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Rhagium (Rhagium) inquisitor inquisitor (Linnaeus, 1758) Species details

26.III.2010 - ITALY - Emilia-Romagna - MO, Passo del Lupo


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PostPosted: 30/03/2011, 23:23 
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Joined: 09/06/2009, 13:19
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Location: Modena
Nome: Omar Pacchioni
Ciao a tutti,
appurato che questi sono rhagium inquisitor chiedo... esistono sottospecie o "versioni" particolari?
vorrei far notare i 4 sulla sinistra che hanno colorazione tipica mentre quei 2 a destra sono diversi e hanno zampe piu lunghe... non so se si tratti di dimorfismo sessuale o di diversità in qualcosa.
Chi può illuminarmi?
ciao grazie
P.S. ho notato che quelli in appennino modenese sono di taglia più piccola rispetto quelli trovati in appennino abruzzese.... come mai? Non credo che dipenda dalla quantità di cibo come a volte capita x gli insetti... stando sottocorteccia... mangiano quello che vogliono entrambi!
grazie ciao


rha.jpg


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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 0:01 
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Joined: 21/05/2010, 23:05
Posts: 2980
Location: San Godenzo (FI)
Nome: Carlo Massarone
Ciao Omar,
stando all'atlante di Gianfranco "Isotomus" Sama, la colorazione delle elitre varia a seconda della proporzione tra la pubescenza chiara e scura sulle bande trasversali nere, presenti in numero a volte maggiore e a volte minore. Gli esemplari più scuri sono presenti per lo più nel nord dell'areale di distribuzione (che per Rhagium inquisitor inquisitor dovrebbe andare dall'Europa alle montagne dell'Altai), mentre la popolazione del sud Europa (Italia compresa) hanno pubescenza più chiara, sopratutto nei maschi.

Sempre stando all'atlante sopra menzionato, è indicato che ".... secondo Plavilstshikov (1936) e Cherepanov (1990a)...." .....sono indicate le sottospecie inquisitor (con distribuzione dall'Europa ai monti dell'Altai), rugipenne (dai monti dell'Altai alle coste del Pacifico), japonicum (dall'isola Kunashir al Giappone); sono poi indicate alcune popolazioni relitte in Algeria del nord e Marocco centrale (ssp. cedri), Caucaso (ssp. stshukini) e Turchia sud-orientale (ssp. fortipes).

N.B.: Ho tradotto il testo così, alla buona, sperando di non aver traviato il reale significato di quanto scritto da Gianfranco.

Comunque anch'io, sui quattro esemplari trovati, ne ho tre più chiari - come i tuoi due, di destra - e uno un po' più scuro - come i tuoi quattro, di sinistra. I miei più chiari mi danno l'idea di essere maschi, perchè sono un po' più stretti dell'altro, che quindi penserei sia femmina.

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Carlo Massarone


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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 13:59 
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Joined: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Attenzione però, le mere differenze cromatiche o nel disegno elitrale non giustificano la creazione di sottospecie o forme particolari, ma, sempre in generale, le si considerano come semplice variabilità della specie.
Se così non fosse per esempio dovremmo ritornare in auge le varie forme che fino agli anni '70 venivano create per identificare, per esempio, le specie con disegno elitrale polimorfo come certi lepturini (provate a dare un occhiata alle pagine del volume di Villiers del 1978, ci sono pagine e pagine di disegni raffiguranti le elitre di certe specie...) o certi cerambycini (tipo rosalia o purpuricenus...).
In senso lato, in certe specie, non c'è un esemplare identico ad un altro come disegno elitrale (es. trichoferus, parmena...), nel caso del Rhagium inquisitor le varie forme apenniniche pertanto ricadono nella mera variabilità della specie.

Sul discorso delle dimensioni, Omar, dovresti confrontare serie di centinaia di adulti di ogni singola località studiata, misurarli uno per uno, e stilare un catalogo con le dimensioni medie di ogni biotopo esplorato. Solo allora si potrebbero trarre conclusioni di un certo significato; altrimenti stai solo facendo una considerazione empirica su pochi ed isolati reperti, che può non voler dire niente, considerando che le dimensioni dipendono indissolubilmente dal substrato che ha alimentato i nostri insetti xilofagi.
Io credo che, in generale, più un ambiente è ostile per certe caratteristiche più tendenzialmente gli insetti tendono a ridurre le proprie dimensioni, per cui se un certo biotopo, per esempio, causa vari fattori (forti venti, forte insolazione), presenta un pabulum con proprietà nutritive ridotte (in questo esempio il legno si secca più velocemente del normale) meno le larve si svilupperanno dando origine a forme di ridotte dimensioni.

Empiricamente questo dato è suffragato dal fatto che negli allevamenti artificiali di cerambicidi, dove viene messo a disposizione delle larvette legno di prima qualità, ben drenato, umidificato con amore dall'entomologo, senza parassiti, muffe ecc..., la prima generazione ottenuta ex ovo (cioè facendo accoppiare e ovodeporre in laboratorio i "genitori") raggiunge quasi sistematicamente le dimensioni massime della specie.

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Marci
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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 14:01 
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Joined: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
conan wrote:
Ciao a tutti,
vorrei far notare i 4 sulla sinistra che hanno colorazione tipica mentre quei 2 a destra sono diversi e hanno zampe piu lunghe... !
grazie ciao


Nel caso specifico mi pare che le 4 siano femmine, i 2 maschietti, quindi dimorfismo sessuale...

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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 14:49 
 

Joined: 13/09/2009, 18:04
Posts: 881
Nome: Pierpaolo Rapuzzi
Ciao,
il Rhagium inquisitor, sulla base dell'ultimo Catalogo può essere così diviso in razze. Riporto anche le altre specie affini dell'Asia Orientale

subgenus Rhagium Fabricius, 1775: 182 type species Cerambyx inquisitor Linnaeus, 1758
Allorhagium Kolbe, 1884: 270 type species Cerambyx inquisitor Linnaeus, 1758
Hargium Leach, 1819: 210 type species Cerambyx inquisitor Linnaeus, 1758
femorale N. Ohbayashi, 1994: 175 A: JA
fortecostatum Jureček, 1933: 129 A: SCH YUN
heyrovskyi hayakawai Takakuwa, 1984: 9 A: JA
heyrovskyi heyrovskyi Podaný, 1964a: 28 A: JA
inquisitor cedri Reymond, 1953: 201 E: SP N: MO
inquistor inquisitor Linnaeus, 1758: 393 (Cerambyx) E: AL AU BE BH BU BY CR CT CZ DE EN FI FR GB GE GR HU IR IT LA LS LT MD NE NL NR NT PL PT RO SK SL SP ST SV SZ TR UK YU A: ES KZ MG WS NAR
americanum Podaný, 1964: 32
boreale Casey, 1913: 195
canadense Podaný, 1964: 30
cariniventre Casey, 1913: 195
crassipes Casey, 1913: 195
exile Gmelin, 1790: 1844
fortipes Reitter, 1898e: 357
indagator Fabricius, 1787: 145
iberonis Ericson, 1916: 240
investigator Mulsant, 1839: 227
lineatum Olivier, 1795: 13 (Stenocorus)
mexicanum Casey, 1913: 197
minutum Fabricius, 1787: 146
montanum Casey, 1913: 197
nigrum Podaný, 1978: 4
nubecula Bergsträsser, 1778: 25 (Cerambyx)
parvicorne Casey, 1913: 195
quadricostatum Podaný, 1964: 34
sudeticum Plavilstshikov, 1915a: 35
thoracicum Casey, 1913: 196

inquisitor rugipenne Reitter, 1898e: 357 A: ES FE GAN HEI JIL JIX LIA MG NC NMO SC SHA XIN YUN ZHE
sibiricum Pic, 1905a: 5
inquisitor schtschukini Semenov, 1898: 601 E: AB AR GG ST A: TR
minimum Podaný, 1964a: 19
stshukini Plavilstshikov, 1915a: 35 [unjustified emendation]

japonicum Bates, 1884: 209 A: FE JA
morrisonense Kano, 1933a: 262 A: TAI
pseudojaponicum Podaný, 1964a: 25 A: JA (Tsushima) SC
qinghaiene L. Chen & Chiang, 2000: 32, 36 A: QIN
sinense Fairmaire, 1900: 638 (Hargium) A: HEB SCH

Sono d'accordo con Marcello che le prime 4 siano femmine e gli ultimi 2 maschi.
Pierpaolo


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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 16:47 
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Joined: 09/06/2009, 13:19
Posts: 1228
Location: Modena
Nome: Omar Pacchioni
Ciao a tutti!
Pierpaolo, interessante quello che hai scritto.
esistono/hai materiale per identificare le farie razze?
ciao

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 Post subject: Re: rhagium inquisitor
PostPosted: 31/03/2011, 22:53 
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Joined: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
Continuo a ribadire, a scanso di equivoci, che stiamo parlando di razze geograficamente separate, in Italia è presente solo la forma tipica, in qualsivoglia forma cromatica abbiamo il piacere di raccoglierlo!

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Marci
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