Forum Entomologi Italiani

Questa specie appartenente alle Nymphalidae, merita una breve nota.
Quel trenta di agosto a circa a 2100 metri faceva molto freddo ed io e chi mi accompagnava siamo stati individuati come la cosa più vicina al calorifero che lì si poteva trovare. Tutte quelle farfalle si posavano su di noi (vedere le due immagini). Un dubbio: in queste zone bovini e ovini vengono a leccare le mani al viandante per via dei sali contenuti nel sudore, scarsi quassù; non è che le farfalle facciano la stessa cosa?
Grazie per la determinazione.

01 – Ambiente: l’Alpe Vignone è un alpeggio che va dai 2000 ai 2300 metri circa. La prateria alpina (pascolo), si sta quasi completamente inselvatichendo con l’avanzata del bosco e l’invasione di Rumex alpinus che con la sua coltre di grandi foglie impedisce a qualsiasi altra essenza di vegetare.
In pratica non ci sono quasi più bovini e ovini che con il loro pascolare, nel periodo estivo mantenevano il perimetro dell’erba così come l’avevano realizzato i proto valtellinesi centinaia di anni addietro.
All’Alpe Vignone si perviene dai 1600 metri di Prato Maslino attraverso un sentiero completamente immerso in un bosco con prevalenza Fagus sylvatica nella parte iniziale e Picea excelsa verso la fine. Il rimanente manto vegetale è simile a quello descritto per la vicina Valle di Caldenno.
Versante sud/sud-ovest.

Grazie.
Luciano

IO propendo per Erebia cassioides.
Sicuramemte, come si vede dalla seconda foto la farfalla sta suggendo dal dal tuo dito, e quindi si nutre. Non è cosa rara e non succede solo in montagna che per succhiare il sudore con i sali ti ritrovi qualche farfalla che non vuole togliersi di dosso.
Ciao Lucio

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A VOLTE E' MEGLIO TACERE E SEMBRARE STUPIDI CHE APRIR BOCCA E TOGLIERE OGNI DUBBIO Oscar Wilde

Grazie Lucio della delucidazione.
Nel dubbio... domanda.
A risentirci.
Luciano

Io propenderei per maschio di Erebia tyndarus (Esper, 1781). Ossevando la superficie superiore delle anteriori, la banda rossa sub-apicale si estende alla cella in corrispondenza di S4-5 e c'è un solo ocello molto piccolo. Nelle posteriori o meglio nella posteriore destra, l'unica visibile, si intravedono dei piccoli segni di colore rosso privo di ocelli come spesso è possibile ossevare in questa specie.

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Claudio Labriola
Buona Vita!!!!