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Monochamus galloprovincialis (Olivier, 1795) Dettagli della specie

15.VII.2017 - ITALIA - Lombardia - VA, Brughiera di Malpensa


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MessaggioInviato: 19/07/2017, 14:32 
 

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Nome: Danilo Baratelli
Monochamus galloprovincialis. Bestia tutto sommato frequente da altre parti ma da noi non lo è per niente. Sono anni che la cerco (è segnalata delle brughiere alberate di Vergiate), ci voleva un intervento di deforestazione sconsiderato per trovarla sui pini silvestri abbattuti e lasciati al sole, in compagnia di un nutrito gruppo di altri conspecifici e alcuni buprestidi.

Ciao Danilo


Monochamus-galloprovincialisDSC_0296scutello.jpg

Monochamus-galloprovincialisDSC_0296rid.jpg

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MessaggioInviato: 19/07/2017, 17:52 
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Nome: Maurizio Gigli
Il Baratelli ha scritto:
e alcuni buprestidi.

Quali?

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 19/07/2017, 19:40 
 

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Nome: Danilo Baratelli
Per te credo poco più che bestiacce e cioè B. novemmaculata e B. haemorrhoidalis, ma qui per me bestie che non ho mai preso nel varesotto. Nella parte bassa della mia provincia vi sono formazioni forestali definibili come brughiere alberate. in realta sono dei Querco-betuleti, ricchi di pino silvestre, conifera la cui autoctonia è in discussione. La coleotterofauna di queste formazioni è poco conosciuta, anche a causa di un certo abbandono delle pratiche forestali che non consente di avere belle cataste di lega di pino esposte al sole.Per contro sono formzioni molto chiuse con poche conifere morte quindi soprattutto i Buprestidi non sono facili da trovare pur, credo, non essendo rari. E' un po che cerco di attirare i cerambicidi con trappole a trementina ma, se da un lato credo di aver azzeccato la tipologia costruttiva delle trappole, non ho ancora azzeccato la trementina. quelle che si trovano nei negozi per ora non funzionano.
Comunque in questi giorni torno sulle poche cataste di silvestre che ho individuato e vedo se troverò qualche cosa di meglio.
ciao Danilo


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MessaggioInviato: 19/07/2017, 21:19 
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Nome: Maurizio Gigli
Buprestis novemmaculata è una bestiaccia onnipresente sui pini. Ricorderò sempre che qualche anno fa, in una zona dell'Appennino nel Sud del Lazio, senza conifere spontanee (eccetto i ginepri) c'erano solo tre pini lungo il bordo della strada (di cui uno appena morto), e nessun altro per chilometri e chilometri. Sono andato a darci un'occhiata, e c'erano alcuni esemplari di questa specie, arrivati da chissà dove. Forse solo Chrysobothris solieri riesce ad arrivare ovunque ancor di più.
B. haemorrhoidalis, invece, non è così comune in Italia.

La trementina adatta credo sia l'essenza di trementina da resina di pino. Però credo sia difficile distinguerla da quelle di altra origine.

Se può esserti utile, ti consiglio di consultare il sito The Pherobase dove sono elencati, tra l'altro, i feromoni noti per molte specie di insetti, tra cui molti coleotteri. Ma non ci sono solo feromoni, ma anche altre sostanze attrattive, tra cui oli essenziali prodotti da varie piante, ecc.
Se selezioni un genere di Cerambycidae o Buprestidae di conifera, vedrai che vengono elencati, oltre a feromoni specifici per alcune specie o generi, sostanze che li attirano un po' tutti, come la trementina, alcoli come ipsenolo, ipsdiolo, eugenolo, ma anche il comune alcool etilico, alfa-pinene, beta-pinene ed altri terpeni.
Alcune di queste sostanze sono reperibili più o meno facilmente, e possono fare comodo per le trappole, attirando un'ampia gamma di specie che vivono sulle conifere. C'è qualcosa anche per le specie legate alle latifoglie.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 19/07/2017, 23:56 
 

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Nome: Danilo Baratelli
Grazie maurizio una informazione preziosa. Ciao danilo


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MessaggioInviato: 20/07/2017, 6:17 
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Nome: Maurizio Gigli
Dimenticavo. Diversi anni fa ho fatto una prova, dopo aver letto degli articoli di americani sui sistemi che usano per tenere sotto controllo specie di Buprestidi che attaccano le conifere, per provare ad attirare Buprestidi che vivono su queste essenze. Ho provato un semplice sistema di trappola ad alcool. In pratica ho appeso ad un ginepro, a Maccarese, un barattolo di vetro, di quelli da conserva, pieno per metà di alcool etlico, quello solito, denaturato a 90% (allora non usavo ancora le bottiglie di plastica tagliate o forate, ma i barattoli di vetro di sottaceti, marmellata, ecc., appesi grazie ad una corda legata al bordo dove si avvita il tappo, e ad un gancio). La speranza era di prendere Buprestis cupressi, che ovviamente non c'è andata (anche perché probabilmente non ancora in attività). In compenso, quando dopo due o tre giorni sono andato a riprendere la trappola (l'etanolo evapora velocemente), ci ho trovato un paio di Anthaxia sepulchralis, specie decisamente poco comune in Italia centrale, che a Maccarese ho trovato solo in quella occasione (per la precisione, in centro Italia credo di averla trovata solo in una località costiera del Grossetano), e che presumibilmente erano arrivate da alcuni pini nelle vicinanze.

Poi non ho più provato ad usare questo sistema, data anche la scarsissima presenza di conifere spontanee nella mia regione.

Due o tre anni fa ho trovato in vendita al mercatino vicino casa degli imbuti di plastica a prezzo basso. Ne ho presi 6 o 7 di un diametro di circa 8 cm, li ho attaccati uno sopra l'altro, in modo che ciascuno convogliasse ciò che ci cadeva dentro in quello sottostante, li ho verniciati di nero e ci ho attaccato sotto un ultimo imbuto con avvitata una provettona Falcon. Una sorta di funnel trap fatta in casa. Nella Falcon ci ho messo una soluzione di trementina e resina di pino disciolta, ed ho appeso la trappola ad un pino moribondo in un boschetto (piantato, ovviamente) sull'Appennino laziale, dove avevo trovato varie specie di Buprestidi e Cerambycidi pinicoli. Dopo alcuni giorni l'ho recuperata, con risultati deludenti (solo dei Latridiidi), ma soprattutto la soluzione era diventata una specie di liquido molto viscoso e appiccicoso, impossibile da ripulire.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 20/07/2017, 16:41 
 

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Nome: Danilo Baratelli
Beh l'etanolo è la prossima esca che proverò. Ho individuato quello bio, per i camini e stufe ad alcool che non è denaturato con acetone o sostanze odorizzanti, ma è denaturato solo per il gusto che è amarissimo e quindi imbevibile. Per il resto è simile all'alcool non denaturato. Per adesso con le trappole che ho costruito, e che magari in questi giorni posterò nella sezione apposita, ho visto che circa 400 cc di trementina (farlocca) mi durano oltre 3 settimane, quindi quanto a lentezza di rilascio ci siamo. Fino ad ora però ho preso solo 3 cicale, intercettate credo dalla bottiglia tagliata che fa da diffusore sopra la trappola. Poi volevo provare qualche terpene che costa un po però credo che sia più efficace (alfa-pinene, mugolio etc) ma la strada è lunga e un po' noiosa, se non arrivano risultati.

Ciao DAnilo


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