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Daniele Maccapani
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Inviato: 08/10/2014, 20:50 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Secondo capitolo del libro: "Le profezie di Nostralessius" (Ovviamente parlo del "Nostro Alessio", cioè Alessio Morelli  , che alla mia seconda entomodena mi ha regalato una Anthaxia manca dicendomi "vedrai che la trovi anche tu, basta che trovi degli olmi"... E infatti quello stesso anno l'ho trovata! E alla penultima entomodena mi ha regalato un Hylotrupes bajulus, dicendomi ancora che sicuramente l'avrei trovato anch'io, scortecciando pini  ) E oggi la seconda profezia si è "mezza compiuta" Trovato sotto la corteccia di un pino caduto a terra e morto sicuramente da più anni, assieme a quest'altro relitto (le uniche due catture per me interessanti sono stati dei resti malconci  ): http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?t=57025Gradirei conferma dai cerambiciari, ma mi sembra corrispondere bene solo a questa specie... Quasi 16mm, ovviamente manca la testa per la misura completa. Per trovare questa specie viva senza allevare la legna come si può fare? (se è fattibile  ) Si può trovare in celletta scortecciando pini, o la celletta è all'interno del legno e dunque recuperare l'adulto è troppo complesso? Se si, in che periodo va cercato? E in che condizione devono essere i pini per ospitare la specie? (vivi, morti in piedi, morti caduti, morti da molto o da poco...) Grazie mille! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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f.izzillo
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Inviato: 08/10/2014, 20:53 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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_________________ Francesco Izzillo
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Daniele Maccapani
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Inviato: 08/10/2014, 21:00 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Julodis
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Inviato: 08/10/2014, 21:25 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Daniele Maccapani ha scritto: Per trovare questa specie viva senza allevare la legna come si può fare? (se è fattibile  ) Anni fa la trovavo, in genere verso giugno, ma anche più tardi, nella pineta di Ostia, sopra a grossi pini morti da un po'. In genere attacca legno morto, piuttosto vecchio e secco.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 08/10/2014, 21:58 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Grazie Maurizio  Allora verso giugno li proverò a cercare direttamente a vista!  (e magari un mese o due prima provo pure a scortecciare, cosa dite?) 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Tc70
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Inviato: 09/10/2014, 1:09 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4518 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Io ne ho trovato uno vivo e vagante su vecchi tronchi di pino,a fine Agosto in quel di Lucca...cerca sui tronchi abbattuti e lasciati a bordo strada... 
_________________ Tc70
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Daniele Maccapani
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Inviato: 09/10/2014, 9:48 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Alessio89
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Inviato: 09/10/2014, 11:25 |
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Iscritto il: 23/06/2010, 19:05 Messaggi: 2580 Località: Pescara
Nome: Alessio Morelli
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Le profezie di Nostralessius, questa me l'ero persa  . Ecco i miei presagi: "Uno zoferide senza testa Del legit si narreranno le gesta La luce un giorno si accenderà Lo psychodide in provetta cadrà"
Daniele Maccapani ha scritto: Aggiungo una richiesta per Alessio: alla prossima entomodena mi regaleresti la bestia più rara che hai lanciandomi intanto la terza profezia? Poi giuro che appena la trovo anche io ti rendo il tuo esemplare!! No, il Cebrio non te lo do  . La Diaclina testudinea forse  , quella dopo l'ultima volta non l'ho più trovata... 
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Daniele Maccapani
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Inviato: 09/10/2014, 11:30 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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Daniele Maccapani
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Inviato: 09/10/2014, 12:54 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Approfitto di questo cerambicide legato al pino per accennare a una mia curiosità. Vista la storia recente e molto dinamica della zona dove vivo (questa parte del delta dovrebbe esistere in quanto tale da un millennio circa, e i suoi boschi sono anche più recenti... E l'ambiente in generale si è notevolmente modificato nel tempo) mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti. Credo potrebbe essere interessante! Ma ovviamente prima dovrò avere alle spalle anni di ricerche per definire bene la lista delle specie presenti e per approfondire le conoscenze sulla loro biologia, sulla biogeografia, sulla storia del territorio, ecc... Comunque, fra i cerambicidi vedo già un panorama piuttosto variegato: specie alloctone (v. Xylotrechus stebbingi e Neoclitus acuminatus), specie prevalentemente montane probabilmente arrivate per fluitazione (v. Strangalia attenuata e Rusticoclytus rusticus)... E poi c'è la questione delle specie legate ai pini: il pino qua è stato portato attorno agli anni '30, a quanto ne so... Non so se ne fossero già stati massicciamente piantati anche prima. Quindi le specie del pino non devono essere presenti da molto. Secondo voi come sono arrivate? (ho qualche abbozzo di idea molto vaga, ma magari qualcuno -della zona e non- sa già rispondermi in modo più preciso  ) Fra l'altro... Non ho mai capito bene se in italia esistano pini autoctoni o se siano stati tutti importati in tempi più o meno antichi; nel secondo caso, le specie del pino sono quasi tutte alloctone?! 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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f.izzillo
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Inviato: 09/10/2014, 15:33 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Daniele Maccapani ha scritto: Approfitto di questo cerambicide legato al pino per accennare a una mia curiosità. Vista la storia recente e molto dinamica della zona dove vivo (questa parte del delta dovrebbe esistere in quanto tale da un millennio circa, e i suoi boschi sono anche più recenti... E l'ambiente in generale si è notevolmente modificato nel tempo) mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti. Credo potrebbe essere interessante! Ma ovviamente prima dovrò avere alle spalle anni di ricerche per definire bene la lista delle specie presenti e per approfondire le conoscenze sulla loro biologia, sulla biogeografia, sulla storia del territorio, ecc... Comunque, fra i cerambicidi vedo già un panorama piuttosto variegato: specie alloctone (v. Xylotrechus stebbingi e Neoclitus acuminatus), specie prevalentemente montane probabilmente arrivate per fluitazione (v. Strangalia attenuata e Rusticoclytus rusticus)... E poi c'è la questione delle specie legate ai pini: il pino qua è stato portato attorno agli anni '30, a quanto ne so... Non so se ne fossero già stati massicciamente piantati anche prima. Quindi le specie del pino non devono essere presenti da molto. Secondo voi come sono arrivate? (ho qualche abbozzo di idea molto vaga, ma magari qualcuno -della zona e non- sa già rispondermi in modo più preciso  ) Fra l'altro... Non ho mai capito bene se in italia esistano pini autoctoni o se siano stati tutti importati in tempi più o meno antichi; nel secondo caso, le specie del pino sono quasi tutte alloctone?!  In Italia il Pinus halepensis è sicuramente autoctono; inoltre una serie di specie montane, a partire dal Pinus leucodermis, sono indigene.
_________________ Francesco Izzillo
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Julodis
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Inviato: 09/10/2014, 16:42 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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A parte alcune specie di recente importazione, tutti gli altri pini montani sono originari del territorio italiano. Come ti ha già scritto Francesco, il Pinus halepensis è anch'esso autoctono, un po' in tutta la zona costiera d'Italia e del resto del Mediterraneo. Nelle zone intermedie, ovvero tra le montagne e il litorale, c'è poi il pino silvestre, che credo sia autoctono in Nord Italia e fino alla Toscana. Un discorso a parte meriterebbe il Pinus pinea (quello che fa i pinoli, per intenderci), che probabilmente non è autoctono in Italia, ma proviene dal Mediterraneo occidentale. Però è largamente coltivato in tutta l'area mediterranea da migliaia di anni, proprio per i pinoli, per cui in Italia credo ci sia già da moltissimo tempo, importato non so se dai fenici o dai greci, ma certamente presente e largamente diffuso in epoca romana. Probabilmente su questo pino sono passate gran parte delle specie di xilofagi originariamente legate al Pinus halepensis. Probabilmente anche nella zona del delta ci sono, o ci saranno stati, impianti di questo pino risalenti all'epoca romana, e quelli piantati successivamente avranno ricevuto gli xilofagi dai precedenti (è possibile, anzi molto probabile, che in passato il bosco misto di quella zona comprendesse anche pini silvestri autoctoni). C'è poi da dire che in alcune zone d'Italia erano presenti in passato boschi di conifere autoctone dove ora non ve ne è più traccia, o solo sparuti resti. Gli attuali impianti artificiali di conifere, almeno quelli più vecchi, potrebbero aver ricevuto parte della loro fauna da questi vecchi boschi, prima della loro totale scomparsa. E poi da questi impianti più antichi, alcune specie saranno passate a colonizzare gli impianti recenti. Daniele Maccapani ha scritto: mi piacerebbe in futuro provare a ricostruire la storia del popolamento di qualche famiglia di insetti Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo.
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Daniele Maccapani
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Inviato: 09/10/2014, 18:30 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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Julodis ha scritto: Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo. Infatti lo rimando ad un futuro molto lontano! Grazie per tutte le informazioni  Da me si trovano essenzialmente il Pinus pinea, di cui hai già scritto, e il Pinus pinaster; questo sai dirmi se sia autoctono o meno? 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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f.izzillo
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Inviato: 09/10/2014, 18:52 |
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31 Messaggi: 9646 Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
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Daniele Maccapani ha scritto: Julodis ha scritto: Un progetto molto ambizioso e interessante, ma anche molto impegnativo. Infatti lo rimando ad un futuro molto lontano! Grazie per tutte le informazioni  Da me si trovano essenzialmente il Pinus pinea, di cui hai già scritto, e il Pinus pinaster; questo sai dirmi se sia autoctono o meno?  No non è endemico ma non vuol dir molto.
_________________ Francesco Izzillo
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Daniele Maccapani
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Inviato: 09/10/2014, 19:10 |
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Iscritto il: 09/06/2012, 20:57 Messaggi: 4282 Località: Mesola (FE)
Nome: Daniele Maccapani
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f.izzillo ha scritto: No non è endemico Grazie dell'informazione f.izzillo ha scritto: ma non vuol dir molto. Nel senso che gli xilofagi legati ai pini passano tranquillamente da una specie all'altra, quindi se c'erano già altri pini la presenza o meno del pinaster è indifferente, giusto? 
_________________ "Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell) Daniele
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