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Jekelius (Jekelius) intermedius (O. G. Costa, 1839) - Geotrupidae

20.IX.2009 - ITALIA - Campania - NA, Boscotrecase


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 20/10/2009, 11:05 
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Buongiorno a tutti,
volevo una conferma sulla determinazione di questo Geotrupidae trovato in una campagna di Boscotrecase (NA) il 20 settembre 2009.

Jekelius (Jekelius) intermedius (Costa 1827)

Ho letto qui sul forum precisamente in questa discussione che il genere Jekelius viene sostituito con Thorectes io ho usato la nomenclatura presente su "Fauna Europea".

Vi chiedo anche un po' di informazioni sulla sua biologia :)

Boscotrecase (NA) - 20 settembre 2009
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Finale.jpg


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MessaggioInviato: 20/10/2009, 11:12 
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:ok: , credo proprio di sì :D :)

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MessaggioInviato: 20/10/2009, 11:12 
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Ciao Claudio, sembra proprio lui, puoi inserire una foto dell'insetto rovesciato?

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MessaggioInviato: 20/10/2009, 11:25 
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Nome: Claudio Labriola
Daniele Sechi ha scritto:
Ciao Claudio, sembra proprio lui, puoi inserire una foto dell'insetto rovesciato?


Certo Daniele, ma non subito, cecherò di farlo questa sera al rientro a casa :)

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MessaggioInviato: 20/10/2009, 12:04 
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E' lui. Thorectes intermedius (O. G. Costa, 1839).
Mangia praticamente di tutto, dallo sterco ai funghi ai lombrichi morti. Abbastanza comune dalla Toscana in giù, isole comprese.


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MessaggioInviato: 20/10/2009, 17:33 
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Nome: Claudio Labriola
Ecco il rovescio dell'esemplare, come richiesto da Daniele :)

Boscotrecase (NA) - 20 settembre 2009
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Img_finale_sotto.jpg


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MessaggioInviato: 20/10/2009, 20:03 
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Nome: Claudio Labriola
Non so' se si può brevemente senza scatenare discussioni sulle nomenclature...

...cosa fa sì che il nome di questa specie cambi da Jekelius (Jekelius) intermedius (Costa 1827) in Thorectes intermedius (O. G. Costa, 1839) ?

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MessaggioInviato: 20/10/2009, 20:15 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Da Costa ad O. G. Costa non è difficile spiegarlo. Oronzio Gabriele Costa, padre di Achille Costa, ha descritto la specie. La presenza del figlio, entomologo come il padre che però era più propriamente zoologo, rende necessario inserire le abbreviazioni del nome per non ingenerare confusioni. I dubbi sull'anno sono meno giustificabili, ma a quel tempo le date dei lavori erano una questione molto delicata. Il lavoro solitamente veniva prima presentato in un consesso scientifico (accademia, società, &c &c), poi veniva pubblicato in estratto ed infine veniva pubblicato in volume (naturalmente non tutti, ma buona parte dei lavori). Abbiamo così tre date diverse che creano confusione. Allora veniva presa per buona la prima, oggi spesso si indica l'ultima. Sbagliando però, perchè per il codice è buona la seconda che naturalmente è ... la più difficile da riscontrare.

Ciao Roberto :to:

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MessaggioInviato: 21/10/2009, 8:51 
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Nome: Daniele Sechi
Dopo la foto del lato ventrale a me sorgono dei dubbi, non ho mai visto un intermedius così nero e opaco...

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:hi:
Daniele


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MessaggioInviato: 21/10/2009, 17:39 
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Nome: Stefano Ziani
Tassonomia. Che si tratti di un Thorectes ce lo dice il secondo articolo delle antenne, più o meno lungo come gli altri due [negli altri Geotrupini italiani "senza corna" le antenne appaiono come panini imbottiti, con il secondo articolo, più piccolo degli altri due, che funge da prosciutto]. Che invece si tratti di un intermedius ce lo dicono molti caratteri, come per esempio la punteggiatura delle elitre, molto meno marcata di quella del pronoto, il clipeo con un evidente tubercolo, la base del pronoto con il ribordo interrotto ai lati, e soprattutto il fatto che in Campania ci dovrebbe essere solo il T. intermedius. Da dire che l'esemplare è una femmina, e che quindi una distinzione netta dalla specie vicina T. brullei (Jekel, 1865) è molto difficile. Ma il T. brullei in Italia è segnalato solo di Puglia e, ammesso e non concesso che sia lui, di Sicilia. In ogni caso lucentezza e opacità non sono sempre caratteri affidabili in animali che passano la vita scavando e consumandosi.
Nomenclatura. Quando un entomologo deve confrontarsi soprattutto con gli anni di pubblicazione di vecchi lavori, diventa un investigatore, un detective. Sempre in cerca di prove, indizi che possono essere dovunque, all’inizio, a metà, oppure alla fine del lavoro stesso (che quindi sarebbe opportuno avere completo). A volte tali indizi possono essere ricercati anche al di fuori del lavoro, ed è proprio in questi casi che l'opera investigativa si fa più difficile. Come ha fatto indirettamente notare Hemerobius, il lavoro dove Oronzo Gabriele Costa ha descritto Scarabaeus intermedius (ora Thorectes intermedius), cioè “Degli insetti nuovi e rari della provincia di terra d’Otranto”, è stato “letto nella tornata de’ 23 Novembre 1827”. Come si può notare stampato proprio sotto il titolo. La qual cosa, però, non costituisce valida pubblicazione, secondo il Codice vigente. E’ stato invece pubblicato nel volume quarto degli “Atti della Reale Accademia delle Scienze, sezione della Società Reale Borbonica", Napoli, nel 1839. La bellezza di 12 anni dopo la lettura. Ora, è in verità ragionevole pensare che nel frattempo sia stato pubblicato almeno come estratto. Per quanto mi concerne, tuttavia, non conosco nessuna prova concreta ed effettiva a riguardo, e quindi nessuna data che può essere usata come anno di descrizione ufficiale di T. intermedius, prima del 1839. Sarei contentissimo se Hemerobius potesse chiarire la questione con qualche riscontro. In effetti quei 12 anni tra la lettura e la pubblicazione mi rimangono ancora oscuri.
Scusate la lungaggine, ma tanto era richiesto.


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MessaggioInviato: 21/10/2009, 18:35 
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Nome: Roberto A. Pantaleoni
Nella mia risposta precedente trattavo del problema in generale (speravo fosse chiaro :oops: ), non di quello specifico che non conosco. Ho controllato un po' nella bibliografia in mio possesso e dagli elementi che possiedo la data corretta sembra essere proprio il 1839. Non ho il lavoro originale nè in volume nè in estratto, quindi mi manca un elemento essenziale di giudizio. Di seguito fornisco però gli elementi a favore delle due date:


1839

- elenchi bibliografici di Hagen (1862), Horn & Schenkling (1928-29) e lavoro di D'Erasmo (1940) sulla Reale Accademia
- in quel periodo non mi risultano pubblicazioni ad estratti
- Achille Costa nella sua "Storia ... Zoologia ... Regno di Napoli" (1859, questa data la sto citando a memoria) dice di altro lavoro: "è sorprendente che tal memoria portando la data del 1816 veggasi pubblicata dalla Reale Accademia delle Scienze nel volume secondo dato alla luce nel 1825, mentre già nel 1819, cioé tre anni dopo la presentazione di quella memoria, erasi pubblicato il volume primo". Non accennando minimamente ad estratti
- le pagine dei lavori del IV volume degli Atti dell'Accademia non hanno tutti numerazione 1-n come successivamente accadrà quando verranno pubblicati gli estratti singolarmente prima del volume intero


1827

- Achille Costa nella Storia citata lo data 1827, ma è in questo caso troppo di parte

Ciao Roberto :to:

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