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Saperda punctata (Linnaeus, 1767) Dettagli della specie

VIII.1991 - ITALIA - Marche - PU, Pesaro


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MessaggioInviato: 16/03/2010, 19:26 
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Nome: Marco Paglialunga
Che belline che erano :lov3: .....e pensare che ne ho prese e rilasciate tante perchè erano comuni, pensando alla fatidica frase di James Oliver Curwood:"The greatest thrill is not to kill but to let live",resa celebre dal film "L'orso" di Jean-Jacques Annaud di quegli anni.
Poi mai più riviste :( ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus.
Pesaro VIII 91
14 mm


Saperda punctata (Linné, 1767) .JPG

Saperda punctata (Linné, 1767) ..JPG


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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 16/03/2010, 20:16 
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56
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Nome: Gianfranco Sama
marco paglialunga ha scritto:
Che belline che erano :lov3: .....e pensare che ne ho prese e rilasciate tante perchè erano comuni, pensando alla fatidica frase di James Oliver Curwood:"The greatest thrill is not to kill but to let live",resa celebre dal film "L'orso" di Jean-Jacques Annaud di quegli anni.
Poi mai più riviste :( ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus.
Pesaro VIII 91
14 mm

E' strano perché vivono su Ulmus ed è per questo che non trovano praticamente più :no1:

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Gianfranco Sama

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 16/03/2010, 23:13 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
Isotomus ha scritto:
marco paglialunga ha scritto:
Poi mai più riviste :( ,magari non le ho neanche più tanto cercate (rimango ottimista),ricordo che le trovavo su Quercus e Corylus.

E' strano perché vivono su Ulmus ed è per questo che non trovano praticamente più :no1:

Per forza non le trovi più, cercandole su Quercus!
Comunque, Gianfranco, qui sono ancora piuttosto diffuse, giudicando dai fori d'uscita che vedo quando controllo gli olmi in cerca di Anthaxia. Sicuramente però ce ne sono meno che una ventina di anni fa, quando erano veramente ovunque (peccato diventassero quasi sempre di un brutto grigio!)

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 0:40 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
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Nome: luigi lenzini
Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...
:hi: luigi


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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 0:49 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
elleelle ha scritto:
Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...
:hi: luigi

Sul pesco, probabilmente hai trovato la Saperda scalaris, che vedi in questa discussione: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=145&t=4250&hilit=saperda+scalaris
Considera però che l'animale vivo, o ben conservato, ha tutte le zone chiare che in realtà sono di un bel verde-giallo. Io le ho trovate sui prugnoli (Prunus spinosa), sempre qui nel Lazio, ma so che attacca regolarmente i ciliegi e penso diverse altre rosacee.

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 9:53 
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Iscritto il: 05/09/2009, 7:56
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Nome: Gianfranco Sama
Julodis ha scritto:
elleelle ha scritto:
Parecchi anni fa ne trovavo una simile su piante di pesco, ma non me la ricordo bene. Forse aveva un altro colore ...
:hi: luigi

Sul pesco, probabilmente hai trovato la Saperda scalaris, che vedi in questa discussione: http://www.entomologiitaliani.net/public/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=145&t=4250&hilit=saperda+scalaris
Considera però che l'animale vivo, o ben conservato, ha tutte le zone chiare che in realtà sono di un bel verde-giallo. Io le ho trovate sui prugnoli (Prunus spinosa), sempre qui nel Lazio, ma so che attacca regolarmente i ciliegi e penso diverse altre rosacee.


Esatto, la Saperda scalaris è molto polifaga, in pratica l'unica specie polifaga del genere (almeno per le specie italiane). Ne ho allevate anche da Abies alba !

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 10:03 
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Cita:
Per forza non le trovi più, cercandole su Quercus!
Comunque, Gianfranco, qui sono ancora piuttosto diffuse, giudicando dai fori d'uscita che vedo quando controllo gli olmi in cerca di Anthaxia. Sicuramente però ce ne sono meno che una ventina di anni fa, quando erano veramente ovunque (peccato diventassero quasi sempre di un brutto grigio!)

....e te pareva che a Roma nun ce l'avevano :lol: :lol: :lol: mi viene in mente la famosa barzelletta del romano e del veneto......il romano:"Noi c'avemo er Colosseo,noi c'avemo i Fori,noi c'avemo er Papa,noi c'avemo Piazza Navona,noi...."e il veneto:"Noi ciavemo e basta!" :lol1:
PS:le trovavo adulte su Quercus e Corylus,e in effetti adesso che ci penso vicino ci sono degli Olmi,proverò a raccoglierne dei rametti :ok:
Le mie non mi sembrano diventate né brutte né grigie :to:

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 11:23 
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Marco,
dai rametti di olmo ci puoi tirare fuori degli Exocentrus punctipennis, non delle Saperda punctata che vogliono tronchi o grossi rami.

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 14:36 
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Grazie Gianfranco!
Scusami, ma abituato a fare carichi di legna,dopo i danni delle ultime nevicate,per "rametti" intendevo da 3 cm in su.... :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 18:25 
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Nome: Gianfranco Sama
:ok: :ok:
Auguri e facci sapere i risultati.
Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ?

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 18:27 
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Isotomus ha scritto:
:ok: :ok:
Auguri e facci sapere i risultati.
Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ?


Certamente ;)
Alla magnazza arriviamo in 3 marchigiani :ok: !!Praticamente un'invasione :lol: :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 17/03/2010, 18:51 
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marco paglialunga ha scritto:
Grazie Gianfranco!
Scusami, ma abituato a fare carichi di legna,dopo i danni delle ultime nevicate,per "rametti" intendevo da 3 cm in su.... :D

Per le punctata devi guardare i fusti da 10-15 cm in su. Ho visto che hanno una predilezione per i tronchi di 20 - 30 cm di diametro morti ma in piedi.
Nel periodo in cui erano infestanti, c'era la famosa moria degli olmi provocata dalla grafiosi. Negli anni successivi siamo rimasti quasi senza olmi, e la specie era rappresentata, salvo pochi alberi superstiti, solo dai ricacci che nascevano dalle radici delle piante morte e normalmente tagliate alla base (avete mai provato a tagliare un olmo? Non fatelo, se non volete averne centinaia che spuntano tutto intorno!), che non essendo adatti allo scolitide, si salvavano dalla grafiosi. Risultato: quasi totale scomparsa degli xilofagi dell'olmo. Ora però le piante sono ricresciute e cominciano ad esserci dei begli alberi, e gli xilofagi stanno rispuntando fuori.

Isotomus ha scritto:
:ok: :ok:
Auguri e facci sapere i risultati.
Ci vediamo domenica alla "magnazza eno-gastro-entomologica" ?


Giusto per informazione: 'sto fine settimana c'avemo 'na specie de magnazza puro noi de Roma!

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 Oggetto del messaggio: Re: Saperda punctata (Linné, 1767)
MessaggioInviato: 23/03/2010, 1:51 
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Isotomus ha scritto:
Marco,
dai rametti di olmo ci puoi tirare fuori degli Exocentrus punctipennis, non delle Saperda punctata che vogliono tronchi o grossi rami.


Interessante questa cosa. Ti racconto una mia osservazione. Nella primavera di molti anni fa raccolsi, in una zona umida in laguna di Venezia, un rametto apicale di Olmo caduto al suolo e contenente una porzione ben ingrossata a "galla" come quelle che fanno le Saperda populnea sui rametti terminali di pioppo, ma di dimensioni più grosse. Aperta la galla, conteneva una pupa di cerambicide che identificai immediatamente come S. punctata, specie che appunto viveva su qui filari di olmo. L'aspetto delle antenne e dell'avancorpo coincideva pienamente. Purtroppo non ricordo se lo sfarfallamento avvenne oppure no e se ho conservato il reperto botanico (che sarebbe conservato in una collezione che non è la mia), ma non ho mai avuto, finora, dubbi sulla identificazione della specie (cos'altro avrebbe potuto essere?)
In seguito, dopo aver allevato alcune S. punctata dai tronchetti di olmi prelevati nello stesso posto, ripensai spesso con stupore alla "plasticità" alimentare di questa specie, che in base alle mie osservazioni viveva tanto nel fusto che nei rametti apicali.
Gianfranco, che ne pensi?


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MessaggioInviato: 23/03/2010, 9:34 
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Non saprei proprio cosa dire. Una Saperda punctata schizofrenica con problemi di identità.
Nessun dubbio sulla plasticità e sull'adattabilità dei Cerambycidae. Mi ricordo di un Acanthocinus xanthoneurus (solitamente su tronchi giganteschi di faggi pluricentenari) trovato sotto la corteccia di un ceppetto di pochi centimetri di diametro. Oppure Saperda scalaris su rametti (diametro 3-4 cm) di Abies alba.
Ricordo anche che Saperda punctata è citata (da Enrico Ratti, 1984) di Quercus, nei boschetti planiziari del Veneto.

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Nome: Marco Uliana
Ma quali altri cerambicidi si sviluppano nei rametti apicali di latifoglie producendo qugli ingrossamenti che io conosco solo della S. populnea?


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