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Tenebrio
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Inviato: 04/07/2012, 17:20 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Una Polyphylla del gruppo di P. fullo, ben differenziata dalle specie affini ( fullo, boryi, olivieri, ecc.) soprattutto per la forma dell’edeago: Polyphylla (Polyphylla) naxiana Reitter, 1902 è stata descritta dell’Isola di Naxos (Cicladi), ma anche la popolazione di Rodi (così come probabilmente anche quelle di altre isole del Dodecanneso) va sicuramente riferita a questa specie. Due maschi ricevuti a Entomodena da un collega ceco. Grecia, Isola di Rodi, Faliráki, 19.VI.2009, J. Bednář leg.Lunghezza 31 mmLunghezza 33 mm Ciao Piero
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Glaphyrus
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Inviato: 04/07/2012, 19:56 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
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mmm... questione interessante. Anche io ho degli esemplari di Rodi, però la determinazione non mi pare del tutto ovvia. Immagino che tu abbia consultato la revisione di De Wailly (1997). Secondo la chave dicotomica da lui proposta i caratteri diagnostici che la distinguono da olivieri sono due: la sutura che non dovrebbe essere rilevata e la distribuzione delle squame bianche sulle elitre, che dovrebbe essere a spolveratura uniforme con poche tacche di scaglie addensate. Questo stesso carattere è ritenuto diagnostico anche da Baraud nella fauna Europea.
Entrambi questi caratteri non corrispondono a naxiana nei miei esemplari: la sutura è rilevata come in es. di olivieri della Turchia e dell'Iran, le tacche sono come nei tuoi esemplari qui raffigurati. Però, il carattere delle tacche elitrali si evidenzia problematico già in De Wailly (1997): nelle foto che presenta la naxiana di Naxos è come ci si attende, mentre l'esemplare di Rodi che lui identifica come naxiana è sempre come quelli qui raffigurati, quindi non coincidente con la sua stessa descrizione. Quindi, o non funzionano i caratteri diagnostici proposti, o l'identificazione delle popolazioni di Rodi è da rivedere.
Effettivamente l'edeago è un po' diverso da quelli delle olivieri di Turchia e Iran che ho estratte, ma le mie olivieri non corrispondono esattamente nè ai disegni dati da Baraud (che disegna un apice del paramero dx meno sporgente in alto di come lo trovo io), nè a quelli di De Wailly... quindi ho considerato l'ipotesi che esista una variabilità che potrebbe non essere trascurabile.
Fra l'altro, anche se non è chiaro che valore diangostico abbiano, il profili del pronoto presentati da De Wailly, mostrano diversità fra naxiana e olivieri, mentre i miei esemplari di Rodi hanno lo stesso pronoto delle olivieri di altre provenienze.
Sarebbe utile vedere direttamente una serie di esemplari di Naxos per capirci qualcosa di più, e anche quanti siano gli esemplari di Rodi su cui de Wailly ha espresso il suo giudizio.
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Tenebrio
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Inviato: 04/07/2012, 22:55 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Ciao Marco. Sicuramente hai ragione tu: l'identificazione di questi esemplari non è per niente ovvia. Non ho il lavoro di De Wailly (lo sto cercando e, guarda caso, pensavo di scriverti in proposito ) e, in realtà, non sapevo neanche che P. naxiana fosse già stata citata di Rodi. Semplicemente questi giorni ho estratto l'edeago ai maschi di Rodi (che mi erano stati dati come P. naxiana) e vi ho visto una buona rispondenza dei parameri (in particolare il destro che mi sembrava più caratteristico) con il disegno che Baraud (1992) ci dà per P. naxiana (Baraud cita la specie solo di Naxos, quindi credo che il suo disegno sia di un esemplare topotipico). Se però tu hai notato una certa variabilità dei parameri in P. olivieri, certamente la questione va presa con le "pinzette". Poco fa ho fatto una ricerchina su internet ed ho trovato un sito dove sono fotografati esemplari sia di Naxos che di Rodi, tutti attribuiti a P. naxiana ( http://www.biolib.cz/en/gallery/dir3246 ... ?viewall=1): i caratteri esterni concernenti la sutura non rilevata e la distribuzione delle squame sulle elitre mi sembra proprio che non corrispondano a quanto indicato da Baraud e da De Wailly. La forma del pronoto, come scrivi anche tu, sembrerebbe invece un po' diversa nelle due popolazioni. A questo punto mi sembrerebbe che tutta la questione, (compresa, perché no, anche la validità specifica di P. naxiana), andrebbe valutata con materiali cospicui. Ciao Piero
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Glaphyrus
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Inviato: 04/07/2012, 23:31 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
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Ciao Piero. In effetti il paramero destro corrisponde al disegno di Baraud, il punto è che corrisponde poco quello della P. olivieri, che mostra anche lui una sporgenza angolosa superiore, non evidente nel disegno di Baraud. Comunque fra questi esemplari di Rodi e olivieri c'è un po' di differenza sia nell'apice del paramero dx sia nell'estensione della "cresta" laminare di quello sinistro. Ciò che mi lascia perplesso è che De Wailly non è l'ultimo arrivato nelle Polyphylla: avrà avuto le sue ragioni per giungere a queste conclusioni... ma quali? Il sito a cui mi mandi mostra esemplari identificati come naxiana - se non ho visto male - di Rodi e Samos, ma non di Naxos. Quelli li trovi qui: http://www.virtual-beetles.com/polyphylla.html (insieme a esemplari di Samos identificati come olivieri) L'aspetto della copertura della vera naxiana è evidentemente più uniforme rispetto agli es. di Rodi. Certo avere materiale da tutte le provenienze sarebbe utile, anch'io ho pensato che potrebbero esistere forme intermedie tali da suggerire lo stato di ssp. per la P. naxiana. A dispetto della loro bellezza le Polyphylla non sono esattamente facili! Hai mai notato quanto sia facile determinare con certezza la presenza o meno del ribordo basale del pronoto, che viene usato nelle chiavi per dividere gruppi di specie?
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Tenebrio
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Inviato: 05/07/2012, 0:05 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Glaphyrus ha scritto: Hai mai notato quanto sia facile determinare con certezza la presenza o meno del ribordo basale del pronoto, che viene usato nelle chiavi per dividere gruppi di specie? Altroché se l'ho notato: un carattere che al massimo potrebbe essere usato come complementare (anche se molto spesso non è apprezzabile), viene utilizzato dal Baraud proprio al primo punto delle Polyphylla s. str., come a scinderle in due sezioni; in realtà è una partenza con handicap. Per il link che ho messo, pensando ci fossero foto di naxiana provenienti anche da Naxos... La copertura di squame degli esemplari di Naxos del sito che hai indicato direi che non corrispondano affatto alla descrizione di P. naxiana che dà Baraud (elytres avec des écailles peu denses et à peu près uniformément réparties): secondo me sono invece piuttosto dense e con spiccata tendenza a formare macchie irregolari Ciao Piero
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Glaphyrus
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Inviato: 05/07/2012, 8:23 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
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Tenebrio ha scritto: Glaphyrus ha scritto: Hai mai notato quanto sia facile determinare con certezza la presenza o meno del ribordo basale del pronoto, che viene usato nelle chiavi per dividere gruppi di specie? Altroché se l'ho notato: un carattere che al massimo potrebbe essere usato come complementare (anche se molto spesso non è apprezzabile), viene utilizzato dal Baraud proprio al primo punto delle Polyphylla s. str., come a scinderle in due sezioni; in realtà è una partenza con handicap. è sempre bello avere conferma di non essere un incapace Tenebrio ha scritto: La copertura di squame degli esemplari di Naxos del sito che hai indicato direi che non corrispondano affatto alla descrizione di P. naxiana che dà Baraud (elytres avec des écailles peu denses et à peu près uniformément réparties): secondo me sono invece piuttosto dense e con spiccata tendenza a formare macchie irregolari Sì, l'avevo notato anche io, ma è difficile concludere qualcosa di sensato confrontando descrizioni lapidarie e foto di pochi esemplari. Comunque pur non corrispondendo pienamente alla descrizione hanno un aspetto particolare, diverso dalle olivieri ordinarie... le macchie sono più piccole e meno distinte rispetto al fondo. Non c'è nessuno che va in ferie a Naxos ? Io e Piero ci prenotiamo un po' di Polyphylla :p
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Tenebrio
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Inviato: 05/07/2012, 10:01 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Concordo su tutto Marco, e con piacere, perché ho avuto l'ennesima conferma che sei veramente uno specialista serio e ferratissimo. A questo punto penso che, come minimo, sia il caso di aggiungere nel titolo un (cf.). Glaphyrus ha scritto: Non c'è nessuno che va in ferie a Naxos ? Io e Piero ci prenotiamo un po' di Polyphylla Nel caso (ma solo per non dovervi far tornare un'altra volta ) gradiremmo anche una serietta di Anoxia scutellaris naxiana . Ciao Piero
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Glaphyrus
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Inviato: 05/07/2012, 14:17 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:28 Messaggi: 3202
Nome: Marco Uliana
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Ma dai... con i Melolonthini sono ancora agli inizi...
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Honza
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Inviato: 05/07/2012, 16:46 |
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Iscritto il: 09/11/2009, 14:12 Messaggi: 5056 Località: Hradec Kralove,Czech republik
Nome: Jan Matějíček
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_________________ Research Fields Taxonomy, ecology, biomonitoring , faunistic of Staphylinidae
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Tenebrio
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Inviato: 10/10/2017, 15:03 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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La popolazione di Rodi sarebbe ora da riferire a Polyphylla (Polyphylla) hassi Hass & Reichenbach 2014Questi gli estremi bibliografici: Hass R.W.& Reichenbach A., 2014. Eine neue Art der Gattung Polyphylla Harris von der Insel Rhodos (Coleoptera, Scarabaeidae, Melolonthinae). Entomologische Nachrichten und Berichte, 58: 207–210 Ciao Piero
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Maurizio Bollino
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Inviato: 11/10/2017, 7:12 |
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31 Messaggi: 8155 Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
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Visto che ho le fotocopie del lavoro, gentilmente inviatemi da Roberto Lisa con un paio di esemplari della specie, ne approfitto per farne un PDF da mettere a disposizione di tutti.
Mi sembra doveroso sottolineare la "eleganza" che contraddistingue il primo autore quando si auto-dedica la specie: veramente un "signore"!!!
_________________ Maurizio Bollino
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