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Ropalopus (Ropalopus) clavipes (Fabricius, 1775) Dettagli della specie

I.2016 - ITALIA - Emilia-Romagna - RA, Pineta di Classe, porzione nord "Pineta di Dante".


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 24/02/2016, 21:41 
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Nome: Marco Villani
Si tratta di una specie comune, ma che non avevo mai incontrato. La aggiungo anche perché mi è sfarfallata da una pianta che prima consideravo poco appetibile per la maggior parte dei cerambici, ossia da carpino. Infatti questa bella specie è uscita da dei rametti di 2-3 cm di diametro raccolti al suolo e piuttosto secchi, ma con evidenti segni di attacco dati da ferite longitudinali sulla superficie della corteccia (simili a quelle che ho osservato in Ropalopus insubricus, Oberea pedemontana e Saperda carcharias). La larva, che evidentemente aveva abiti sottocorticicoli, si è invece impupata esattamente nel centro del rametto per poi fuoriuscire lateralmente (ho tagliato in più parti i rametti per vedere se ce ne erano altri, ma non ne ho trovati: solo alcune larvette più piccole che mi sembrano di Clytino). Purtroppo non so la data precisa ma credo sia sfarfallato intorno alla fine di gennaio. I rametti sono stati raccolti il 1.I.2016.
febbraio2015 018.JPG


Ciao,
Marco


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MessaggioInviato: 24/02/2016, 21:51 
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Nome: Marcello Benelli
Lo sai vero che è la prima segnalazione per la Romagna Ravennate ragazzo? :birra:
Sei un fenomeno! Complimenti!

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Marci
"S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo,
S'i fosse vento, lo tempesterei,
S'i fosse acqua, i' l'annegherei
s'i fosse dio, mandereil' en profondo" ( Cecco Angiolieri).


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MessaggioInviato: 24/02/2016, 21:55 
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Nome: Francesco Izzillo
marco villa ha scritto:
Si tratta di una specie comune, ma che non avevo mai incontrato. La aggiungo anche perché mi è sfarfallata da una pianta che prima consideravo poco appetibile per la maggior parte dei cerambici, ossia da carpino. Infatti questa bella specie è uscita da dei rametti di 2-3 cm di diametro raccolti al suolo e piuttosto secchi, ma con evidenti segni di attacco dati da ferite longitudinali sulla superficie della corteccia (simili a quelle che ho osservato in Ropalopus insubricus, Oberea pedemontana e Saperda carcharias). La larva, che evidentemente aveva abiti sottocorticicoli, si è invece impupata esattamente nel centro del rametto per poi fuoriuscire lateralmente (ho tagliato in più parti i rametti per vedere se ce ne erano altri, ma non ne ho trovati: solo alcune larvette più piccole che mi sembrano di Clytino). Purtroppo non so la data precisa ma credo sia sfarfallato intorno alla fine di gennaio. I rametti sono stati raccolti il 1.I.2016.
febbraio2015 018.JPG

Ciao,
Marco

Attento agli Isotomus! :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 24/02/2016, 22:12 
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Nome: Marco Villani
Entomarci ha scritto:
Lo sai vero che è la prima segnalazione per la Romagna Ravennate ragazzo? :birra:
Sei un fenomeno! Complimenti!

Grazie! Però se non sbaglio Contarini lo ottenne da Prunus spinosa di Ceparano, quindi è la seconda segnalazione :D
Le specie più interessanti le ottengo sempre nei modi più inaspettati. E dire che mi sarei accontentato di un Clytus arietis.

f.izzillo ha scritto:
marco villa ha scritto:
Si tratta di una specie comune, ma che non avevo mai incontrato. La aggiungo anche perché mi è sfarfallata da una pianta che prima consideravo poco appetibile per la maggior parte dei cerambici, ossia da carpino. Infatti questa bella specie è uscita da dei rametti di 2-3 cm di diametro raccolti al suolo e piuttosto secchi, ma con evidenti segni di attacco dati da ferite longitudinali sulla superficie della corteccia (simili a quelle che ho osservato in Ropalopus insubricus, Oberea pedemontana e Saperda carcharias). La larva, che evidentemente aveva abiti sottocorticicoli, si è invece impupata esattamente nel centro del rametto per poi fuoriuscire lateralmente (ho tagliato in più parti i rametti per vedere se ce ne erano altri, ma non ne ho trovati: solo alcune larvette più piccole che mi sembrano di Clytino). Purtroppo non so la data precisa ma credo sia sfarfallato intorno alla fine di gennaio. I rametti sono stati raccolti il 1.I.2016.
febbraio2015 018.JPG

Ciao,
Marco

Attento agli Isotomus! :hi:

Ho paura che qui in pianura non ci siano :( In Romagna dovrebbero esserci solo sulla fascia montana, dove il carpino è in associazione con Quercus o Fraxinus ornus. Comunque potrei sbagliarmi. Vi terrò aggiornati :ok:
:hi:


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MessaggioInviato: 24/02/2016, 22:51 
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Caspita! Sei più aggiornato di me...
Beh resta il fatto che in pineta é nuovo...

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MessaggioInviato: 24/02/2016, 23:31 
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Nome: Daniele Maccapani
Complimenti Marco! :birra:
Con tutti i cerambiciari che girano da quelle parti, trovare un cerambicide nuovo per le pinete di ravenna é come vincere alla lotteria :D (anche se ovviamente in questo caso il fattore C non é certo il piú importante :bln: :ok: )!

:birra: :hi:

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"Lasciate questo mondo un po' migliore di come lo avete trovato" (Sir Robert Baden Powell)
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MessaggioInviato: 24/02/2016, 23:59 
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Bravo davvero Marco!! Stai tirando fuori un bel po' di cose!

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 25/02/2016, 0:39 
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Nome: Maurizio Gigli
Questa è una bestia che ho trovato quasi sempre in modo strano. A parte quelli che ogni tanto finiscono in trappola, li ho trovati quasi sempre sui paletti usati come tutori di giovani alberelli piantati lungo le strade. La zona dove ne ho trovati di più (i paletti erano stati piantati senza prima scortecciarli, e sotto la corteccia era tutto scavato dalle loro larve) era stranamente in pieno centro di Roma, lungo le strade nei pressi dell'Università (allora l'unica, ora La Sapienza), nel periodo in cui la frequentavo, quindi molti anni fa.
Si trovano anche, non di rado, sugli steccati. Peccato che ormai venga scortecciato quasi tutto.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 25/02/2016, 9:06 
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Julodis ha scritto:
Questa è una bestia che ho trovato quasi sempre in modo strano. A parte quelli che ogni tanto finiscono in trappola, li ho trovati quasi sempre sui paletti usati come tutori di giovani alberelli piantati lungo le strade. La zona dove ne ho trovati di più (i paletti erano stati piantati senza prima scortecciarli, e sotto la corteccia era tutto scavato dalle loro larve) era stranamente in pieno centro di Roma, lungo le strade nei pressi dell'Università (allora l'unica, ora La Sapienza), nel periodo in cui la frequentavo, quindi molti anni fa.
Si trovano anche, non di rado, sugli steccati. Peccato che ormai venga scortecciato quasi tutto.



A Viterbo, a casa di amici sui colli, c'era una catastina di legna di albicocco (durissimo). Era completamente invasa dai clavipes. Raccolsi 4, 5 tronchetti e nacquero almeno un centinaio di individui.
Dico almeno, perchè dopo i primi cento ho iniziato a smollarli!!!
E' sicuramente il piu' polifago del suo genere...

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MessaggioInviato: 25/02/2016, 11:35 
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Ciao Marco,
pensavo che i Ropalopus sfarfallassero a tarda primavera, a che temperatura tieni la legna?

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"Solo un entomologo può capire il piacere da me provato nel cacciare per ore in qua e in là, sotto il sole cocente, tra i rami e i ramoscelli e la corteccia degli alberi caduti"
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MessaggioInviato: 25/02/2016, 16:40 
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Grazie per i complimenti :)

Carlo A. ha scritto:
Ciao Marco,
pensavo che i Ropalopus sfarfallassero a tarda primavera, a che temperatura tieni la legna?

Infatti il R. insubricus mi sfarfallò verso maggio mi sembra, ma lo tenevo in lavanderia ad una temperatura a metà tra quella esterna e quella di casa. Questo era in casa, quindi ad una temperatura alterata rispetto all'esterno. Suppongo che, come la maggior parte dei Callidini (Semanotus, Poecilium, Phymatodes) trascorra l'inverno come adulto in celletta.

Entomarci ha scritto:
Caspita! Sei più aggiornato di me...
Beh resta il fatto che in pineta é nuovo...


:ok:

Vedrò di raccogliere altri rami e a mettere delle trappole su questi carpini che ancora non avevo mai indagato.

:hi:


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MessaggioInviato: 26/02/2016, 12:15 
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Nome: Adam Woźniak
Entomarci ha scritto:
(...)
E' sicuramente il piu' polifago del suo genere...


In my opinion the most polyphagous among European species of the genus Ropalopus is Ropalopus macropus.
This species inhabits thin twigs and develops not only trees, but also in other plants. Personally, I bred it, for example: oaks (Qercus spp.), hornbeam (Carpinus sp.), hazel (Corylus sp.), maples (Acer spp.), hawthorn (Crataegus sp.), ash (Fraxinus sp.), elm (Ulmus sp.), apple (Malus sp.), rowan berry (Sorbus sp.), plums (Prunus spp.), chestnut (Aesulus sp.), as well as with the rose (Rosa sp.) and the vines (Vitis sp.). :bln:


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MessaggioInviato: 26/02/2016, 15:31 
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:14
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
Uncle Adam ha scritto:
Entomarci ha scritto:
(...)
E' sicuramente il piu' polifago del suo genere...


In my opinion the most polyphagous among European species of the genus Ropalopus is Ropalopus macropus.
This species inhabits thin twigs and develops not only trees, but also in other plants. Personally, I bred it, for example: oaks (Qercus spp.), hornbeam (Carpinus sp.), hazel (Corylus sp.), maples (Acer spp.), hawthorn (Crataegus sp.), ash (Fraxinus sp.), elm (Ulmus sp.), apple (Malus sp.), rowan berry (Sorbus sp.), plums (Prunus spp.), chestnut (Aesulus sp.), as well as with the rose (Rosa sp.) and the vines (Vitis sp.). :bln:

Ciao Adam, Marcello was probably writing about Italian fauna that does not include R. macropus.

Complimenti a Marco anche da parte mia, :ok: è una specie non così comune e finora non mi è mai uscita da allevamenti (però va nelle trappole).

_________________
AleP


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MessaggioInviato: 26/02/2016, 15:50 
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Località: Alfonsine (RA)
Nome: Marco Villani
AleP ha scritto:
Complimenti a Marco anche da parte mia, è una specie non così comune e finora non mi è mai uscita da allevamenti (però va nelle trappole).


Grazie :)
In effetti penso sia più facile reperirla in trappola che con l'allevamento. Vedrò se li prendo con le trappole dolci appese sugli stessi alberi dove ho prelevato i rami.


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MessaggioInviato: 26/02/2016, 16:32 
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Località: Verona
Nome: Alessandro Pinna
In bocca al lupo! A me finora ne son finiti in trappola solo due ess, però va detto che negli anni passati ho trappolato poco o nulla. Comunque non la definirei una specie comunissima nelle trappole perchè i due ess erano in mezzo a decine di Purpuricenus kaheleri, Xylotrecus, ecc, e persino gli Stenecorus meridianus erano più abbondanti!

_________________
AleP


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