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venturini
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Inviato: 01/11/2013, 16:14 |
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Iscritto il: 17/05/2013, 15:52 Messaggi: 268
Nome: Giorgio Venturini
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ancora un lepidottero dalla foresta di tambopata, madre de dios, peru Giorgio
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Rai Hannover
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Inviato: 01/11/2013, 18:23 |
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Iscritto il: 06/08/2013, 21:27 Messaggi: 37
Nome: Raimund Düking
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venturini
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Inviato: 01/11/2013, 19:39 |
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Iscritto il: 17/05/2013, 15:52 Messaggi: 268
Nome: Giorgio Venturini
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AZi
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Inviato: 03/11/2013, 9:26 |
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Iscritto il: 30/04/2012, 17:20 Messaggi: 454 Località: Roma & Londra
Nome: Alberto Zilli
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Due specie molto simili, entrambe in Perù: Automeris egeus (Cramer, 1775) e Automeris larra (Walker, 1855), poi altre del gruppo egeus pure simili ma non segnalate del Perù. Diagnostico per le prime due il diametro della pupilla dell'ocello delle posteriori, qui coperto... (Giorgio, le farfalle si prendono... ). Come aspetto comunque quello che si avvicina forse di più è A. larra.
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venturini
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Inviato: 03/11/2013, 9:38 |
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Iscritto il: 17/05/2013, 15:52 Messaggi: 268
Nome: Giorgio Venturini
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ciao ho già avuto diverse sollecitazioni a raccogliere gli esemplari. sarò felicissimo di farlo, ma ho bisogno di sapere come conservarli. per ora raccolgo coleotteri in segatura con etere acetico. cose devo fare per altri artropodi? catturare le farfalle non è facile e le guide nei parchi non apprezzerebbero che io andassi in giro sventolando un retino. cosa mi consigliate? Giorgio
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AZi
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Inviato: 05/11/2013, 19:54 |
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Iscritto il: 30/04/2012, 17:20 Messaggi: 454 Località: Roma & Londra
Nome: Alberto Zilli
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Ciao Giorgio, beh, è implicito che si debba sempre rispettare la normativa locale e possedere le necessarie autorizzazioni, quando previste. A parte questo, i Ropaloceri si possono conservare bene in bustine dopo averli immobilizzati con una pressione sul torace attraverso la rete del retino quando si trovano con le ali in alto. Gli eteroceri vanno invece immessi in flaconi con qualche goccia di acetato di etile o sostanze similari. Ottime sono pure le foglie di lauroceraso tritate e pestate, che liberano acido cianidrico, ma bisogna compartimentare la polvere che se ne ottiene per evitare che si mescoli agli esemplari. Questi possono poi venire spillati oppure essere immessi in bustine come i ropaloceri. Il vero problema ai tropici è però proprio l'essiccamento, che raramente si ottiene, ed allora si potrebbero facilmente diffondere muffe. Un sistema per limitarle è quello di sfruttare ogni possibile occasione per essiccare i campioni, ad esempio mettendoli ripetutamente sul cruscotto della macchina chiusa al sole oppure per cicli di pochi minuti in un forno da cucina. Oppure vanno chiusi in una scatola ermetica di plastica con adeguato paradiclorobenzene. Fantastico però è l'uso del clorocresolo, una sostanza granulare che se aggiunta sul fondo della scatola di plastica, rigorosamente ermetica, non solo previene la diffusione di muffe ma mantiene anche gli esemplari perfettamente freschi per mesi e mesi, in modo tale che questi al rientro possano essere preparati come se fossero stati appena raccolti.
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venturini
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Inviato: 07/11/2013, 19:33 |
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Iscritto il: 17/05/2013, 15:52 Messaggi: 268
Nome: Giorgio Venturini
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Caro Alberto Grazie per i consigli che però mi sembrano di difficile attuazione nel tipo di viaggio che ho fatto in amazzonia, con spostamenti in canoa e senza molta elettricità. Comunque in futuro cercherò di fare del mio meglio Giorgio
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