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Furcula bifida (Brahm, 1787) ♀ - Notodontidae Notodontinae

24.VII.2014 - ITALIA - Marche - PU, Collina Baratoff


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 25/07/2014, 17:23 
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54
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Nome: Marco Paglialunga
Poi fotografo e misuro stesa :ok:


P1220367.JPG


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O voi ch'avete li 'ntelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto 'l velame de li versi strani
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 Oggetto del messaggio: Re: Furcula!
MessaggioInviato: 25/07/2014, 17:54 
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57
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Nome: Roberto Rattu
Ciao Marco, io direi Furcula bifida (Brahm, 1787) - Notodontidae Notodontinae.
Però di questo genere ho poco materiale di confronto. Da anni mi riprometto di mettere mano alle Furcula di Sardegna ma non mi decido mai :sick: .

:hi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Furcula!
MessaggioInviato: 26/07/2014, 17:13 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
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Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
Ciao Marco con buona approssimazione (nonostante la foto sfocata nella parte finale e le dimensioni poco valutabili) , credo che la diagnosi fatta da Fumea crassiorella sia corretta, il problema di questo gruppo di cui mi sto occupando recentemente per un prossimo lavoro, e quello che determinarle dal copulatore rimane molto problematico per via della struttura sclerotizzata tridimensionale che presenta il genere, che non permette di essere schiacciato al vetrino perchè si altera, ma già amorfo di suo.
La preparazione di questo gruppo e molto ostica spesso per non danneggiare eccessivamente gli esemplari si preferisce solo spillarli in posizione di riposo questo impedisce una corretta valutazione complessiva, a rendere più problematico il tutto l'eccessiva untuosità degli addomi che deteriora spesso la colorazione dei campioni che se poi devono essere rammolliti sono quasi impossibili da recuperare.
Fortunatamente le moderne analisi del DNA (purtroppo non a tutti accessibili e dai tempi lunghi) ci vengono in aiuto, ma anche queste, solitamente devono essere accompagnate da materiale fresco trattato e conservato in un certo modo. Inoltre e fondamentale avere una buona disponibilità di materiale di confronto specie in sede locale fortunatamente le specie presenti conosciute in italia sono 4 e con buona attendibilità anche per esclusione si può arrivare nello specifico, ma come sempre le furcule non sono mai troppo comuni e sopratutto poco appetibili dai collezionisti per i vari problemi su esposti evitano di anche di raccoglierle.
E considerato il mio materiale raccolto un po per tutta italia (che comunque non basta mai) sarei proprio curioso di vedere le furcule di Sardegna (unica regione mancante) sempre che Fumea crassiorella si decida a metterci mano potrebbe esserci qualche sorpresina, ma non solo considerato che questo genere viene sempre poco illustrato e raccolto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Furcula!
MessaggioInviato: 26/07/2014, 18:16 
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54
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Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
Grazie Rob e Grazie Capitano!! :hi: :birra:
Avevo già visto il tuo intervento sull'altra Furcula dei monti dell'amica Maura ;)
Nell'attesa della Sardina :pho: :gh: :pho: :gh: :pho: :gh:
P1220376.JPG

P1220375.JPG


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 Oggetto del messaggio: Re: Furcula!
MessaggioInviato: 26/07/2014, 18:22 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
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Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
Immaginavo....credo che si possa confermare F.bifida es femmina e considerato i tuoi trascorsi anche ben preparato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Furcula!
MessaggioInviato: 26/07/2014, 19:09 
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Iscritto il: 11/11/2009, 20:54
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Località: Pesaro
Nome: Marco Paglialunga
Grazie anche a te Roberto ;) :lov1:
Anche se, quell'addome stà già scaricando fuori il grasso, nei miei zangheriani ricordi c'era qualcosa che si poteva fare nei grossi cossidi e in qualche grosso lepidottero tropicale, per sgrassarli, ma suppongo che, oltre a danneggiarle ulteriormente, sia ormai una pratica in disuso :)

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MessaggioInviato: 27/07/2014, 10:16 
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Iscritto il: 20/06/2011, 16:35
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Località: Aci S. Antonio (CT)
Nome: Leotta Roberto
Si, se non ricordo male..... quel testo parlava di ripetuti bagni in petrolio bianco e insabbiamento in talco di caolino, seguito da spolveratura a mezzo di penna d'oca, la tecnica a suo tempo da me provata funziona con ottimi risultati anche se i tempi di questa tecnica non sono brevi, ma la difficoltà maggiore almeno dalle mie parti e reperire le materie prime, il petrolio bianco e facilmente ''sostituibile'' col esano dicloropropano detto volgarmente smacchiatore avio ma penso vada bene anche la trielina e senza badare ai costi perfino l'etere, il talco di caolino rimane difficile da trovare, a Catania lo trovai solo alla Carlo Erba ma il confezionamento minimo a suo tempo era 3 kg a lire 50.000 ora non so quanto possa essere il costo, la penna d'oca credo che possa essere sostituita da pennellini in fibra sintetica elettrostatici per la pulizia dei circuiti elettronici,.
Personalmente considerato che in collezione molti dei classici bombici e sfingidi con il tempo presentano il problema specie dopo annate calde mi limito a raggrupparli periodicamente in partite e effettuare due bagni sgrassanti 24\36 ore C\U in avio il primo per levare il grosso il secondo per eliminare eventuali residui seguiti da una spennellatura leggera per ravvivare la peluria del corpo e le frange delle ali che naturalmente si compattano, il risultato estetico e accettabile .....
Anche perchè le macchie di grasso con l'umidità tendono a sviluppare delle muffe che macchiano inrrepabilmente i reperti....
Aimè gli esemplari trattati non sono più riutilizzabili per campionatura DNA e se rammolliti si sfaldano facilmente
Si può provare anche una tecnica preventiva se trovi il caolino o in alternativa polvere di legno non resinoso ai primi cenni di grasso in addome insabbiarli per qualche settimana, questo limita assorbendo il grasso che fuoriesce impedendo l'espansione del grasso sulla superficie alare, ma il caolino rimane sempre il limite, forse su internet puoi trovare chi lo commercia, per certo so che viene estratto da alcune cave inglesi e trova impiego nell'industria della carta come additivo per creare la lucentezza alle pagine, magari in qualche cartiera sapranno dirti di più o magari una piccola quantità prova te la danno.


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