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Icosium tomentosum tomentosum Lucas, 1854 Dettagli della specie

19.VII.2013 - ITALIA - Sardegna - SS, Dintorni di Palau (SS)


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 16/10/2013, 17:22 
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09
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Nome: Raffaele Bocchini
Ciao a tutti :hi: ,

vi presento delle un cerambicide uscito da rami di ginepro di piccola-media taglia (mm. 10-30) raccolti nel nord della Sardegna, presso Palau (SS). La raccolta dei rami l'ho effettuata in settembre dello scorso anno e gli sfarfallamenti sono avvenuti nella seconda metà del mese di luglio di quest'anno.
Nei dati di raccolta ho indicato la data degli sfarfallamenti degli adulti.....

La lunghezza delle larve è di circa mm.10-12, quella dell'adulto fotografato è di mm.13-14

Caratteristica di questa specie è il tappo di chiusura della galleria che non è sulla superficie del legno, bensì al suo interno.


Galleria larvale e fori di ingresso
1-DSCF0159-ok,It.jpg

Il foro di ingresso della larva nel legno
2-DSCN0146-ok,It.jpg

La larva (lunghezza mm. 10-12)
3-DSCF0169-ok,It.jpg

La pupa in celletta
4-DSCF0214-ok,It.jpg

L'adulto
5-DSCF0235-ok,It.jpg

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 Oggetto del messaggio: Re: Cerambicide del Ginepro
MessaggioInviato: 16/10/2013, 17:51 
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Nome: Francesco Izzillo
Icosium tomentosum tomentosum :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 16/10/2013, 18:15 
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Belli! Li hai fatti riprodurre?

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Marci
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S'i fosse vento, lo tempesterei,
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MessaggioInviato: 16/10/2013, 21:28 
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Nome: Raffaele Bocchini
Purtroppo no, perchè quando sono usciti ero al mare......e dopo era troppo tardi! :devil:


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MessaggioInviato: 17/10/2013, 7:18 
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Molto bella e interessante la sequenza che spiega bene il ciclo e le varie fasi di crescita. Attacca solo parti morte oppure depone sul vivo per poi uccidere il ramo?
:hi: michele


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MessaggioInviato: 17/10/2013, 7:49 
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Nome: Maurizio Gigli
Entomarci ha scritto:
Belli! Li hai fatti riprodurre?

Semanotus ha scritto:
Purtroppo no, perchè quando sono usciti ero al mare......e dopo era troppo tardi! :devil:

Se li hai trovati nella cassetta già per la maggior parte morti, è probabile che ci abbiano pensato da soli. Sempre che tu abbia tenuto i rami! E il legno gli andasse ancora bene.

Stavo guardando sul catalogo Sama-Rapuzzi 2011 la distribuzione in Italia di questa specie, e mi sembra piuttosto strana:

Icosium tomentosum tomentosum Lucas, 1854 – La, Sa, To.
Icosium tomentosum atticum Ganglbauer, 1882 – Bas, Mo, Pu, Rom.

A parte la presenza delle due sottospecie sul versante Tirrenico e Adriatico, che è abbastanza logica, sembra strano che la ssp. nominale, molto diffusa in N. Africa, sia in Sardegna, Lazio e Toscana, e non si trovi in Sicilia, Calabria, Campania e Liguria. Così come strana è l'apparente mancanza di atticum in Abruzzo e Marche, ed anche in Friuli Venezia Giulia. (per l'Abruzzo e Marche presumo che ci penseranno presto i vari Paglialunga, Morelli e Giovagnoli).

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 17/10/2013, 8:49 
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Nome: Raffaele Bocchini
Michele,
per la mia esperienza attacca solo rami morti, sia ancora sulla pianta sia al suolo. Il diametro è molto variabile poichè le rosure partono anche da rametti di appena 1 cm sino a rami più grossi di 8-10 cm. Nelle foto ho tolto gran parte della rosura per evidenziare le gallerie larvali, ma quando si solleva la corteccia dei rami attaccati la rosura è molto abbondante e talvolta sotto si sente proprio il vuoto.

Maurizio,
nella mia collezione gli exx. di tomentosum tomentosum provengono da Corsica e Sardegna, mentre quelli di tomentosum atticum dalla Basilicata. Non ho altre catture o dati controllabili. Riguardo il deporre nella legna da cui sono usciti...occorre che i rami siano piuttosto grossi dal momento che dove le larve mangiano di legno ne rimane davvero poco!! I miei erano di dimensioni piuttosto piccole..........


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MessaggioInviato: 26/10/2013, 19:06 
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Nome: Alessandro Pinna
Ciao a tutti, scrivo qui perché volevo il vostro parere. Durante lo scorso inverno, ho raccolto sulle colline veronesi, ed inscatolato, dei rami di ginepri malmessi. Speravo ne uscisse qualcosa di interessante ma ad oggi nulla. Tuttavia da almeno uno di essi continua a fuoriuscire una rosura fine di colore identico al legno. Sembrerebbe un attacco subcorticale o comunque nella parte più esterna del legno.
Mi sono chiesto cosa potesse essere, escludendo l'Icosium perchè mi sembra poco probabile che arrivi fin qui. Ho fatto alcune ipotesi.
La prima: C. rufipenne, che ha sviluppo pluriennale. Non so se la specie sia mai stata citata di queste zone e se ci potrebbe stare, perchè so poco della sua biologia e delle sue preferenze ecologiche nel nostro paese.
La seconda: Pocilium glabratum, forse il più plausibile anche se mi risulta che abbia sviluppo annuale quindi nello specifico o si tratta di esemplari che per qualche motivo hanno allungato il loro sviluppo (ma in condizioni "di laboratorio" credo sia più facile il contrario) oppure ciò che vedo riportato nelle mie fonti non è (sempre) corretto.
Semanotus russicus: si tratterebbe ovviamente di una specie interessantissima e mi risulta che sia compatibile con uno sviluppo biennale.
Questo rimanendo tra i cerambicidi perchè poi ci sono anche alcuni buprestidi che attaccano il ginepro. Ho escluso Palmar festiva perchè si tratta di spcie annuale e, da legna di altre zone qui intorno sempre collinari, mi sono usciti diversi esemplari senza però mai manifestarsi con quel tipo di rosura.
Mai viste in zona Melanthaxie, il B. cupressi direi proprio di no!
Insomma ogni ipotesi è ben accetta, sempre sperando di avere poi la conferma dal laboratorio!
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 20/11/2013, 0:30 
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Nome: Raffaele Bocchini
Ciao Alessandro,

provo a darti una risposta iniziando dal problema "cerambicidi o buprestidi ?". Bisognerebbe vedere le gallerie subcorticali dal momento che, a colpo d'occhio, la differenza principale consiste nello spessore delle gallerie stesse. Quelle dei cerambicidi sono solitamente più profonde e la rosura più spessa, più corposa......le gallerie larvali dei buprestidi sono solitamente piuttosto appiattite ( la larva è piatta, non tondeggiante come quella dei cerambicidi) e la rosura è fine e bianca (evidentemente mangiano il legno e non la corteccia). Le gallerie di Semanotus e di Callidiellum sono molto simili...la rosura è abbondante e grossolana e scavano entrambi una specie di "slargo" prima di entrare nel legno (tipico dei callidiini), inoltre il foro di ingresso della larva nel legno non è chiuso dal classico tappo di segatura. La galleria di Poecilium glabratum è evidentemente di dimensioni inferiori e anche più corta. Comunque tieni presente che le gallerie dei Buprestidi si riconoscono perchè molto piatte, poco profonde, con segatura fine e chiara.
E' chiaro che queste indicazioni sono di carattere molto generale dal momento che ogni specie xilofaga ha un suo modo personale di segnalare la propria presenza. Inoltre questo è ciò che posso dirti in base alla mia esperienza e ........salvo qualche errore di memoria.
Tienici al corrente degli sviluppi........
Ciao, Raffaele


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MessaggioInviato: 21/11/2013, 19:06 
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Grazie raffaele (anche per l'mp). In base a quel che scrivi sembrerebbe più probabile il buprestide.
Vi terrò aggiornati comunque!
:hi:

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AleP


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MessaggioInviato: 29/11/2013, 9:25 
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Nome: Marcello Benelli
oltretutto callidiellum rufipenne è in regressione anche nelle pinete ravennati, e non mi pare si sia diffuso al di fuori di San Vitale...

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Marci
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