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marco paglialunga
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Inviato: 16/03/2010, 19:26 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4844 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Che belline che erano  .....e pensare che ne ho prese e rilasciate tante perchè erano comuni, pensando alla fatidica frase di James Oliver Curwood: "The greatest thrill is not to kill but to let live",resa celebre dal film "L'orso" di Jean-Jacques Annaud di quegli anni. Poi mai più riviste  ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus. Pesaro VIII 91 14 mm
_________________ O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani (InfeRRno - canto IX - vv. 61-63)
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Isotomus
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Inviato: 16/03/2010, 20:16 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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marco paglialunga ha scritto: Che belline che erano  .....e pensare che ne ho prese e rilasciate tante perchè erano comuni, pensando alla fatidica frase di James Oliver Curwood: "The greatest thrill is not to kill but to let live",resa celebre dal film "L'orso" di Jean-Jacques Annaud di quegli anni. Poi mai più riviste  ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus. Pesaro VIII 91 14 mm E' strano perché vivono su Ulmus ed è per questo che non trovano praticamente più 
_________________ Gianfranco Sama
"Benedetto colui che ti aiuta a correggere i tuoi errori invece di scagliarteli contro" ___________________________________ Gershom Sholem
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Julodis
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Inviato: 16/03/2010, 23:13 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Isotomus ha scritto: marco paglialunga ha scritto: Poi mai più riviste  ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus. E' strano perché vivono su Ulmus ed è per questo che non trovano praticamente più  Per forza non le trovi più, cercandole su Quercus! Comunque, Gianfranco, qui sono ancora piuttosto diffuse, giudicando dai fori d'uscita che vedo quando controllo gli olmi in cerca di Anthaxia. Sicuramente però ce ne sono meno che una ventina di anni fa, quando erano veramente ovunque (peccato diventassero quasi sempre di un brutto grigio!)
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elleelle
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Inviato: 17/03/2010, 0:40 |
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38 Messaggi: 4950
Nome: luigi lenzini
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Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...  luigi
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Julodis
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Inviato: 17/03/2010, 0:49 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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elleelle ha scritto: Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...  luigi Sul pesco, probabilmente hai trovato la Saperda scalaris, che vedi in questa discussione: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=145&t=4250&hilit=saperda+scalarisConsidera però che l'animale vivo, o ben conservato, ha tutte le zone chiare che in realtà sono di un bel verde-giallo. Io le ho trovate sui prugnoli (Prunus spinosa), sempre qui nel Lazio, ma so che attacca regolarmente i ciliegi e penso diverse altre rosacee.
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Isotomus
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Inviato: 17/03/2010, 9:53 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Julodis ha scritto: elleelle ha scritto: Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...  luigi Sul pesco, probabilmente hai trovato la Saperda scalaris, che vedi in questa discussione: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=145&t=4250&hilit=saperda+scalarisConsidera però che l'animale vivo, o ben conservato, ha tutte le zone chiare che in realtà sono di un bel verde-giallo. Io le ho trovate sui prugnoli (Prunus spinosa), sempre qui nel Lazio, ma so che attacca regolarmente i ciliegi e penso diverse altre rosacee. Esatto, la Saperda scalaris è molto polifaga, in pratica l'unica specie polifaga del genere (almeno per le specie italiane). Ne ho allevate anche da Abies alba !
_________________ Gianfranco Sama
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marco paglialunga
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Inviato: 17/03/2010, 10:03 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4844 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Cita: Per forza non le trovi più, cercandole su Quercus! Comunque, Gianfranco, qui sono ancora piuttosto diffuse, giudicando dai fori d'uscita che vedo quando controllo gli olmi in cerca di Anthaxia. Sicuramente però ce ne sono meno che una ventina di anni fa, quando erano veramente ovunque (peccato diventassero quasi sempre di un brutto grigio!) ....e te pareva che a Roma nun ce l'avevano  mi viene in mente la famosa barzelletta del romano e del veneto...... il romano:"Noi c'avemo er Colosseo,noi c'avemo i Fori,noi c'avemo er Papa,noi c'avemo Piazza Navona,noi...."e il veneto:"Noi ciavemo e basta!" PS:le trovavo adulte su Quercus e Corylus,e in effetti adesso che ci penso vicino ci sono degli Olmi,proverò a raccoglierne dei rametti  Le mie non mi sembrano diventate né brutte né grigie 
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Isotomus
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Inviato: 17/03/2010, 11:23 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Marco, dai rametti di olmo ci puoi tirare fuori degli Exocentrus punctipennis, non delle Saperda punctata che vogliono tronchi o grossi rami.
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marco paglialunga
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Inviato: 17/03/2010, 14:36 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4844 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Grazie Gianfranco! Scusami, ma abituato a fare carichi di legna,dopo i danni delle ultime nevicate,per "rametti" intendevo da 3 cm in su.... 
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Isotomus
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Inviato: 17/03/2010, 18:25 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Auguri e facci sapere i risultati. Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ?
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marco paglialunga
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Inviato: 17/03/2010, 18:27 |
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54 Messaggi: 4844 Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
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Isotomus ha scritto: :ok: Auguri e facci sapere i risultati. Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ? Certamente Alla magnazza arriviamo in 3 marchigiani  !!Praticamente un'invasione 
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Julodis
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Inviato: 17/03/2010, 18:51 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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marco paglialunga ha scritto: Grazie Gianfranco! Scusami, ma abituato a fare carichi di legna,dopo i danni delle ultime nevicate,per "rametti" intendevo da 3 cm in su....  Per le punctata devi guardare i fusti da 10-15 cm in su. Ho visto che hanno una predilezione per i tronchi di 20 - 30 cm di diametro morti ma in piedi. Nel periodo in cui erano infestanti, c'era la famosa moria degli olmi provocata dalla grafiosi. Negli anni successivi siamo rimasti quasi senza olmi, e la specie era rappresentata, salvo pochi alberi superstiti, solo dai ricacci che nascevano dalle radici delle piante morte e normalmente tagliate alla base (avete mai provato a tagliare un olmo? Non fatelo, se non volete averne centinaia che spuntano tutto intorno!), che non essendo adatti allo scolitide, si salvavano dalla grafiosi. Risultato: quasi totale scomparsa degli xilofagi dell'olmo. Ora però le piante sono ricresciute e cominciano ad esserci dei begli alberi, e gli xilofagi stanno rispuntando fuori. Isotomus ha scritto: :ok: Auguri e facci sapere i risultati. Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ? Giusto per informazione: 'sto fine settimana c'avemo 'na specie de magnazza puro noi de Roma!
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Glaphyrus
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Inviato: 23/03/2010, 1:51 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Isotomus ha scritto: Marco, dai rametti di olmo ci puoi tirare fuori degli Exocentrus punctipennis, non delle Saperda punctata che vogliono tronchi o grossi rami. Interessante questa cosa. Ti racconto una mia osservazione. Nella primavera di molti anni fa raccolsi, in una zona umida in laguna di Venezia, un rametto apicale di Olmo caduto al suolo e contenente una porzione ben ingrossata a "galla" come quelle che fanno le Saperda populnea sui rametti terminali di pioppo, ma di dimensioni più grosse. Aperta la galla, conteneva una pupa di cerambicide che identificai immediatamente come S. punctata, specie che appunto viveva su qui filari di olmo. L'aspetto delle antenne e dell'avancorpo coincideva pienamente. Purtroppo non ricordo se lo sfarfallamento avvenne oppure no e se ho conservato il reperto botanico (che sarebbe conservato in una collezione che non è la mia), ma non ho mai avuto, finora, dubbi sulla identificazione della specie (cos'altro avrebbe potuto essere?) In seguito, dopo aver allevato alcune S. punctata dai tronchetti di olmi prelevati nello stesso posto, ripensai spesso con stupore alla "plasticità" alimentare di questa specie, che in base alle mie osservazioni viveva tanto nel fusto che nei rametti apicali. Gianfranco, che ne pensi?
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Isotomus
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Inviato: 23/03/2010, 9:34 |
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56 Messaggi: 3445 Località: Cesena
Nome: Gianfranco Sama
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Non saprei proprio cosa dire. Una Saperda punctata schizofrenica con problemi di identità. Nessun dubbio sulla plasticità e sull'adattabilità dei Cerambycidae. Mi ricordo di un Acanthocinus xanthoneurus (solitamente su tronchi giganteschi di faggi pluricentenari) trovato sotto la corteccia di un ceppetto di pochi centimetri di diametro. Oppure Saperda scalaris su rametti (diametro 3-4 cm) di Abies alba. Ricordo anche che Saperda punctata è citata (da Enrico Ratti, 1984) di Quercus, nei boschetti planiziari del Veneto.
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Glaphyrus
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Inviato: 23/03/2010, 10:23 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3223
Nome: Marco Uliana
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Ma quali altri cerambicidi si sviluppano nei rametti apicali di latifoglie producendo qugli ingrossamenti che io conosco solo della S. populnea?
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