro Pinna
Julodis wrote:
AleP wrote:
A me e' schiuso da Alnus del Tirolo e, se ricordo bene, da Tilia del Veronese.
:hi:

A me è uscito persino da Rhus coriaria!

Davvero? Si tratta dunque di una specie estremamente polifaga nel campo delle latifoglie ma anche fortemente euriecia se pensiamo a dove ho raccolto io l'Alnus (bosco ripariale in Tirolo) e dove presumo tu abbia raccolto il Rhus (macchia costiera?).

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AleP


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PostPosted: 28/01/2013, 14:38 
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Nome: Massimo Meregalli
Che bestiole simpatiche voi Cerambicidari (e i Buprestidari) allevate!!! Con i curchi ovviamente non ci ho quasi mai provato, salvo per i Dichotrachelus. Il problema poi è che quando li vedi neosfarfallati, che gironzolano sul loro substrato, e cominci a guardarli nelle loro attività, come fai a metterli in etere? :dead: E' un po' come mettere in etere il tuo gatto... :?
Massimo


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PostPosted: 29/01/2013, 1:20 
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Nome: Maurizio Gigli
AleP wrote:
e dove presumo tu abbia raccolto il Rhus (macchia costiera?).

No, bassa montagna, nel Reatino, vicino Longone Sabino, quindi quasi equidistante da Tirreno e Adriatico.

dichotrachelus wrote:
Il problema poi è che quando li vedi neosfarfallati, che gironzolano sul loro substrato, e cominci a guardarli nelle loro attività, come fai a metterli in etere? :dead: E' un po' come mettere in etere il tuo gatto... :?

Infatti mi succedeva la stessa cosa quando allevavo gli Julodis, e poi aspettavo che morissero di vecchiaia, perchè non avevo il coraggio di farli secchi.

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Maurizio Gigli
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