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Aegus chelifer Macleay, 1819 - Lucanidae

18.VIII.2009 - SEYCHELLES - EE, La Digue, Mahé


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MessaggioInviato: 03/02/2014, 11:12 
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Nome: Paolo Mazzei
Aegus chelifer Macleay, 1819, un lucanide indo-malese mai segnalato alle Seychelles prima del 2006, è stato trovato in buon numero nel 2006, 2007 e 2009 (da me nel 2007 e da Valerio Viglioglia e me nel 2009) a Cerf Island, Praslin, La Digue e Mahé.

due foto di maschi:

PMP_1952_1024.JPG


PMP_1735_1024.jpg


e due foto di femmine:

FPM_2996_1024.JPG


FPM_2990_1024.JPG


Più informazioni, oltre ad alcune ipotesi sulla presenza di questa specie nell'arcipelago, le potete trovare qui:
Carpaneto_etal_2010_Aegus_Seychelles.pdf [856.98 KiB]
Scaricato 129 volte

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Paolo Mazzei
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MessaggioInviato: 03/02/2014, 12:03 
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Nome: Daniele Sechi
Molto interessante Paolo! :ok:

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MessaggioInviato: 16/02/2015, 17:43 
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Nome: Maurizio Gigli
Interessante articolo.
L'ipotesi dello tsunami del 2004 come mezzo di dispersione è sicuramente plausibile, ma mi resta un dubbio: se fossero arrivati nel 2004, avrebbero fatto in tempo a diventare, nel 2006, abbastanza numerosi da essere ritrovati già in due isole, più facilmente delle specie indigene di Lucanidae? Si sa quanto dura il periodo larvale? Non credo che in due anni abbiano potuto fare più di una o due generazioni, per cui dovrebbero avere un tasso di riproduzione molto elevato.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 17/02/2015, 17:26 
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Nome: Paolo Mazzei
Ignoro la durata della singola generazione, ma è decisamente strano che una specie così numerosa e diffusa, tanto da essere uno dei coleotteri più frequenti al lume, e di sicuro il più frequente alzando i tronchi a terra, non sia riportata nella guida sui coleotteri delle Seychelles pubblicata da Gerlach nel 2009 (Gerlach J., 2009. The Coleoptera of the Seychelles islands. Sofia-Moskow: Pensoft Publishers, 266 pp.).

Comunque è una specie abbastanza piccola, la temperatura rimane elevata tutto l'anno così come l'umidità, i tronchi marcescenti al suolo abbondano e i predatori scarseggiano: credo che non ci sia troppo da meravigliarsi se si sia diffusa velocemente.

In compenso, delle tre specie di Figulus presenti, neanche l'ombra... :(

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Paolo Mazzei
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