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Trypocopris (Trypocopris) pyrenaeus splendens (Heer, 1841) - Geotrupidae

8.VII.2012 - ITALIA - Lazio - RM, Monte Morra, Tivoli


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Pagina 1 di 1 [ 14 messaggi ]
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MessaggioInviato: 29/09/2013, 14:15 
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Monte Morra (Tivoli, Roma); 08.VII.2012; lg. A. Alfonsi :lov2:

Credo sia una bella forma cromatica di Trypocopris vernalis apenninicus Mariani, 1958...

[grazie zio per le foto!!! :birra: ]

Dimensioni: 19mm
Comb1029_44crc.jpg


Comb1030_54crc.jpg



Ciao :)

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Trypocopris (Trypocopris) pyrenaeus splendens (Heer, 1841)

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Sotto è tutto punteggiato...
Aspetta che faccio la foto! ;)

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MessaggioInviato: 29/09/2013, 15:33 
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Ecco... :roll:

CIMG1387.jpg


CIMG1386.jpg


CIMG1383.jpg


CIMG1382.jpg



Ciao :)

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Per me è lui....lo splendens...anche i miei sotto son punteggiati... :hi:

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Non facile, quando si ha a che fare con un esemplare isolato femmina (come quello della foto) raccolto in una località che potrebbe anche rientrare nell'areale del Trypocopris vernalis apenninicus. Ho già visto altri esemplari di apenninicus che hanno gli stessi riflessi dell'esemplare in questione, però in linea di massima sono di taglia inferiore. Io come ID metterei Trypocopris pyrenaeus ssp. splendens (Heer, 1841) ma con qualche punto interrogativo, in attesa che Stag raccolga un maschio nella stessa località.


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MessaggioInviato: 30/09/2013, 21:28 
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Nome: Maurizio Gigli
Mi spiace deluderti Giacomo, ma l'appenninicus è tutta un'altra bestia (detto tra noi, molto più brutto). Se vuoi te ne porto qualcuno la prossima volta che ci incontriamo. A Campo Imperatore è comune.

Invece sul Monte Morra, dove sono stato innumerevoli volte, il vernalis appenninicus non l'ho mai visto (di solito è bestia di pascoli di quote elevate, mentre Monte Morra arriva solo a 1100 m, è la prima montagna procedendo da Roma verso l'Appennino, per cui il clima è anche meno montano, a parità d'altitudine, e ci sono solo piccoli pascoli sparsi tra rocce, zone di bosco e boscaglia). Il pyrenaeus splendens è invece comunissimo nel sottobosco, dove quei colori metallici sembrano molto più splendenti di quel che appare in foto o in luce artificiale. A volte è tanto comune che non si riesce a camminare senza rischiare di calpestarli.

Visto che un giorno di questi devo andarci a recuperare una trappola per necrofori, se ti interessano te ne prendo un po'.

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MessaggioInviato: 30/09/2013, 21:41 
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Grazie a tutti! :oops:

Mi aveva tratto in inganno la punteggiatura addominale, per il resto l'aspetto era da splendens, ma pensavo che questa fosse dirimente... :no1:

Alcuni esemplari li ho, ma se me ne porti una due coppie te ne sono grato!!! (Prima o poi troverò il modo di sdebitarmi!!! :oops: :oops: :oops: )

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MessaggioInviato: 01/10/2013, 8:10 
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Dico la mia.
La latitudine, il clima, eccetera, a volte giocano scherzi curiosi. Senz'altro Julodis dice giusto su molte cose, però ci tengo a dire due cose: la prima è che da noi il T vernalis appenninicus è comune e scende molto sotto i 1000 m..; è vero che mediamente è molto più piccolo (ma ci sono dei T. pyrenaeus che vanno preparati su cartellino). La seconda: NON è vero che sia più brutto! per forma e dimensioni e specie quando sono "freschi", non li trovo più "brutti" di altri parenti stretti (ah ah ah).
Comunque l'esemplare di Stag è quantomeno singolare anche se la puntinatura sembrerebbe leggermente attenuata specie nei primi sterniti ... ma da quì vedo male.
Un saluto!


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MessaggioInviato: 01/10/2013, 14:29 
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Permettetemi di esprimere il mio parere sulla questione :oops: , tanto non potrei nuocervi più di tanto data la mia scarsa esperienza in fatto di geotrupidi :gh: .
In accordo con quanto detto da Stefano e da Alberto, ovvero che alcuni esemplari di Trypocopris vernalis apenninicus posso evidentemente presentare dei riflessi metallici simili a quello dell'esemplare in questione, oppure apparire più lucidi del solito, specie se gli esemplari sono neosfarfallati, vorrei aggiungere, che se si eccettua questa particolare colorazione, come anche la punteggiatura e la diversità dell'edeago, le due specie sono praticamente indistinguibili. Se non sbaglio, anche nelle dimensioni non vi sono differenze evidenti, sempre che si prendano gli esemplari più grandi e gli esemplari più piccoli come riferimento (ovviamente il T. vernalis apenninicus solitamente ha dimensioni più esigue).
Detto questo, l'unico carattere esoscheletrico affidabile che ci rimane da prendere in considerazione, che ha giustamente utilizzato Giacomo, è la punteggiatura degli sterniti (che a me pare proprio di un T. vernalis :o ). Inoltre non mi sembra così assurdo credere che il T. vernalis apenninicus possa presentare una colorazione simile a quella del T. pyrenaeus splendens, anche perchè il primo, impercettibilmente, ce l'ha già. Hanno entrambi le zampe, e la parte ventrale del corpo blu-violacea, e la parte dorsale con almeno dei riflessi viola che tendono al magenta, oppure misti a riflessi verdi, confinati ai bordi laterali.

Un altro elemento che potremmo benissimo analizzare, è l'ambiente in cui è stato raccolto. Oltre a prediligere livelli altitudinali differenti, le due specie dovrebbero differire anche per l'etologia, per quanto mi risulta, assai particolare. T. vernalis apenninicus predilige gli ambienti aperti, i pascoli d'alta quota, T. pyrenaeus splendens invece le zone riparate, solitamente di bassa montagna.
Io indagherei sulle modalità di ritrovamento dell'ex, tanto per togliermi il dubbio :oops: .

Ad esempio a me non è mai capitato di trovare il vernalis apenninicus in zone boscose e riparate, e viceversa, il pyrenaeus splendens in ambienti aperti.


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MessaggioInviato: 01/10/2013, 14:47 
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Caro Alessio89, come detto precedentemente (forse ti è sfuggito) l'ambiente è sì un indizio ... ma con tutte le eccezioni del caso. Se il "cibo" è abbondante in un pascolo aperto, e c'è solo lì, il coleottero affamato, ci va anche se vorrebbe la cacca in caverna :lol: :lol: ... Quì in centro-Italia si trova il T. pyrenaeus nella forma cyanicolor (tutto blu scuro) che lo rende mooolto simile al T. vernalis appenninicus. Ebbene io li ho raccolti ambedue negli stessi prati dell'altopiano che si aggira sui 700/800 m. slm. e non c'è bisogno di arrivare - come capita per altre specie - sopra i 1000 m.
Va detto che i miei primi T pyrenaeus li raccolsi da ragazzetto nelle colline Tosco-Emiliane ed avevano questa colorazione. Qua, nel versante adriatico ci sono i due Trypocopris che ti ho detto. Viola non ne ho mai raccolti ... ma io non faccio testo. Tutto può essere... anche se io propenderei più per un pyrenaeus ... ma così dalla foto ... qualche riserva la mantengo.
Alberto


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MessaggioInviato: 01/10/2013, 14:49 
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Nome: Maurizio Gigli
Alessio89 ha scritto:
Un altro elemento che potremmo benissimo analizzare, è l'ambiente in cui è stato raccolto. Oltre a prediligere livelli altitudinali differenti, le due specie dovrebbero differire anche per l'etologia, per quanto mi risulta, assai particolare. iT. vernalis apenninicus predilige gli ambienti aperti, i pascoli d'alta quota, T. pyrenaeus splendens invece le zone riparate, solitamente di bassa montagna.
Io indagherei sulle modalità di ritrovamento dell'ex, tanto per togliermi il dubbio :oops: .

Ad esempio a me non è mai capitato di trovare il vernalis apenninicus in zone boscose e riparate, e viceversa, il pyrenaeus splendens in ambienti aperti.


Tralasciando per il momento gli aspetti morfologici (ho un consiglio di classe tra pochi minuti), affronto solo l'aspetto ecologico.

Monte Morra è coperto da boscaglia mista (roverelle, ornielli, carpini orientali, ecc.) fino sui 900 m. Eccetto una piccola castagneta su una "cima" secondaria, tra 800 e 900 m circa. Oltre ci sono piccole faggete e quercete, secondo l'esposizione. Qua e là ci sono aree brulle, ovvero pascoli piuttosto aridi e pietrosi, risultato di vecchi disboscamenti e conseguente pascolo ovino, bovino, equino. Solo in qualche valletta e su un crinale, tra 800 e 1000 m, sono presenti dei pascoli più umidi. Le aree boscate, sia faggeta, sia querceta e castagneta, sia nel bosco misto a quota non troppo bassa, brulicano di pyrenaeus splendens (l'unico posto in cui ne ho visti di più è nei boschetti intorno al Campo di Segni, su Monte Lupone).
Faccio presente che la località indicata, Monte Morra, è di estensione piuttosto limitata, e raggiungibile solo da due strade, una proveniente da Marcellina, l'altra da San Polo dei Cavalieri (un'altra possibilità sarebbe arrivarci da Nord, dopo qualche ora di cammino a piedi risalendo una valle che nell'ultimo tratto diventa molto ripida, con terreno argilloso che con la pioggia diventa così appiccicoso che dopo qualche passo non riesci più a sollevare i piedi per il peso del fango attaccato, che solo un masochista sceglierebbe - però il percorso è pieno di fossili di ammoniti!)

PS - il colore degli splendens in questo posto va dal verde, al violaceo, al bluastro, fino quasi al nero. La maggior parte hanno colore cangiante dal verdastro al violaceo.

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Maurizio Gigli
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dorbodervus ha scritto:
Caro Alessio89, come detto precedentemente (forse ti è sfuggito) l'ambiente è sì un indizio

Si effettivamente l'aveva già evidenziato Maurizio, mi era sfuggito :D
dorbodervus ha scritto:
ma con tutte le eccezioni del caso. Se il "cibo" è abbondante in un pascolo aperto, e c'è solo lì, il coleottero affamato, ci va anche se vorrebbe la cacca in caverna ...

Perdonami, ma su questo non sono d'accordo :oops: ...
Julodis ha scritto:
Monte Morra è coperto da boscaglia mista (roverelle, ornielli, carpini orientali, ecc.) fino sui 900 m. Eccetto una piccola castagneta su una "cima" secondaria, tra 800 e 900 m circa. Oltre ci sono piccole faggete e quercete, secondo l'esposizione. Qua e là ci sono aree brulle, ovvero pascoli piuttosto aridi e pietrosi, risultato di vecchi disboscamenti e conseguente pascolo ovino, bovino, equino. Solo in qualche valletta e su un crinale, tra 800 e 1000 m, sono presenti dei pascoli più umidi. Le aree boscate, sia faggeta, sia querceta e castagneta, sia nel bosco misto a quota non troppo bassa, brulicano di pyrenaeus splendens (l'unico posto in cui ne ho visti di più è nei boschetti intorno al Campo di Segni, su Monte Lupone).

Quindi senz'altro solo biotopi da Trypocopris pyrenaeus splendens :mrgreen: .
E' solo che io personalmente non escluderei il vernalis a priori.


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Penso che qualche foto possa rendere l'idea dell'ambiente più delle parole (anche le foto degli esemplari sono scattate sul Monte Morra).

Uno scatto fatto a 50 m dalla "vetta" del Monte Morra (1100 m), verso la valle e le montagne vicine
_Monte_Morra_13-VII-2010_OL033.JPG


Parte del bosco misto sul versante Ovest, intorno a 900-1000 m di quota
_MonteMorra_9-V-2009_OL_05.JPG


Un boschetto misto a prevalenza di Carpino sul versante Nord, a quota di circa 800 m. E' l'habitat preferito dallo splendens, da quanto ho visto, insieme alla castagneta poco più in basso
_Monte_Morra_13-VII-2010_OL038.JPG


Una valletta erbosa intorno a 900 m di quota
_Monte_Morra_4-XI-2008_OL02.JPG


Il pascolo di maggiori dimensioni di tutta la montagna, intorno a 800 m di quota (siamo oltre metà agosto, ed è un po' secco)
_Monte_Morra_19-VIII-2012_NK001.JPG


Un esemplare che "fiuta l'aria" di T. pyrenaeus splendens
_Monte_Morra_4-X-2004_f06.jpg


Un altro esemplare, più scuro, ma sempre lui
_Monte_Morra_13-VII-2010_OL037.JPG


Un gruppetto di splendens intenti a fare quel che fanno di solito. Così è come appaiono nella luce del sottobosco
_Monte_Morra_26-IX-2004_f11.JPG


Questo per dare un'idea di quanti ce ne sono in quei boschetti
_Monte_Morra_4-X-2004_f02.JPG


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