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Plagionotus
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Inviato: 25/01/2019, 13:10 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Durante il viaggio in Grecia dal 5 al 15 giugno dell'anno scorso abbiamo incontrato una stagione particolarmente secca, cosa che ci ha fatto incontrare molte meno specie di quelle che pensavamo soprattutto tra i fitofagi legati a piante erbacee. Tuttavia qualche sorpresa c'è stata, soprattutto in singoli esemplari. Mi riprometto entro la fine del mese di mettere un breve reportage! Questa sicuramente entra nella top 5 delle specie incontrate, è stata una pura botta di c...costanza, anche se Mauro insiste che fiuto le bestie e le vedo dove ancora non ci sono  . In questo caso è stata proprio una questione di fiuto: che ci crediate o meno, stavo vagando in giro per la querceta mostrata in foto per cercare ramaglie dove trovare l'Aegomorphus krueperi e mi sono soffermato a guardare una cavità che mi sembrava particolarmente bella. Come da manuale appoggiato sul bordo della cavità c'era questo bellissimo maschio di Osmoderma che emetteva il caratteristico feromone che ho sentito non appena mi sono avvicinato. L'ho determinata come Osmoderma lassallei ma solo in base al fatto che ad altri entomologi risultava presente questa specie alle Meteore. Ho cercato in vari lavori qualche carattere distintivo ma senza successo. Il maschio mentre emette il feromone sul bordo della cavità L'ambiente di raccolta, in alto a sinistra dove ci sono le ramaglie l'albero dove c'era l'Osmoderma
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Il Baratelli
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Inviato: 25/01/2019, 13:40 |
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Iscritto il: 01/06/2012, 12:24 Messaggi: 315
Nome: Danilo Baratelli
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O. lassallei è affine a O. cristinae, e quindi come tutto quel gruppo non ha elitre deiscenti all'apice come invece ha Osmoderma eremita. Dalla foto si vede bene quindi direi che è un O lassallei. Resta l'incognita del barnabita, che non si sa mai anche se la vedo dura. Ciao DAnilo
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Il Baratelli
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Inviato: 25/01/2019, 13:40 |
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Iscritto il: 01/06/2012, 12:24 Messaggi: 315
Nome: Danilo Baratelli
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Comunque bel colpo di circostanza..... Danilo
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Glaphyrus
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Inviato: 25/01/2019, 14:19 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3220
Nome: Marco Uliana
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Eh, queste sì che sono emozioni! Io (come di certo molti altri entomologi) sono stato nello stesso posto, ma non ho avuto la tua stessa fortuna. Ho anche dedicato una mezza giornata a cercare il lassallei sul M. Ossa, ma ho trovato solo cavità con resti di Lucanus, Gnorimus e altre cetonie. Venendo al tuo esemplare, sulla base del lavoro che ti cito sotto l'identità più probabile mi sembra essere O. barnabita. O. barnabita è stato infatto documentato al passo Katara, a breve distanza da Vlachava e su rilievi in continuità. O. lassallei invece sta sulla catena del M. Ossa-M. Olimpo e poi si espande verso NE, raggiungendo la Turchia europea Plagionotus ha scritto: ad altri entomologi risultava presente questa specie alle Meteore sulla base di quanto sopra, credo che andrebbe verificata l'identificazione di questi esemplari. Audisio P., Brustel H., Carpaneto GM., Coletti G., Mancini E., Trizzino M., Antonini G. & De Biase A., 2009. Data on molecular taxonomy and genetic diversification of the European hermit beetles, a species complex of endangered insects. Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research: 47(1): 88-95
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Il Baratelli
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Inviato: 25/01/2019, 14:47 |
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Iscritto il: 01/06/2012, 12:24 Messaggi: 315
Nome: Danilo Baratelli
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Ciao Marco. E si, la distribuzione è proprio contigua a quella di barnabita, anche se a guardare la cartina del lavoro che citi (qua sotto) sembra dentro a una zona franca tra barnabita e lassallei. La zona è comunque molto bella, pochi cerambicidi ma proprio in quel bosco, probabilmente lo stesso, ci ho preso anche delle mirifica in trappola. Ciao Danilo
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Plagionotus
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Inviato: 25/01/2019, 15:05 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Grazie delle precisazioni Marco, proprio perchè nel lavoro di Audisio et al. non ho trovato nemmeno un criterio geografico chiaro (Vlachava è a metà tra i due areali) ho chiesto il vostro aiuto. Certamente è stata una botta di fortuna, anche perchè era proprio lì, pronta a farsi fotografare.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Glaphyrus
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Inviato: 25/01/2019, 15:11 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3220
Nome: Marco Uliana
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È vero quello che osservate sulla cartina, ma i dati verificati (e pubblicati) sono meno di quel che potrebbe far pensare quella mappatura. Comunque sottolineo che anche la mia è un'ipotesi, non fraintendetemi.
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Glaphyrus
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Inviato: 25/01/2019, 15:17 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3220
Nome: Marco Uliana
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Plagionotus ha scritto: mi sono soffermato a guardare una cavità che mi sembrava particolarmente bella. Come da manuale appoggiato sul bordo della cavità c'era questo bellissimo maschio di Osmoderma Non hai provato a "grufolare" un pò nella cavità? Probabile che ci avresti trovato altri esemplari e larve all'interno, o magari solo pellet larvale in quantità e resti di adulti sulla superficie, se la parte più profonda fosse stata fuori portata.
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Semanotus
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Inviato: 25/01/2019, 17:10 |
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Iscritto il: 20/08/2010, 15:09 Messaggi: 546 Località: Ravenna, Italia
Nome: Raffaele Bocchini
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Bellissima bestia, complimentoni Riccardo . Anch'io avrei guardato un pò nel legno dentro la cavità.......
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Plagionotus
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Inviato: 25/01/2019, 17:16 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Glaphyrus ha scritto: Plagionotus ha scritto: mi sono soffermato a guardare una cavità che mi sembrava particolarmente bella. Come da manuale appoggiato sul bordo della cavità c'era questo bellissimo maschio di Osmoderma Non hai provato a "grufolare" un pò nella cavità? Probabile che ci avresti trovato altri esemplari e larve all'interno, o magari solo pellet larvale in quantità e resti di adulti sulla superficie, se la parte più profonda fosse stata fuori portata. Certamente, venendo dall'esperienza con la nostra Osmoderma nelle foreste casentinesi, ho subito provato a "ravanare", ma niente, nè larve nè adulti 
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Glaphyrus
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Inviato: 26/01/2019, 22:38 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3220
Nome: Marco Uliana
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Riccardo, che diametro avevano quegli alberi visibili nella foto? E com'era la cavità dove l'hai trovato? (anche se forse non era colonizzata, dato quel che riferisci). Giusto per farmi un'idea di come e dove vive questo animale. La mia esperienza con Osmoderma è in ambiente del tutto diverso
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Plagionotus
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Inviato: 27/01/2019, 11:29 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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C'erano alberi abbastanza giovani ma anche molto vecchi, alcuni con un diametro che superava sicuramente il metro. Molti avevano rami cariati o morti e molti avevano cavità più o meno grandi nella parte superiore. Questa invece era a livello suolo e quindi l'ho potuta esaminare. Bellissimo bosco, peccato averlo scoperto solo tre giorni prima di partire, perchè ci avremmo messo le esche dolci. Altre foto dell'ambiente non le ho, ma la cavità naturalmente l'ho fotografata ed eccola qui:
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Clickie
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Inviato: 28/01/2019, 1:32 |
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Iscritto il: 13/10/2010, 18:21 Messaggi: 1986
Nome: Andrea Liberto
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Ambiente strano assai, poche piante vecchie. Una vasta querceta d'altopiano, rada e formata principalmente di alberucchi (ma spesso sorgenti da robuste ceppaie da cui le querciole spollonarono), dove pascolano grandi mandrie di mucche podoliche. Non si manchi la costata, che rallegra la serata. Eppure ci sono bestie sicuramente associate (altrove) a foreste ben conservate. Tra gli Elateridae, ad esempio, Ischnodes sanguinicollis e Calambus bipustulatus. Buprestidi spraffini (Coroebus oertzeni, Agrilus hemiphanes, ecc.). E' inoltre una delle poche stazioni note di Aegomorphus krueperi e Eupotosia mirifica. Mah. Misteri ellenici, recarsi a Delfi o Elefsina e chiedere divinazione. Ciao, A. 
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Maurizio Bollino
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Inviato: 28/01/2019, 9:33 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8156 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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In queslo bosco ho visto amici cechi prendere anche Akimerus schaefferi con retini con il manico di 5 metri.
_________________ Maurizio Bollino
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Plagionotus
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Inviato: 28/01/2019, 10:48 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Quel bosco è magico per i saproxilici, un vero paradiso. Io ci ho preso, stando qualche giorno e andandoci per la prima volta, diverse bestie: Akimerus berchmansi ariannae, Aegomorphus kruperi, la nostra Osmoderma, Stictoleptura rufa, Stictoleptura erythroptera, Axinopalpis gracilis gracilis, Prionus besikanus, Eupotosia mirifica, Potosia fieberi. Contanto che sarebbe sempre meglio andare più volte nello stesso posto, perchè la prima volta ti fai un'idea di cosa c'è e di come prenderla, la seconda volta porti a casa la roba, altri che ci sono stati infatti hanno preso queste stesse bestie ma in numero e altre molto interessanti come Alocerus moesiacus, Purpuricenus dalmatinus, etc. Sugli alberi però devo contraddirvi, ce ne sono di dimensioni ragguardevoli, dove ho messo le trappole e preso la mirifica (e nient'altro) e devono avere una certa età. Il fatto che alcuni boschi siano pascolati secondo me è anche la loro ricchezza, perchè permette alle piante vecchie e debilitate di non essere attaccate dai rovi e dalle altre piante attorno, altri boschi più in pendenza invece non sono pascolati, hanno piante meno grandi (comunque non mancano gli esemplari di notevoli dimensioni) e anche ramaglie al suolo e cespugli e allora lì ci si può trovare l'Aegomorphus. Inoltre in questi casi (saproxilici) diciamo che...le dimensioni non sempre contano (non fate facili ironie  ) perchè anche alberi abbastanza piccoli possono ospitare una fauna che in Italia sarebbe tipica delle farnie secolari. In Croazia mi ricordo di aver preso nelle trappole bestie come il Necydalis ulmi o il Cerambyx miles che stanno su grandi piante morenti su delle querce di al massimo 40cm di diametro, ma molto vecchie e cariate.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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