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Seth
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Inviato: 10/02/2012, 19:48 |
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Iscritto il: 07/11/2010, 1:28 Messaggi: 379 Località: Dresano (MI)
Nome: Matteo Cuva
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A parte i colori, una chiave per determinarlo può essere:
zampe posteriori con il primo segmento tarsale lungo quanto gli altri tre presi insieme e un poco più lungo dello sperone superiore della tibia.
Fonte: Manuale di entomologia applicata di Aldo Pollini.
_________________ Io una volta usavo il DDT contro gli insetti. Poi lo hanno vietato perché provoca il cancro. Io invece continuo ad usarlo, perché non mi frega un ciufolo di come muoiono...
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Creedence
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Inviato: 11/02/2012, 17:28 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 23:06 Messaggi: 1061
Nome: Stefano Ziani
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Seth ha scritto: A parte i colori, una chiave per determinarlo può essere:
zampe posteriori con il primo segmento tarsale lungo quanto gli altri tre presi insieme e un poco più lungo dello sperone superiore della tibia.
Fonte: Manuale di entomologia applicata di Aldo Pollini. Mah, solo con questo carattere non determini nulla. Ci sono decine di Aphodiini in Italia che hanno il primo segmento dei tarsi delle metatibie lungo come gli altri tre e poco più lungo dello sperone terminale superiore. Ce ne vogliono altri, di caratteri, per arrivare ad una determinazione. Nel caso di Aphodius fimetarius il colore delle elitre, e della clava antennale, aiuta molto.
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Seth
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Inviato: 11/02/2012, 18:13 |
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Iscritto il: 07/11/2010, 1:28 Messaggi: 379 Località: Dresano (MI)
Nome: Matteo Cuva
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Ma infatti io avevo premesso "a parte i colori"... Poi ovvio che io non conosco gli Aphodiini, però stavo scartabellando un po' il manuale e ho trovato questa specie, l'unica descritta in quanto di interesse agrario e quindi non immaginavo che fosse una caratteristica comune. 
_________________ Io una volta usavo il DDT contro gli insetti. Poi lo hanno vietato perché provoca il cancro. Io invece continuo ad usarlo, perché non mi frega un ciufolo di come muoiono...
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Julodis
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Inviato: 11/02/2012, 18:50 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Visto che avete riaperto la discussione, ne approfitto per dirvi che nel frattempo, dopo mesi, nulla è cambiato. Il colore, strano era, e strano è rimasto.
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Creedence
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Inviato: 11/02/2012, 19:21 |
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Iscritto il: 23/09/2009, 23:06 Messaggi: 1061
Nome: Stefano Ziani
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Maurizio, se hai voglia, prova a fare un esperimento. Ammorbidisci l'animale, alzagli le elitre e prova a staccare le ali membranose. Togliele proprio. Poi ne riparliamo. Tieni comunque conto che, vista la specie, l'esemplare che hai è altamente sacrificabile...
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Julodis
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Inviato: 11/02/2012, 19:40 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Creedence ha scritto: Maurizio, se hai voglia, prova a fare un esperimento. Ammorbidisci l'animale, alzagli le elitre e prova a staccare le ali membranose. Togliele proprio. Poi ne riparliamo. Tieni comunque conto che, vista la specie, l'esemplare che hai è altamente sacrificabile... Su questo non c'è dubbio. Appena si libera la stanza dove ho il materiale (ho ospiti ancora per un po' di giorni) provo ad aprirgli le elitre. Anche se sembrerebbero proprio così scure (l'ho rivisto per caso proprio ieri)
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