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Monochamus galloprovincialis (Olivier, 1795) - Cerambycidae
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Autore:  lucio_A [ 30/09/2014, 21:47 ]
Oggetto del messaggio:  Monochamus galloprovincialis (Olivier, 1795) - Cerambycidae

In un assolato pomeriggio di agosto, appena "atterrato" su un pilastro. Monochamus sp.?

Allegati:
29082014_Trebbio_1_3di3 copia.jpg


Autore:  Julodis [ 30/09/2014, 21:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

L'unico appenninico dovrebbe essere M. galloprovincialis.

Autore:  lucio_A [ 30/09/2014, 22:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Julodis ha scritto:
L'unico appenninico dovrebbe essere M. galloprovincialis.


grazie per l'interessante informazione! Da una rapida navigata web, dovrebbe essere un maschio per via delle lunghe antenne e del colore piuttosto uniforme. A proposito, la differente lunghezza delle antenne (la noto ad esempio in Morimus asper che vedo di frequente) è generalmente valida per riconoscere il dimorfismo sessuale nei Cerambycidae?

Autore:  michele.carraretto [ 01/10/2014, 7:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

lucio_A ha scritto:
Julodis ha scritto:
L'unico appenninico dovrebbe essere M. galloprovincialis.


grazie per l'interessante informazione! Da una rapida navigata web, dovrebbe essere un maschio per via delle lunghe antenne e del colore piuttosto uniforme. A proposito, la differente lunghezza delle antenne (la noto ad esempio in Morimus asper che vedo di frequente) è generalmente valida per riconoscere il dimorfismo sessuale nei Cerambycidae?

È corretta la determinazione del maschio.
Per quanto riguarda il carattere identificativo devo dire che, generalmente, è il primo elemento che guardo perché in effetti è una differenza costante nella famiglia, tuttavia per certi esemplari di alcune tribu, potrebbe tranne in inganno perchè la differenza è minima e soprattutto differente tra ex ed ex.
Comunque aiuta molto.
:hi: michele

Autore:  Julodis [ 01/10/2014, 7:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

lucio_A ha scritto:
A proposito, la differente lunghezza delle antenne (la noto ad esempio in Morimus asper che vedo di frequente) è generalmente valida per riconoscere il dimorfismo sessuale nei Cerambycidae?

Spesso si, ma attenzione, perchè in alcuni serve a poco o niente, per i motivi che ha scritto Michele. Spesso si può tener conto anche di un altro carattere: addome ed elitre più strette in addietro nei maschi.
Vedi ad esempio qui.

Autore:  Plagionotus [ 01/10/2014, 12:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Esatto, spesso la lunghezza delle antenne inganna. Nel caso dei Laminae aiutano molto anche i tarsi anteriori dilatati nel maschio.

Autore:  lucio_A [ 01/10/2014, 21:35 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Esemplare di Aegosoma scabricorne trovato sul pianerottolo di casa a fine luglio 2012 (primo e ultimo mai visto in natura): beh, parlando di eccezioni alla regola, evidentemente in questo caso è superfluo considerare sia la lunghezza delle antenne (del resto modesta) sia la terminazione di addome ed elitre (piuttosto larga) per capire che si tratta di una femmina :mrgreen:
ma in realtà non so se un ovopositore così evidente in un Cerambicydae sia poi un caso eccezionale….

Allegati:
casa_s_Lucia_(female)_1-3 copia.jpg


Autore:  michele.carraretto [ 02/10/2014, 6:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Beh nel caso di specie, a parte la morfologia generale e l'ovopositore, le antenne aiutano senza dubbio perché, nel maschio, sono sì poco più lunghe, ma sono anche più grosse e "scabrose".
:hi: michele

Autore:  Plagionotus [ 02/10/2014, 12:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Nei prionini poi spesso le zampe anteriori nei maschi sono molto più lunghe e con il femore arcuato, come è evidentissimo nel caso dell' Ergates faber. Ogni specie o gruppo poi ha il suo carattere.

Autore:  Julodis [ 02/10/2014, 16:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Monochamus sp.

Plagionotus ha scritto:
Nei prionini poi spesso le zampe anteriori nei maschi sono molto più lunghe e con il femore arcuato, come è evidentissimo nel caso dell' Ergates faber. Ogni specie o gruppo poi ha il suo carattere.

Nei Prionini ci possiamo sbizzarrire in quanto a dimorfismo sessuale. A carico delle antenne, delle mandibole, della forma del protorace, delle elitre, dell'addome, delle zampe, della pubescenza, ecc.

lucio_A ha scritto:
ma in realtà non so se un ovopositore così evidente in un Cerambicydae sia poi un caso eccezionale….

Limitandoci alla nostra fauna, a parte l'Aegosoma, mi pare di ricordare solo gli Acanthocinus.

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