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Typhaeus (Typhaeus) typhoeus (Linnaeus, 1758) - Geotrupidae (var. pumilus) Un Typhaeus dimenticato

2003 - ITALIA - Marche - AN, Osimo


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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Un Typhaeus dimenticato
MessaggioInviato: 10/11/2011, 3:52 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5870
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
Maurizio Bollino ha scritto:
...Non vi anticipo nulla sui contenuti, tranne che, forse, la struttura chitinizzata dell'edeago potrebbe essere solo il "portachiavi" e l'endofallo la vera chiave........


Cavazzuti, nella sua monografia sul genere Procerus, dopo uno studio accurato sull'endofallo è però giunto alla conclusione che questo sia sostanzialmente omogeneo in tutte le specie del genere...cito testualmente:
"nella zona basale interna dell'endofallo, sono localizzate alcune piccole formazioni pigmentate squamiformi o spiniformi, che, mentre in alcuni Carabus offrono un importante e sicuro carattere diagnostico, nei Procerus sono incostanti nelle forme e poco affidabili..."
probabilmente il discorso del "sacco interno" dell'edeago forse andrebbe ulteriormente approfondito e potrebbe essere la vera chiave per alcuni generi, mentre per altri no.

:ok:


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 Oggetto del messaggio: Re: Un Typhaeus dimenticato
MessaggioInviato: 10/11/2011, 9:53 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
eurinomio ha scritto:
Maurizio Bollino ha scritto:
...Non vi anticipo nulla sui contenuti, tranne che, forse, la struttura chitinizzata dell'edeago potrebbe essere solo il "portachiavi" e l'endofallo la vera chiave........

probabilmente il discorso del "sacco interno" dell'edeago forse andrebbe ulteriormente approfondito e potrebbe essere la vera chiave per alcuni generi, mentre per altri no.

Credo che il discorso sull'endofallo sia valido in alcuni gruppi di coleotteri, ma la situazione normale sia quella in cui la "chiave" sia effettivamente l'edeago. Guarda caso Maurizio fa riferimento a un lavoro sui Chrysomelidae, che sono comunque strettamente imparentati con i Cerambycidae (sono tutti Chrysomeloidea!) in cui stando a quanto ha scritto Gianfranco Sama diverso tempo fa non ricordo in quale argomento, è proprio l'endofallo ad effettuare la penetrazione, come mi pare sia documentato anche in alcune foto sul Forum. Che succeda lo stesso, o qualcosa di simile, anche nei Chrysomelidae, non fa altro che confermare l'affinità filogenetica tra le due famiglie. Per quanto mi riguarda, posso invece assicurarvi che tra i Buprestidi le cose stanno molto diversamente.

_________________
Maurizio Gigli
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 Oggetto del messaggio: Re: Un Typhaeus dimenticato
MessaggioInviato: 10/11/2011, 11:25 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
Messaggi: 8155
Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Julodis ha scritto:
Credo che il discorso sull'endofallo sia valido in alcuni gruppi di coleotteri, ma la situazione normale sia quella in cui la "chiave" sia effettivamente l'edeago. Guarda caso Maurizio fa riferimento a un lavoro sui Chrysomelidae, che sono comunque strettamente imparentati con i Cerambycidae (sono tutti Chrysomeloidea!) in cui stando a quanto ha scritto Gianfranco Sama diverso tempo fa non ricordo in quale argomento, è proprio l'endofallo ad effettuare la penetrazione, come mi pare sia documentato anche in alcune foto sul Forum. Che succeda lo stesso, o qualcosa di simile, anche nei Chrysomelidae, non fa altro che confermare l'affinità filogenetica tra le due famiglie. Per quanto mi riguarda, posso invece assicurarvi che tra i Buprestidi le cose stanno molto diversamente.


Direi invece che sia esattamente il contrario, ovvero che la situazione "normale" preveda l'endofallo come chiave. Non dimentichiamoci che, Procerus (forse) a parte, l'endofallo ha caratteri specie-specifici anche nei Carabidae e negli Scarabaeoidea. Una morfologia specie-specifica mi porta quindi a pensare che la vera chiave sia quella struttura, e non l'edeago che, nei Chrysomelidae, nei Cerambycidae e nei Glaphyridae, non penetra, ma funge da "connettore" tra le strutture interne femminili e quelle estroflettibili maschili.

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Maurizio Bollino


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 Oggetto del messaggio: Re: Un Typhaeus dimenticato
MessaggioInviato: 10/11/2011, 12:38 
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Iscritto il: 08/02/2010, 23:01
Messaggi: 6121
Località: Vicenza
Nome: Silvano Biondi
Come si può vedere qui, anche negli Attelabidae e Rhynchitidae le strutture dell'endofallo sembrano essere significative per scopi diagnostici. Devo dire che per le specie europee non me ne sono mai (ancora?) occupato.

:hi:

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Silvano


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