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Rhamnusium bicolor bicolor (Schrank, 1781) Dettagli della specie

30.IV.2011 - ITALIA - Emilia-Romagna - MO, Modena città


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MessaggioInviato: 30/04/2011, 14:21 
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Nome: Omar Pacchioni
Ciao a tutti, è con immensa gioia che posto questo cerambicide nato da allevamento.
Mesi fa hanopotato un pioppo e hanno lasciato a terra i ceppi.
Per togliermi ogni dubbio .... decisi di caricare in auto un ceppo per "allevarlo". Infilato un sacchetto "preservativo" questa mattina ho avuto questo regalo (non capisco se maschio o femmina)
E' la prima in assoluto ... qualcuno può spiegarmi la biologia? E' davvero un insetto stupendo, nonostante trovato in piena città !
(tra l altro non mi pare ce ne siano altre italiane nel forum)
grazie


rvirgo.jpg


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 Oggetto del messaggio: Re: Rhamnusium virgo
MessaggioInviato: 30/04/2011, 14:29 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
calma e gesso...intanto si tratta di Rhamnusium bicolor (Schrank, 1781). Le supposte differenze specifiche tra virgo e bicolor non sono state riprese dalla maggioranza degli autori, e comunque non erano sufficentemente attendibili nemmeno all'epoca della loro proposizione.
La biologia della specie è la seguente: attacca e si sviluppa nelle parti morte di piante vegete, sicchè lo puoi trovare principalmente nelle carie di secolari latifoglie, come tigli, ippocastani, pioppi. ovviamente oltre alle carie infesta anche altre parti morte, ma ancora in contatto con la parte vivente della pianta, come monconi e grossi rami, scorticature, cicatrici, ecc.
Gli adulti sono attivi in Maggio-Giugno.
Piuttosto, conan, sii più specifico: puoi postare le foto delle parti di ceppo da cui è nato?
Non sono mai bestie comuni i rhamnusium, quindi complimenti, è un ottimo ritrovamento. Il primo per l'Emilia da parecchio tra l'altro, conosco solo vecchie citazioni per San Faustino (Sama, 1988).
Ultima cosa: non metterlo subito in etere: si può allevare in laboratorio se te ne nasce almeno una coppia: lasciali qualche giorno in una scatola con un ceppetto di pioppo e vedrai che vi depongono!

Marcello

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).


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 Oggetto del messaggio: Re: Rhamnusium virgo
MessaggioInviato: 30/04/2011, 14:30 
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Iscritto il: 05/08/2009, 18:02
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Nome: Marcello Benelli
PS è un maschio!

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 Oggetto del messaggio: Re: Rhamnusium virgo
MessaggioInviato: 30/04/2011, 14:46 
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Iscritto il: 09/06/2009, 13:19
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Località: Modena
Nome: Omar Pacchioni
Entomarci ha scritto:
calma e gesso...intanto si tratta di Rhamnusium bicolor (Schrank, 1781). Le supposte differenze specifiche tra virgo e bicolor non sono state riprese dalla maggioranza degli autori, e comunque non erano sufficentemente attendibili nemmeno all'epoca della loro proposizione.
La biologia della specie è la seguente: attacca e si sviluppa nelle parti morte di piante vegete, sicchè lo puoi trovare principalmente nelle carie di secolari latifoglie, come tigli, ippocastani, pioppi. ovviamente oltre alle carie infesta anche altre parti morte, ma ancora in contatto con la parte vivente della pianta, come monconi e grossi rami, scorticature, cicatrici, ecc.
Gli adulti sono attivi in Maggio-Giugno.
Piuttosto, conan, sii più specifico: puoi postare le foto delle parti di ceppo da cui è nato?
Non sono mai bestie comuni i rhamnusium, quindi complimenti, è un ottimo ritrovamento. Il primo per l'Emilia da parecchio tra l'altro, conosco solo vecchie citazioni per San Faustino (Sama, 1988).
Ultima cosa: non metterlo subito in etere: si può allevare in laboratorio se te ne nasce almeno una coppia: lasciali qualche giorno in una scatola con un ceppetto di pioppo e vedrai che vi depongono!

Marcello


Purtroppo l'ho trovato morto nel sacchetto. Per quanto riguarda la specie, sul libro del museo di milano c è scritto: Rhamnusium virgo, più comunemente chiamato col nome di R.bicolor. Quindi deduco siano la stessa specie (?)
Conosco bene la pianta ospite, in che modo si possono prendere...con trappole dolci?
ciao grazie

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 Oggetto del messaggio: Re: Rhamnusium virgo
MessaggioInviato: 30/04/2011, 14:53 
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Nome: Marcello Benelli
La specie è vespertina: noi la cacciamo a vista nelle ore serali, con una torcia, osservando l'interno delle cavità degli alberi e percuotendo con un bastone la parte alta della carie per farli cadere a terra.
Non so se le esche funzionino, anche solo per la precocità della specie (in genere le esche danno il meglio con il caldo afoso dell'estate e non con il clima più mite ed umido della primavera).

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 Oggetto del messaggio: Re: Rhamnusium virgo
MessaggioInviato: 30/04/2011, 16:03 
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Nome: Gianfranco Sama
Aricalma e arigesso. Precisiamo.
Conan :cr sei giustificato solo perché sei stato preso dalla concitazione dell’interessante reperto e, comprensibilmente, non vedevi l'ora. Prima di attribuire un nome scientifico alle specie che devi postare devi fermarti un attimo e ragionare. Se avessi controllato l'Elenco delle specie di Cerambycidae italiane presenti nel forum, ti saresti accorto che R. virgo non solo non è presente nel Forum, ma neppure nella fauna italiana (e, aggiungo, non è neppure citato nel Catalogo di Loebl & Smetana dei Cerambycidae della fauna paleartica). Forse hai ripreso il nome riferendoti a Pesarini & Sabbadini, oppure a Biolib dove è presente un’altra perla del nostro, che scrive “The claim that Cerambyx virgo is invalid since it does not respect the binomial nomenclature (Brustel & alii, 2002) can not be accepted, since "virgo" clearly belongs to the genus Cerambyx: the specific name was written alone as many other valid names by this author and by Linnaeus or Fabricius“. Il problema non è che questo nome non rispetta la nomenclatura binomia (in effetti la rispetta); il fatto è che Cerambyx virgo Voet, 1778 è stato semplicemente cancellato (con atto formale della Commissione Internazionale) dalla nomenclatura assieme a tutti gli altri taxa di Coleotteri introdotti da Voet in quanto pubblicati in lavori che non rispettano la nomenclatura binomia richiesta dal Codice e che, per questo, sono stati posti, nel loro insieme, fra i lavori all’indice (totalmente privi di qualsiasi valore, insomma, come se non fossero mai stati pubblicati). Non so se questa azione sia corretta, ma è così (Dura lex, sed lex).
Per concludere e per rispondere a Entomarci, R. virgo non è un sinonimo di R. bicolor (non potrebbe esserlo in quanto è stato descritto prima), semplicemente R. virgo non esiste.

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Gianfranco Sama

"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro"
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Capito!
Resta il fatto che vorrei vedere le foto del ceppo da cui è nato, con particolari sulle gallerie larvali se visibili!
Conan...mi puoi accontentare :)
Grazie mille!

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MessaggioInviato: 30/04/2011, 18:56 
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Nome: Gianfranco Sama
Entomarci ha scritto:
Capito!
Resta il fatto che vorrei vedere le foto del ceppo da cui è nato, con particolari sulle gallerie larvali se visibili!
Conan...mi puoi accontentare :)
Grazie mille!

Anche eprché potare un pioppo fino a ridurlo ad un ceppo :?

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Isotomus ha scritto:
Anche eprché potare un pioppo fino a ridurlo ad un ceppo :?

Immagino che Conan intedesse una fetta di un tronco cariato. Avranno tagliato l'albero fino a pochi cm da terra, probabilmente proprio perchè morente e molto cariato, lasciando sul terreno un po' di pezzi del tronco, prima di portarseli via, e Omar è passato proprio al momento giusto.
Complimenti Omar! Sono anni che non ne vedo più uno.

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MessaggioInviato: 01/05/2011, 10:21 
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Si Maurizio, proprio cosi, il tronco è stato tagliato in fari pezzi (che io chiamo ceppi, come quello che usa il taglialegna per spaccar la legna con l ascia nei film west :)).
Ora il pezzo di albero ancora al suolo sarà alto 2 metri e 1 "ceppo" di quasi 60 cm di altezza e 40 di diametro è in garage :)
Pensavo di chiedere al proprietario la possibilità di incapucciare con un sacco di plastica il tronco piantato.... che ne pensate?
ciao ciao
P.S. ma come mai dite che non se ne vedono più? sono cosi rare o sono spariti i pioppi?
P.P.S. peccato che mi sia accorto di tale albero solo ora.
Presto posterò le foto del ceppo e del tronco x accontentarvi :)
ciao ciao

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MessaggioInviato: 01/05/2011, 15:24 
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conan ha scritto:
P.S. ma come mai dite che non se ne vedono più? sono cosi rare o sono spariti i pioppi?

Qui sono spariti quasi tutti i pioppi dove trovavo questa specie, insieme a Euryhtyrea micans, Dicerca aenea, Poecilonota variolosa, Trachypteris picta, Aegomorphus clavipes, Potosia affinis e altre cose ancora. Ora al loro posto c'è un supermercato, un parcheggio, un capolinea ATAC e non so che altro. Sono rimasti ancora alcuni alberi, ma non c'è più la fauna di prima! :sick:

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Ciao Omar, complimenti per la nascita :D ...
Alla fine qualcosa è nato dal quel "Ceppone" :gh:
:hi:


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Allora Omar. Ti dico solo una cosa, Complimentoni :hp: :hp: :birra: :birra: e, mi raccomando, dato che l'hai trovato morto lo metti subito in camera umida imbevendo la carta assorbente con aceto. Non si deve assolutamente danneggiare. Tra due settimane portalo al circolo perchè è un reperto importante (tra parentesi, più interessante delle Agapanthia cardui sicuramente) e va segnalato nel prossimo lavoretto sui Cerambycidae dell'Emilia :D :)

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Riccardo Poloni
La dignità degli elementi
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Nome: Omar Pacchioni
scusate, alcuni miei pensieri mi stanno facendo nascere alcuni quesiti:
se l'albero venisse completamente asportato dal luogo in cui si trova (attualmente rimane quel moncone di 2 metri secco), questa specie di cerambicide .... scomparirebbe, e la segnalazione rimarrà solamente "storia" ?
Oppure secondo voi si sarà già già insidiata su altri pioppi vicini? Certo è che se c erano dei rami secchi in altri pioppi.... ora nn ci son più, li hanno tutti potati in stile simil totem pellerossa (che schifo e che vergogna, potatori del genere)!
La segnalazione, dimostrerebbe la presenza dell'insetto solamente in questa limitata zona (per non dire limitata pianta?) ....? allora un altra domanda è : ma da dove viene il "patriarca" dell'esemplare da me trovato? come ci è finito li?
Data l' importanza del ritrovamento, temo il peggio per questa piccola "comunità".
Gianfranco e altri ...cosa ne pensate?

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MessaggioInviato: 02/05/2011, 1:05 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Stai tranquillo, Omar, che quel che noi troviamo è solo la minima parte degli esemplari che vivono in una certa zona.
In questo caso, immagino che quello non sia l'unico pioppo, e probabilmente ce ne saranno altri con il tronco cariato da qualche parte (a volte non ce ne accorgiamo perchè la cavità del tronco si apre all'esterno ad una certa altezza, ma loro se ne accorgono, eccome!).
Considera che la maggior parte degli xilofagi sono molto mobili allo stadio adulto, altrimenti si sarebbero già estinti, perchè spesso devono percorrere distanze notevoli, generalmente in volo, per raggiungere un'altra pianta adatta della stessa specie di quella in cui si sono sviluppati, o simile. Quelli che non volano sono una minoranza, e comunque in questo caso camminano parecchio e riescono comunque ad allontanarsi abbastanza.

Poi ci sono alcune specie che possono fare anche numerose generazioni sulla stessa pianta, che magari si accoppiano e depongono sullo stesso tronco in cui sono nati. Una è proprio questa. Ma è comunque in grado di spostarsi bene in cerca di altre piante adatte. Te lo dimostra il fatto che questa specie si trova anche in città, su piccoli gruppi di piante, o alberi isolati. E poi è pure abbastanza polifaga, e questo vuol dire che nella stessa zona potrebbe aver attaccato anche piante diverse dal pioppo.

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Maurizio Gigli
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