Il Dytiscus pisanus Castelnau, 1834 è specie molto affine a D. marginalis e con la quale può spesso confondersi.
Si riesce però a distinguere per il colore completamente nero o appena schiarito del margine perioculare interno, margine che in D. marginalis è ampiamente giallastro quasi sino alla base del cranio (carattere più osservabile negli esemplari vivi), per la parte inferiore del corpo che presenta le zone suturali oscurate rispetto alle rimanenti aree testacee (in D. marginalis la parte ventrale si presenta di colore testaceo quasi sempre più o meno uniforme).
Ma il principale carattere discriminante è dato dalla forma dell’apice delle apofisi metacoxali.
In D. marginalis le apofisi si presentano leggermente appuntite (vedi questa discussione) mentre in D. pisanus sono distintamente arrotondate, come si osserva bene nella terza delle foto che seguono.
L’esemplare femmina qui fotografato è stato da me raccolto in Sardegna, a Dorgali, il 26.VI.1991.
In quest’isola, come pure in Corsica, questa specie sembra sostituire del tutto il D. marginalis, fino ad oggi, a mia conoscenza, mai segnalato per queste aree.
Il D. pisanus si incontra poi, nella nostra penisola, in Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Calabria (fonte Ckmap).
Evvai ! Marcello con le tue foto superlative si potrebbe approntare un manualetto per determinare gli idroadefagi.
Complimenti!