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Orgyia antiqua (Linnaeus, 1758) - Erebidae Lymantriinae

24.V.2019 - ITALIA - Sardegna - OT, Tempio P.


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MessaggioInviato: 26/05/2019, 14:05 
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Nome: Mauro Doneddu
Sono tornato più volte sul luogo del ritrovamento dell'unico esemplare (sinora) di Pyrochroa trovato in Sardegna, nella speranza di trovarne altri da aggiungere alla magra collezione. Di Pyrochroa purtroppo neanche l'ombra, ma ho trovato un bruco per me nuovo:
Il suo aspetto è inconfondibile, sicuramente Orgyia sp. - Erebidae Lymantriinae.
Ma quale specie? Orgyia antiqua (Linnaeus, 1758) è già nota per Tempio Pausania, quindi non sarebbe una sorpresa. Ma come aspetto corrisponde bene anche a molte fotografie che si trovano in rete per Orgyia corsica Boisduval, 1834, che non è segnalata per la Sardegna, ma essendo presente nella vicina Corsica è ugualmente plausibile. Altre specie del genere le escluderei perché l'aspetto dei bruchi è abbastanza differente.
Ho trovato due esemplari a poca distanza, uno su Quercus ilex e il secondo su Quercus robur. Anche le piante nutrici non aiutano a differenziare tra antiqua e corsica. Qualcuno è in grado di distinguere le larve delle due specie? :?
Vista l'incertezza uno dei due bruchi l'ho preso e tenterò di allevarlo; gli adulti (almeno i maschi) sembrano più semplici da differenziare, ma non è detto che il tentativo arriverà a buon fine, per cui forse la distinzione alla fine dovrà essere fatta, se possibile, sui bruchi.
tempio240519 014mod.jpg


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Mauro


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MessaggioInviato: 26/05/2019, 14:19 
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Nome: Mauro Doneddu
Mauro ha scritto:
Ho trovato due esemplari a poca distanza, uno su Quercus ilex e il secondo su Quercus robur. Anche le piante nutrici non aiutano a differenziare tra antiqua e corsica.

Mi correggo: antiqua a quanto ho trovato non è nota per nutrirsi su Quercus, quindi il substrato sarebbe più indicativo per corsica.

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Mauro


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MessaggioInviato: 26/05/2019, 14:29 
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Ciao Mauro, tempo fa mi dedicavo un po' ai limantrini. Potrei sbagliarmi ma direi antiqua, che ho sia allevato che raccolto da adulto. In Sardegna non è comune, ne ho pochi esemplari. Tieni conto che le larve sono molto polifaghe, le trovai su leccio e su corbezzolo: comunque fortunatamente l'allevamento è agevole.

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MessaggioInviato: 26/05/2019, 14:34 
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Nome: Mauro Doneddu
Fumea crassiorella ha scritto:
Ciao Mauro, tempo fa mi dedicavo un po' ai limantrini. Potrei sbagliarmi ma direi antiqua, che ho sia allevato che raccolto da adulto. In Sardegna non è comune, ne ho pochi esemplari. Tieni conto che le larve sono molto polifaghe, le trovai su leccio e su corbezzolo

Grazie Roberto!

Fumea crassiorella ha scritto:
comunque fortunatamente l'allevamento è agevole.
:hi:

Sempre se è maschio, perché le femmine mi sembrano simili tra le due specie quanto i bruchi!

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Mauro


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MessaggioInviato: 27/05/2019, 15:04 
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se vengono fuori delle femmine, mettile all'aperto (tanto non rischi che volino via :lol1: ) e aspetta che arrivino i maschi

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MessaggioInviato: 27/05/2019, 19:14 
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gomphus ha scritto:
se vengono fuori delle femmine, mettile all'aperto (tanto non rischi che volino via :lol1: ) e aspetta che arrivino i maschi

A questa ottima soluzione che giustamente evidenzia Maurizio ce ne sarebbe un'ulteriore che permetterebbe una determinazione: la femmina di O. antiqua esce dal bozzolo (personalmente sperimentato), quella di O. corsica invece rimane all'interno (da info bibliografiche).

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MessaggioInviato: 28/05/2019, 16:10 
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Nome: Mauro Doneddu
gomphus ha scritto:
se vengono fuori delle femmine, mettile all'aperto (tanto non rischi che volino via :lol1: ) e aspetta che arrivino i maschi

Scherzi a parte, può funzioinare. Visto che casa mia è a circa 1 km dal punto di ritrovamento, dovrebbe essere a portata di olfatto dei maschi della popolazioine. Sempre che non ci sia vento contrario.

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Mauro


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MessaggioInviato: 28/05/2019, 16:14 
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Nome: Mauro Doneddu
Fumea crassiorella ha scritto:
la femmina di O. corsica rimane all'interno (da info bibliografiche).

Spero che almeno lo apra, se vuole incontrare un maschio.. :mrgreen:

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Mauro


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MessaggioInviato: 02/06/2019, 17:11 
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Tentativo di allevamento fallito. Il bruco era parassitato, e ieri ne è emersa una piccola larva che sembrerebbe di un imenottero Braconidae. La larva ha fatto un bozzoletto bianco, e a questo punto è sucesso un fatto strano: il bruco di Orgyia non è morto, e si è messo ad arco sopra il bozzolo del parassita, e si agita se qualcosa si avvicina. Questa è la situazione:
Tempio 02VI19 078mod.jpg


Sembra che il bruco moribondo voglia proteggere il suo parassita. Ho cercato letteratura a proposito e ho trovato un interessante articolo su un Braconidae Australiano (del genere Glyptapanteles) che induce nell'ospite un comportamento simile.
L'articolo è: Grosman & al. 2008. Parasitoid Increases Survival of Its Pupae by Inducing Hosts to Fight Predators. PLoS ONE 3(6): e2276. doi:10.1371/journal.pone.0002276. E' open access, per chi è interessato. In pratica il bruco prima di morire fa da guardia del corpo alla pupa del suo assassino.
Visto che non ho avuto la soddisfazione di vedere l'adulto dell'Orgyia che ho allevato, spero di poter almeno recuperare il braconidae, anche se identificare la specie non sarà facile.
Sapete se un comportamento così complesso è mai stato documentato per Braconidae "nostrani"?

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Mauro


Ultima modifica di Mauro il 02/06/2019, 17:35, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/06/2019, 17:34 
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Per chi non ha voglia di leggere l'intero articolo di Grosman & soci, ne riporto un breve passaggio che è riassuntivo di quanto accade:
"Full-grown larvae of the parasitoid egress from the caterpillar and spin cocoons close by their host. The host remains alive, stops feeding and moving, spins silk over the pupae, and responds to disturbance with violent head-swings. The caterpillar dies soon after the adult parasitoids emerge from the pupae".
E' esattamente la stessa cosa che è successa tra l'Orgyia e il Braconidae nostrano.

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Mauro


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Direi proprio che è un bruco di Orgyia antiqua: il carattere più facile per distinguerlo da Orgyia corsica è l'assenza delle bande gialle dorso-laterali, presenti invece in quest'ultima

Orgyia antiqua (Ostia - RM - 13/10/2018)
OrgAnt_FPM_4762_HR.jpg


Orgyia corsica nupera (S. Pietro della Ienca - AQ - 23/07/2018)
OrgCor_FPM_1570_HR.jpg


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Nome: Paolo Mazzei
Orgyia antiqua è polifaga ad ampio spettro, la foto precedente è fatta sui tamerici, ma l'ho trovata sui pelargoni, sull'Amelanchier, sui Rumex e su moltissime altre piante, non mi meraviglierei che si nutrisse anche di quercia.

Le piante citate per Orgyia corsica sono Genista e Quercus, ma l'anno scorso, nella prima metà di luglio, ne abbiamo trovate molte, alla base del Gran Sasso (versante sud), solo su Scrophularia canina: complessivamente una ventina, da cui sono nate esclusivamente femmine, i cui bozzoli abbiamo riportato nel luogo di raccolta delle larve, e hanno attirato alcuni maschi
OrgCor_FPM_1889_HR.jpg


gli amici francesi non la trovano più in Corsica da moltissimo tempo: sarebbe interessante cercare a fine giugno - inizio luglio le larve sulla Scrophularia canina, sia in Corsica che in Sardegna...

altra larva abruzzese:
OrgTri_FPM_0783_HR.jpg


maschio attirato da femmina allevata:
OrgCor_FPM_1902_HR.jpg


femmina estratta dal bozzolo:
OrgCor_FPM_1754_HR.jpg


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Paolo Mazzei
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Nome: Silvano Biondi
Non sono in grado di dare un contributo a questo argomento, ma trovo questo genere di comportamenti assolutamente affascinanti. Come in altri casi di "comportamenti complessi indotti" (mi viene in mente il fungo che trasforma una formica in zombie) mi sembra difficilissimo spiegare come possa avvenire un simile fenomeno. Agire sui centri nervosi della vittima in modo così efficace non deve essere affatto semplice.

:hi:

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Silvano


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Nome: Mauro Doneddu
Grazie a Paolo per l'identificazione sicura della specie, e per gli altri interessanti dati di biologia e ecologia. Almeno la specie dell'Orgyia è sicura, ma ora sarebbe interessante identificare almeno il genere del Braconidae, che non mancherò di recuperare alla schiusa; qualcuno sul forum ha esperienza a riguardo, o conosce chi ne ha?
Io non ho trovato reports per le specie europee di questo complesso meccanismo di interazione tra parassitoide e ospite, ma potrebbero essercene. Probabilmente un esperto in Braconidae oltre ad identificare il parassitoide potrebbe essere a conoscenza di precedenti documentazioni.
Per la cronaca, il bruco è ancora vivo, e continua a stare immobile ad arco sopra il bozzolo, agitandosi (sempre più debolmente però) se avvicino un pennellino o uno stecchino.

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