Forum Entomologi Italiani

In genere ogni anno allevo la Teia rupestris. Questo inverno ho infatti trovato un bozzolo con le uova dentro (la specie infatti sverna allo stadio di uovo); uova che, ai primi di aprile, hanno dato alla luce circa una quarantina di minuscoli bruchi, lunghi circa 4/5 mm. Per uscire i bruchi realizzano dei piccoli fori nel bozzolo materno.
Appena fuoriusciti dall’uovo i bruchi possono essere allevati o con steli teneri di graminacea o con germogli di Quercus ilex. Aggiornerò il post periodicamente inserendo le foto delle larve man mano che crescono. Queste sono quelle appena sgusciate che già si danno da fare con il leccio.

Un'altra foto:

Secondo Faunaeur i Lymantriidae sono diventati Noctuidae Lymantriinae...

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Daniele

Se è per questo, anche gli Arctiidae sono diventati Noctuidae Arctiinae

A proporre questa nuova classificazione, basata su recenti indagini morfologiche e molecolari, sono stati, nel 2006 Lafontaine & Fibiger.

Qui l'Abstract del loro lavoro, apparso su "The Canadian Entomologist"

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Marcello Romano

A distanza di una settimana le larve sono cresciute di alcuni mm e le particolari setole tipiche del genere iniziano ad essere visibili:

Dopo circa una settimana, le larve sono lunghe poco più di 1 cm e mangiano attivamente foglie tenere di leccio:

Le larve ormai sono adulte, tra non molto si impuperanno:

Hanno dei colori magnifici:

Aggiungo una foto della larva matura del 4/V/2010:

Alcuni giorni fa la prima larva ha iniziato a tessere il bozzolo: per via delle ridotte dimensioni (2 cm) si tratta di un maschio. Le larve che invece danno vita a esemplari femmina sono lunghe circa 3 cm.:

Dopo alcune ore il bozzolo è più fitto e la larva non si intravede più facilmente: